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La rivolta di Reggio Calabria del giugno 1970

«Capopopolo» della rivolta è il missino Ciccio Franco che ripristina il vecchio motto degli arditi «Boia chi molla!» come slogan ufficiale della protesta.

Introduzione

Giugno 1970, nascono le Regioni. Quelle che prima erano semplici suddivisioni geografiche si sono costituite in nuovi enti territoriali al fine di dare impulso e valorizzazione alle singole realtà locali. A Reggio Calabria, città segnata da malcontento e precarietà sociale, l'idea del capoluogo di regione è sentita dalla popolazione come un'opportunità di cambiamento, uno spiraglio verso innovazione e lavoro. Quando la nomina cade su Catanzaro, esplode la rabbia dei cittadini. Sarà una delle insurrezioni popolari più lunghe e intense della storia d'Italia. «Capopopolo» della rivolta è il missino Ciccio Franco che ripristina il vecchio motto degli arditi «Boia chi molla!» come slogan ufficiale della protesta. I moti si concluderanno con l'intervento dei carri armati dopo 10 mesi di barricate, sei morti, centinaia di feriti e migliaia di arresti. (Riprese dagli archivi Associated Press)

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