Salviamo la vita di Dominique
Dominique Green è un ragazzo afro-americano di 30 anni. A 19 fu accusato di omicidio nel corso di una rapina. Arrestato con violenza e sottoposto a interrogatorio senza essere assistito da un legale è stato dichiarato colpevole. Nonostante non ci siano testimoni oculari che abbiano confermato il suo coinvolgimento nella rapina. Assistito da un avvocato d'ufficio è stato condannato a morte. Come in tantissimi altri casi, coloro che non possono pagare un avvocato che lo assista, anche Dominique ha avuto un avvocato inesperto o incompetente. Durante il processo l'avvocato presentò la documentazione che poteva scagionarlo oltre i termini.
La sua è una storia difficile. Nato in una famiglia indigente, dovette subire fin da piccolo il trauma della separazione dei genitori. Sua madre, affetta da disturbi psichici, non potette garantire le cure e le attenzioni necessarie ad un ragazzo in crescita. L’infanzia e l’adolescenza di Dominique ebbero per teatro i dimenticati sobborghi di Houston, in Texas. I suoi amici erano poveri come lui, per lo più ispanici e neri.
Nel processo che segnò la sua sentenza di morte non venne presentata alcuna prova che dimostrasse in maniera certa la sua responsabilità. Oggi si trova nel braccio della morte nel carcere texano di Livingston. La sua esecuzione è purtroppo fissata il 26 ottobre 2004.
La situazione di Dominique è comune a molti altri ragazzi afro-americani come lui. Oggi infatti i neri, che sono solo il 12% della popolazione degli Stati Uniti, costituiscono il 42% dei detenuti nei bracci della morte del Paese.
Nonostante manchino pochi giorni non si dispera ancora di riuscire a salvarlo.
La Comunità di Sant'Egidio, attiva da anni sul fronte della pena di morte, ha rilanciato in Italia la petizione per salvarlo. Dal sito della Comunità è possibile firmare l'appello via email o avere i numeri di fax per sostenerlo.
Per tutte le informazioni e per firmare l'appello il sito è http://www.santegidio.org/it/pdm/news/ap_dominique.htm. E' stato attivato anche un sito web che segue la sua vicenda: http://savedominiquegreen.com/.
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