La magistratura parla di quel pestaggio come un fatto di "inusitata violenza, pur in assenza di reali gesti di resistenza", nei confronti delle persone presenti per trascorrere la notte nella scuola. Amnesty International considera quelle violenze "la più grande sospensione dei diritti democratici, in un paese occidentale, dalla fine della seconda guerra mondiale"
12 giugno 2012 - Associazione PeaceLink
Attesa il prossimo 5 luglio la sentenza della Cassazione per uno dei più inquietanti fatti avvenuti durante il G8 di Genova del 2001
La magistratura parla di quel pestaggio come un fatto di "inusitata violenza, pur in assenza di reali gesti di resistenza", nei confronti delle persone presenti per trascorrere la notte nella scuola. Amnesty International considera quelle violenze "la più grande sospensione dei diritti democratici, in un paese occidentale, dalla fine della seconda guerra mondiale"
12 giugno 2012 - Associazione PeaceLink
Attesa il prossimo 5 luglio la sentenza della Cassazione per uno dei più inquietanti fatti avvenuti durante il G8 di Genova del 2001
La magistratura parla di quel pestaggio come un fatto di "inusitata violenza, pur in assenza di reali gesti di resistenza", nei confronti delle persone presenti per trascorrere la notte nella scuola. Amnesty International considera quelle violenze "la più grande sospensione dei diritti democratici, in un paese occidentale, dalla fine della seconda guerra mondiale"
Incontro con la stampa a Taranto, in via Pitagora 32 presso ilConvento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
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