Don Angelo Fornaro è il proprietario della Masseria Carmine, una delle sette danneggiate dalla diossina. E' presente a tutte le udienze del processo "Ambiente svenduto" che deriva anche da un suo esposto. Il 13 luglio 2019 ha compiuto 85 anni e sua figlia ha voluto raccontare la sua storia.
"Quanto leggiamo ci sconcerta e ci dispiace innanzitutto in quanto sostenitori convinti del suo partito. In quanto a parole vedo che disponiamo tutti di ricche scorte. Mi perdoni onorevole, ma sono i fatti a scarseggiare!"
La seguente lettera aperta è stata inviata al Sindaco Stefàno. "Come si possono risarcire i danni morali di chi viene accusato di avvelenare la gente, quando l’unica preoccupazione che ha avuto è stata quella di lavorare rispondendo con fatica a tutti i doveri imposti?
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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