«Capopopolo» della rivolta è il missino Ciccio Franco che ripristina il vecchio motto degli arditi «Boia chi molla!» come slogan ufficiale della protesta.
«La notte della Repubblica». La celebre trasmissione sugli anni di piombo condotta da Sergio Zavoli si concentra sulla strage di piazza della Loggia, del 28 maggio 1974, e su quella del treno Italicus del 3-4 agosto 1974.
L'attentato si colloca nella strategia della tensione, un contesto eversivo in cui le indagini sono state ostacolate perché ai magistrati è stato opposto il segreto di Stato
Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista. Causò la morte di otto persone e il ferimento di altre 102
Causò a Milano 17 morti e 88 feriti. La strage diede avvio al periodo stragista della "strategia della tensione". E' stata definita "la Strage di Stato" per il clamoroso depistaggio compiuto.
Il 12 dicembre 1969 a Milano diverse bombe causarono 17 morti e molti feriti. Cominciò la "strategia della tensione". Le indagini, immediatamente dopo la strage, vennnero orientate verso gli anarchici, in particolare su Pietro Valpreda. Ma emersero in seguito le trame neofasciste e i depistaggi dei servizi segreti.
Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare il governo Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
Si apre l'appello del Processo Ambiente Svenduto con una grave mancanza: il non aggiornamento dello studio fondamentale per comprendere il nesso causa-effetto tra gli inquinanti prodotti dall'ILVA e la salute dei cittadini.
Ci si pone l'obiettivo di "alfabetizzare" i partecipanti all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale generativa per la creazione di testi e prodotti utili al giornalismo online e al mediattivismo.
Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
L'incapacità dell'Occidente di inviare armi a Kiev sta mettendo Putin sulla buona strada per la vittoria. Nei recenti incontri con POLITICO, i leader politici del paese hanno riconosciuto che gli spiriti pubblici stanno cedendo mentre l'Ucraina sembra scivolare verso il disastro
17 aprile 2024 - Jamie Dettmer (opinion editor di POLITICO Europe)
Sociale.network