Mozione del comitato DPN sui rapiti in Iraq
RIMINI, 9 SETTEMBRE 2004
In relazione al rapimento in Iraq dei quattro operatori dell'organizzazione nongovernativa “Un ponte per...”, oggi il Comitato di Consulenza per la Difesa Civile Nonarmata e Nonviolenta ha votato all'unanimita' una mozione proposta da Giovanni Grandi dell'Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII di Rimini in qualita' di componente del Comitato stesso.
Ne trasmettiamo qui di seguito il testo integrale:
Roma, 9 settembre 2004
Il Comitato per la Difesa Civile Nonarmata e Nonviolenta, in relazione al recente sequestro degli operatori di Pace dell'associazione "Un Ponte per..." Simona Pari, Simona Torretta, Ra'ad Ali Abdul Aziz e Mahnaz Bassam, dichiara ufficialmente quanto segue:
1) Il Comitato esprime una solidarietà concreta nei confronti dell'associazione "Un ponte per...", delle vittime del sequestro e delle loro famiglie, impegnandosi a fare tutto quanto e' in suo potere per scongiurare il ripetersi di simili eventi e delle condizioni che li hanno resi possibili, adoperandosi nei modi congrui al ruolo che gli compete per la liberazione degli ostaggi.
2) Il Comitato ribadisce l'importanza ed il ruolo fondamentale svolto dagli operatori civili delle organizzazioni italiane presenti in Iraq, che negli anni dell'embargo sono stati gli unici soggetti ad aver realizzato progetti concreti di solidarieta' con la popolazione irachena e oggi rappresentano un elemento imprescindibile di dialogo e di contatto con la societa' civile dell'Iraq.
3) I membri del Comitato esprimono altresi' la loro preoccupazione per le condizioni di sicurezza di tutti i cooperanti italiani presenti in zone di conflitto, esortando il Governo e il Parlamento a dedicare il massimo supporto logistico, diplomatico, finanziario e politico alle attivita' di cooperazione delle organizzazioni italiane.
4) Il Comitato chiede al Governo italiano di prendere in considerazione altre modalita' di intervento civile, non armato e nonviolento che possano invertire l'escalation del conflitto in atto, per abbassare la tensione tutelando al tempo stesso la popolazione irachena e i cittadini italiani coinvolti nel processo di ricostruzione.
5) Il Comitato sollecita il ministro degli Affari Esteri Frattini per un'individuazione di tutti i possibili strumenti diplomatici, politici e nonviolenti da utilizzare a tutela dell'opera di civili italiani impegnati in situazioni e teatri complessi.
6) Il Comitato ritiene fondamentale il coinvolgimento diretto delle Nazioni Unite.
7) Il Comitato invita i media ad una maggiore attenzione alle attività civili in aree di conflitto e in progetti di cooperazione affinché l’attenzione mediatica ci sia anche durante l’attività ordinarie delle ONG e non solo di fronte alle emergenze.
8) Il Comitato esprime dolore e sdegno per tutte le vittime di questa guerra e auspica una fine delle ostilità e un ritorno a condizioni di pace.
Il Comitato di Consulenza per la Difesa Civile Nonarmata e Nonviolenta e' un organismo costituito presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (Unsc) in base alle disposizioni della legge 230 del 1998 (istitutiva del nuovo Servizio Civile Nazionale) e successivo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18/02/2004.
Il Comitato ha funzione consultiva e propositiva nei confronti dell'Ufficio Nazionale per il Servizio civile, ha il compito di elaborare analisi, ricerche, rapporti e proposte da trasmettere all'Unsc.
E' composto da 15 membri, tra cui due rappresentanti del Ministero della difesa, un rappresentante del Ministero dell'Interno, un rappresentante della protezione civile, un rappresentante dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, un rappresentante dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani. esponenti del mondo dell'Associazionismo italiano, docenti universitari.
E' presieduto dal professor Antonino Drago.
INFO
Apg23 – ufficio Servizio Obiezione e Pace
tel 0541 985750
odcpace@apg23.org
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