L'insegnamento della Shoah deve contribuire a costituire una coscientizzazione morale che comporti il riconoscimento e l'identificazione di un evento storico cardine, paradigmatico e imprescindibile, il cui monito, sempre attuale, sia finalizzato all'impegno sociale e civile rispetto a tutte le questioni politiche contemporanee, che implicano e comportano la violazione dei diritti umani imprescindibili della persona, promulgati e sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti e dalla carta costituzionale democratica. Per questo motivo, l'insegnamento degli eventi storici, inerenti la Shoah, può condurre i giovani alla presa di coscienza e alla motivazione solidale con la causa civile e sociale di tanti singoli, genti, popoli e minoranze minacciati, perseguitati e sterminati, attualmente, in tante parti del mondo, dove i diritti umani e civili vengono ripetutamente violati.
Durante la seduta delle Commissioni Esteri e Difesa del mercoledì 24 aprile, in cui inizialmente si prevedeva la discussione dell'Atto 1730, ovvero la modifica della legge 185/90, contrariamente alle aspettative, i contenuti dell'atto non sono stati affrontati.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
Sociale.network