Erasmo da Rotterdam (1467-1536)
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato dalle lacerazioni provocate dalla Riforma di Lutero. Pur anticipandone alcuni temi essenziali, non si schiererà mai apertamente dalla sua parte, ma rifiuterà anche di appoggiare la reazione cattolica. Questo atteggiamento di Erasmo è stato visto come un segno di debolezza. Rifiutando di schierarsi, però, egli confermava con estrema coerenza il suo radicale rifiuto del dogmatismo, della violenza, delle divisioni nate dall'intolleranza e dall'odio.
Fonte: Enciclopedia Treccani
La “Querela pacis” (Il lamento della pace)
E' pubblicata nel 1517 a Basilea.
La guerra è vista come dissennatezza pura, la causa di tutti i mali, mentre la pace è la fonte di tutti i beni. Contro la follia distruttiva l’appassionata orazione si appella alla ragione e al Vangelo: l’umanità e le Scritture. Le guerre continue, dichiara Erasmo, si svolgono per capriccio dei principi, con enormi rovine per i popoli, in quanto “la pace più ingiusta è meno dannosa della più giusta guerra”. L’operetta fu dedicata a Filippo di Borgogna e vide la luce nel dicembre di quello stesso anno. Essa subito si diffuse in Europa; in Italia, fu stampata a Venezia da Aldo Manuzio e a Firenze dai Giunta.
Fonte: Laboratorio culturale Arianna
Approfondimento: irrazionalità della guerra e pacifismo di Erasmo di Rotterdam
Per un approfondimento si vedano le sue opere:
- Il lamento della pace (Peppe Sini)
- L'elogio della follia
Si veda inoltre questo servizio della Rai su Erasmo e la guerra:
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