Disarmiamo Exa 2002
L'impegno per la pace come frutto della giustizia ci ha visti da sempre impegnati sul tema della produzione bellica, dalla Campagna per la messa al bando delle mine antiuomo alla partecipazione a veri e propri progetto di riconversione. L'attuale ordine mondiale, centrato su un modello di sviluppo che vede una fetta sempre più ampia di popolazione esclusa dai diritti, dall'accesso alle risorse, dalla possibilità di sviluppo, mai come in questo momento necessita della guerra e del ricorso a interventi armati per poter continuare ad affermarsi. L'Afghanistan e la Palestina ne sono solo i più attuali esempi, così come il numero sempre crescente di vittime tra i civili inermi. Per questo Pax Christi Italia esprime la propria adesione all'Appello “disarmiamo EXA 2002” e sarà presente in modo pacifico e nonviolento alle iniziative proposte a Brescia in occasione della ventunesima edizione della mostra internazionale di armi leggere, sportive, da caccia. Consapevoli che oggi sempre più le armi di piccolo calibro possono divenire strumenti di distruzione di massa e che la produzione bellica sottrae immense risorse destinabili invece allo sviluppo, la partecipazione a queste iniziative vuole essere un ulteriore impegno contro la modifica della legge 185/90 sul controllo e la limitazione del commercio delle armi attualmente in fase di revisione in Parlamento.
Articoli correlati
- Venerdì 23 giugno sarà presentata la ricerca dell'Università di Brescia
Metalli pesanti e problemi per lo sviluppo dei bambini di Taranto
Il monitoraggio è stato condotto in dodici scuole della città, su un campione di giovani tra i 6 e gli 15 anni, dai quali sono stati prelevati campioni biologici (sangue, urina e capelli, denti e unghie). Sono stati condotti test neuropsicologici e questionari anche con gli insegnanti e i genitori.17 giugno 2023 - Fulvia Gravame - Un nuovo libro di Marino Ruzzenenti
I veleni negati: il caso Caffaro di Brescia
Lo scandalo dell'inquinamento da PCB e diossine a Brescia dovuto all'industria chimica è l'emblema dell'incuria generale rispetto ai siti di interesse nazionale. Si constata inoltre la pressoché assenza del tema delle bonifiche nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo Draghi17 novembre 2021 - Redazione PeaceLink Siti più inquinati d'Italia: da Sentieri e Inail i numeri di drammatiche bombe sanitarie
Taranto, Terra dei Fuochi, Brescia, Livorno, Sicilia, Bussi e tanti altri. Il quinto rapporto Sentieri e quello dell'INAIL sulle malattie professionali nei siti di interesse nazionale documentano la mappa di un’Italia avvelenata e devastata in cui aumentano le malattie più gravi10 marzo 2020 - Alessio Di Florio- Gemellaggio Taranto - Brescia
"No all'economia che uccide" della Tenda della Pace di Borgosatollo
Peacelink sarà a Brescia dal 24 al 25 gennaio 2020 per parlare di Ilva23 gennaio 2020 - Fulvia Gravame
Sociale.network