Allarme dell’Unicef sulla situazione dei bambini a Gaza.
“Mentre l’attenzione dei media internazionali è focalizzata sui bombardamenti in Libano, la terribile emergenza umanitaria che coinvolge la popolazione della Striscia di Gaza, dove a soffrire più di tutti sono i minori, è sull’orlo dell’oblio.” Questo l’avvertimento lanciato ieri dal Fondo delle Nazioni Unite per la tutela dell’infanzia.
“I bambini di Gaza, secondo le stime più di 830000, “stanno vivendo in una situazione di straordinaria violenza, paura ed ansia” - è quanto ha dichiarato ieri a Gerusalemme il rappresentante speciale per l’Unicef nei Territori Occupati Dan Rohrmann, di ritorno dalla Striscia.
L’Unicef ha riferito la necessità di incrementare l’assistenza alla salute, all’educazione, i programmi sull’acqua e sull’igiene pubblica, ed in particolare la tutela e le azioni a favore degli adolescenti e dei bambini della Striscia.
Rohrmann ha denunciato che 35 bambini palestinesi sono stati uccisi nella Striscia nell’ultimo mese, e circa un quarto di loro erano minori di 10 anni. Ha aggiunto che da quando è iniziata la seconda Intifada, settembre 2000, in Israele e Territori Occupati sono stati assassinati 912 bambini, 119 israeliani e 793 palestinesi.
L’Ufficio speciale delle Nazioni Unite di coordinamento per il processo di pace in Medio Oriente (UNSCO) riportava ieri che da venerdì scorso 28 luglio nella Striscia L’esercito israeliano (IDF) ha ucciso 38 palestinesi, tra loro 7 bambini, e ne ha feriti più di 130. Durante la scorsa settimana l’IDF ha sparato su Gaza più di 1050 colpi di artiglieria pesante. Sull’altro versante militanti palestinesi hanno lanciato circa 70 missili di costruzione artigianale in territorio israeliano.
I valichi di confine della Striscia per la maggior parte del tempo sono chiusi, l’elettricità è sporadica da quando, il 28 giugno scorso, l’IDF ha distrutto la centrale dalla quale dipendeva la fornitura di energia elettrica alla totalità della popolazione di Gaza.
L’UNSCO aggiunge che il suo quartier generale a Gaza City ha subito notevoli danni nella serata di domenica durante una manifestazione a cui erano presenti circa 5000 persone, in seguito al bombardamento israeliano della palazzina di civili a Cana, in Libano, che ha causato 60 morti.
Ieri, riferendosi a quat’ultimo episodio, Radhika Coomaraswamy, Rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i bambini nei conflitti armati, in una dichiarazione ufficiale, ha espresso “il proprio sdegno, profondo shock e tristezza”, condannando con forza “l’indifferente disprezzo verso i bambini”.
L’ufficio della Coomaraswamy, con la collaborazione dell’Unicef e di altre agenzie Onu, sta effettuando un monitoraggio della situazione dei minori nella Striscia di Gaza, per documentare le violazioni delle leggi internazionali, inclusi omicidi, mutilazioni, diniego di accesso per motivi umanitari, attacchi contro scuole ed ospedali.
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