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    A Ghedi, in provincia di Brescia, c'è una base con le bombe atomiche B61-12. A Solbiate Olona, in provincia di Varese, c'è un quartier generale delle forze NATO. Ma esiste anche un'altra Lombardia: quella delle associazioni che si oppongono al riarmo.
    10 giugno 2025 - Coordinamento No Riarmo
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    In Piemonte sono presenti diverse basi e caserme militari, oltre a poligoni di tiro e fortificazioni storiche, che rappresentano nodi importanti della presenza militare italiana sul territorio. Tra queste, spicca lo stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, dove si assemblano gli F35.
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    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 2 giugno all'8 giugno 2025

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    Oggi 8 giugno 2025 scade il Memorandum. Dopo di che vi sarebbe il rinnovo tacito. Secondo il governo tale rinnovo avverrebbe invece il 13 aprile 2026. Cerchiamo di capire perché e cosa possiamo fare per revocare il Memorandum che ci rende complici con il governo israeliano e le sue forze armate.
    8 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
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    Due figure di spicco del continente latinoamericano da sempre in prima linea in difesa dell’ambiente, dei diritti umani e di uno stile di vita all’insegna della semplicità
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Sondaggio: Idee contro la guerra

Sondaggio concluso

sostegno onu e francia e boicottagio usa

Autore: paolo Cammarano
una manifestazione di sostegno al ruolo dell'onu, ed in particolare alla posizione della Francia e della Germania. inoltre propongo una campagna di boicottagio ai prodotti statunitensi fatta attraverso la dissuasione paciica e non violenta, in particolare nei mcdonald's

Invito tutte le persone di buona volontà a fare una
>manifestazione di opposizione alla posizione del governo che ha deciso di
>essere completamente favorevole alla guerra unilaterale, e di sostegno al ruolo dell'onu
>e alle posizioni franco-tedesche all'interno della Comunità Europea.
>Dopo la posizione dl ministro della difesa martino che ha dichiarato di
>essere personalmente favorevole a questa guerra e la lettera di Bush a
>Berlusconi, anche i ministro degli Esteri ha detto la sua chiaramente,
>come si può evincere dalle dichiarazioni a Radio Anch'io di stamattina.
>Franco Frattini ha sintetizzato l'atteggiamento del governo italiano. "Non
>la chiamo guerra, ma azione di polizia internazionale" ha detto, poi ha
>giudicato positivamente la decisione di Stati Uniti, Gran Bretagna e
>Spagna di ritirare la risoluzione, perché "se l'Onu non è in grado di
>trovare una soluzione, meglio evitare la spaccatura e il veto di Francia e
>Russia.
>L'intervento militare è "legittimo" ha ribadito il ministro, il governo
>italiano non se la sente di "tradire gli amici americani, e se "per il
>nostro Paese è stata una sofferenza non fornire soldati", è impossibile
>non garantire il "supporto minimo logistico", ossia l'"utilizzo delle basi
>e dal sorvolo".
>insomma il governo italiano si rammarica soltanto perchè una stupida
>costituzione pacifista intralcia il proprio desiderio di guerra.
>Frattini non ha espresso alcun giudizio diretto sulle conseguenze che il
>conflitto avrà sul ruolo dell'Onu, ma ha comunque delineato l'esigenza,
>per l'organismo, di "affrontare un dibattito profondo" per decidere "se
>può ed è in condizioni di assumere quel ruolo di soluzione delle crisi
>internazionali anche mediante l'uso
>della forza".
>
>Compito e missione primaria della Nazioni Unite, aggiunge il ministro
>degli Esteri, "è creare le condizioni per la pace, per un ordine
>internazionale", ma il problema si pone "quando scattano i veti: lasciamo
>che Saddam continui per 12 anni o - si chiede il ministro - prendiamo atto
>che sulla base delle risoluzioni è il momento di agire?". Questa, conclude
>Frattini, "è la decisione che ha preso Bush".
>
>E' assolutamente ncessaria e urgente una manifstazione contro la posizione
>del governo, non soltanto astrattamente contro la guerra, e di sostegno
>per la posizione francese.
>D'altronde la Francia e la Germania rischiano un boicottaggio da parte
>degli Stati Uniti, e nulla sarà più come prima nella comunità internazionale.
>Si potrebbe quindi pensare ad una manifestazione di sostegno simbolico ai
>due consolati a Milano, ed ovviamente alle ambasciate di Francia e
>Germania a Roma.
>
>Credo invece che sarebbe efficace per contrastare la posizione
>americana fare un boicottaggio contro le aziende e i prodotti americani,
>ad esempio con occupazioni non-violente dei McDonald's, distribuendo
>bandiere e simboli di pace ai lavoratori e spiegando alla gente perchè non
>bisogna andare a spendere i soldi in questi posti, la chiamo campagna di
>evangelizzazione laica.
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