Latina

Panama: "Peggio che durante la dittatura militare"

Dirigenti sindacali del settore scuola analizzano la difficile situazione che vive il Paese
20 giugno 2025
Giorgio Trucchi
Diógenes e Luis Sánchez Luis Sánchez e Diógenes Sánchez sono dirigenti sindacali di AEVE e ASOPROF. La Rel ha parlato con loro della delicata situazione che sta attraversando il Paese e della crescente repressione governativa.

"Sono due mesi che assistiamo a proteste incessanti che coinvolgono diversi settori della nostra società, e sono due mesi di sciopero generale degli insegnanti per l'abrogazione della legge 462. La protesta gode di un ampio sostegno popolare e forse è per questo che il governo ha iniziato ad aumentare la repressione", dice Luis Sánchez, segretario generale dell'Associazione degli educatori veragüenses (AEVE).

Le mobilitazioni che si stanno svolgendo in varie parti del Paese sono contro la riforma del sistema di previdenza sociale e pensionistico, la riapertura della miniera Cobre Panamá, i bacini idrici multifunzionali del canale interoceanico e l'accordo di intesa firmato da Panama con gli Stati Uniti.

"Il governo intende decapitare il movimento, criminalizzando e perseguendo penalmente i principali dirigenti, trattenendo gli stipendi degli insegnanti in sciopero e minacciandoli di licenziamento. La verità è che ci troviamo di fronte a una dittatura in abiti civili, che gode del sostegno degli Stati Uniti e che sta diventando sempre più repressiva", aggiunge.

Intransigenza e repressione

Diógenes Sánchez, segretario generale dell'Associazione degli insegnanti della Repubblica di Panama (ASOPROF), ha condiviso con il suo collega la preoccupazione per la crescente intransigenza del governo.

"Il governo ha già detto che non dialogherà. Ci troviamo di fronte a una polizia militarizzata e siamo preoccupati per il sangue già versato e per ciò che potrebbe succedere nelle prossime settimane", avverte il rappresentante sindacale dei maestri.

"Qui", continua Diógenes Sánchez, "le libertà democratiche sono state calpestate, non c'è indipendenza giudiziaria e tutti coloro che hanno una voce dissenziente vengono criminalizzati. La democrazia è in pericolo a Panama".

Nonostante le grandi difficoltà, il segretario generale di AEVE assicura che la lotta non si fermerà.

"Viviamo una situazione che è persino peggiore di quella durante la dittatura militare. Tuttavia, siamo disposti a resistere. Abbiamo il sostegno di un popolo che si è dimostrato solidale e speriamo che il mondo si solidarizzi con questo grande movimento".

Ultimi eventi

Domenica scorsa, i leader indigeni Ngäbe-Buglé del più grande sindacato bananiero di Panama, il Sitraibana, sono stati arrestati e incarcerati - tra di essi il  segretario generale Francisco Smith - dopo che Chiquita Panama ha licenziato quasi 5000 lavoratori che avevano indetto uno sciopero contro gli effetti della legge 462 sul loro sistema pensionistico.

L'arresto è avvenuto dopo che il Sitraibana aveva firmato accordi con il governo e il parlamento. Francisco Smith e Gilberto Guerra sono stati condannati a sei mesi di custodia cautelare mentre sono in corso le indagini. Continuano intanto gli scontri violenti in vari punti del territorio indigeno. Più di 20 persone affiliate al Sitraibana sono state arrestate e ci sono già diversi feriti.

Sono stati anche arrestati alcuni rappresentanti sindacali del settore scuola, mentre la ministra dell'Istruzione, Lucy Molinar, ha minacciato di prendere provvedimenti contro i lavoratori e le lavoratrici, che vanno da ritorsioni economiche, a sospensioni e persino licenziamenti.

Genaro López, segretario generale del Suntracs (sindacato dell'edilizia), è anch'egli agli arresti domiciliari, mentre Saúl Méndez, presidente della stessa organizzazione, ha chiesto asilo politico alla Bolivia e si trova nell'ambasciata boliviana a Panama. Un terzo dirigente, Erasmo Cerrud, ha chiesto asilo in Nicaragua e gli è stato concesso.

Maggiori informazioni (in spagnolo)
Note: Fonte articolo: Rel UITA (spagnolo)

Articoli correlati

  • Repressione a Panama (+ video)
    Latina

    Repressione a Panama (+ video)

    Cresce la mobilitazione di ampi settori della società
    4 giugno 2025 - Giorgio Trucchi
  • Difendere la resistenza palestinese è diventato un crimine in UK
    Conflitti
    Come la lobby sionista è riuscita a criminalizzare il giornalismo pro-Palestina.

    Difendere la resistenza palestinese è diventato un crimine in UK

    Karl Marx godeva di maggiore libertà di espressione e di stampa durante il suo soggiorno a Londra fine '800 di quanto non gode oggi un comune giornalista britannico se parla a favore della liberazione della Palestina.
    17 febbraio 2025 - Patrick Boylan
  • L'arresto di Pavel Durov è un pericoloso precedente
    CyberCultura
    In manette il fondatore di Telegram

    L'arresto di Pavel Durov è un pericoloso precedente

    L'inchiesta francese richiama alla mente il caso Edward Snowden, il tecnico informatico ricercato per aver rivelato come diverse multinazionali del digitale avessero collaborato con l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, consentendo l'accesso ai dati privati degli utenti.
    25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
  • Il concetto di sicurezza nazionale israeliana e la sua recezione in Italia
    Disarmo
    Identità etnica e culturale, tradizione religiosa e Stato forte e ben armato

    Il concetto di sicurezza nazionale israeliana e la sua recezione in Italia

    Sulle modalità di esercizio del potere il governo italiano ha trovato in quello israeliano una felice combinazione fra teoria e prassi
    4 giugno 2024 - Rossana De Simone
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.13 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)