Alle Attività Produttive i No Coke dicono: «Non vogliamo morire a norma di legge. I cittadini denunciano gravi omissioni anche nella (Valutazione Impatto Ambientale soprattutto per quanto riguarda la parte che interessa la ricaduta a terra degli inquinanti che non vengono quantificati nelle valutazioni e nelle documentazioni ufficiali dell'Enel
L'agenzia regionale rende noti i risultati di una sua indagine a Cerano
L'Arpa conferma: quei terreni sono inquinati. Intanto il movimento No Coke Alto Lazio ha incontrato le popolazioni di Brindisi. Pubblichiamo in versione integrale il testo del comunicato stampa.
Bisogna riconoscere che a Brindisi è arduo tenere testa a tutti i problemi che l’assediano. Non si riesce a risolverne uno che già se ne presenta un altro. Le istituzioni, la politica (quella seria) e la società civile con i suoi movimenti e le sue varie forme di associazionismo sono chiamate a questo difficile compito.
29 gennaio 2008
Torchiarolo Sabato la manifestazione con la Provincia
«Enel, Edipower e Enipower costituiscono a Brindisi il più grosso polo energetico europeo. Enel e Edipower per produrre energia movimentano circa 7 milioni di tonnellate di carbone l'anno, quantità enorme che condiziona e grava sul porto e sul territorio»
17 gennaio 2008
L'impianto della società Edipower, a Costa Morena, viene alimentato a carbone e si trova vicinissimo all'abitato di Brindisi
Associazione No Coke «Si deve convertire a gas la centrale di Costa Morena, non soltanto quella di Bari» Desolforatori - L'azienda vuole installare dei desolforatori, segno che vuole usare ancora il carbone
Secondo le valutazioni dell’intelligence americana — condivise da esperti indipendenti — l’Iran dopo il 2003 non ha mai preso la decisione definitiva di costruire un’arma nucleare. L’attacco israeliano non ha distrutto le strutture nucleari sotterranee più protette ma punta a un cambio di regime.
Da tutta Italia a Monte Sole per dire basta alla guerra a Gaza. Centinaia di associazioni, sindaci e semplici cittadini hanno percorso 8 km fino a Monte Sole per chiedere la fine del massacro. Forte la denuncia contro Netanyahu, un appello corale alla pace e al rispetto del diritto internazionale.
Il diritto internazionale non può essere usato a intermittenza dall'Occidente. Rischiamo una catastrofe se non si ferma questa escalation. L'Italia deve rescindere il Memorandum di intesa militare con Israele. Pieno sostegno al International Physicians for the Prevention of Nuclear War
Dal 25 al 27 giugno si terrà all’Aja il vertice Nato. In risposta, il movimento pacifista europeo alza la voce: basta riarmo, stop al genocidio, no all'escalation bellica di Israele
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