Don Angelo Fornaro è il proprietario della Masseria Carmine, una delle sette danneggiate dalla diossina. E' presente a tutte le udienze del processo "Ambiente svenduto" che deriva anche da un suo esposto. Il 13 luglio 2019 ha compiuto 85 anni e sua figlia ha voluto raccontare la sua storia.
"Quanto leggiamo ci sconcerta e ci dispiace innanzitutto in quanto sostenitori convinti del suo partito. In quanto a parole vedo che disponiamo tutti di ricche scorte. Mi perdoni onorevole, ma sono i fatti a scarseggiare!"
La seguente lettera aperta è stata inviata al Sindaco Stefàno. "Come si possono risarcire i danni morali di chi viene accusato di avvelenare la gente, quando l’unica preoccupazione che ha avuto è stata quella di lavorare rispondendo con fatica a tutti i doveri imposti?
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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