Sarno: un mese di carcere ad un sindacalista dell'USI
Il compagno Sabatino Capatano dell'USI è stato condannato ad un mese di reclusione per "mancata comunicazione" alla questura di una manifestazione. Il fatto è di inaudita gravità, perché lede gravemente la libertà di espressione e manifestazione. Pubblichiamo di seguito il comunicato di solidarietà redatto dalla CdC della FAI.
"In difesa del diritto a esprimersi, solidarietà a Sabatino.
La Commissione di Corrispondenza della FAI apprende con disappunto della recente condanna a un mese di carcere inflitta al compagno Sabatino Catapano, della Commissione Esecutiva dell'USI-AIT, per i "fatti" del primo maggio 2002.
Quel giorno, unica "colpa" del compagno fu essere l'animatore di un'iniziativa pubblica con dibattito sullo sfruttamento e sulla situazione internazionale, tenuto nel suo paese, Sarno, dove da decenni Sabatino è animatore sociale, culturale e organizzatore sindacale. Il pretesto, "mancata comunicazione" dell'iniziativa al questore.
Di fronte a questo ennesimo attacco alla libertà di espressione, nonché ennesimo tentativo di criminalizzazione e intimidazione del dissenso (Sabatino già negli anni passati era stato oggetto di minacce poliziesche) la CdC della FAI invita i libertari, i militanti del sindacalismo autogestionario e di base e gli sfruttati in generale a riprendersi il diritto di parola, organizzazione ed azione sociale. Lo possiamo riavere solo praticandolo, riprendendoci, con la nostra attività, gli spazi pubblici nelle piazze, nelle strade e nei luoghi di lavoro.
La nostra piena solidarietà a Sabatino e a tutta l'USI-AIT.
Reggio Emilia, 01/08/2004
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