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Trump l'imperatore e le possibili azioni dirette efficaci

30 maggio 2017
Fonte: Marinella Correggia - 30 maggio 2017

attivisti a Roma contro Trump

Ci sono ragioni, per manifestare, più importanti delle aggressioni ai popoli e al pianeta? Detta altrimenti: davvero non era necessario, o non era possibile, o non era prioritario, o addirittura non era opportuno rendere visibile il 24 maggio a Roma una contestazione a Trump? E’ il miliardario capo dell'Asse della guerra Nato/Golfo, in pochi mesi di regno ha già bombardato tre paesi, ha ordinato l'esecuzione capitale del clima e abbina razzismo antimusulmano con spinto filosaudismo.
"Non c'è che la strada" (Gaber). Altro che proteste furenti sui social, dal tinello di casa. A portata di azioni dirette pacifiche c’era dappertutto quel cobra nero, il corteo di enormi auto blindate, rappresentanti simboliche di carri armati, dollari, potenza, protervia, privilegio, ricchezza e sfruttamento. Purtroppo Trump e la sua corte, ricevuti da tutti in modo bipartisan, perfino da scuolette e ospedali, hanno percorso una città inerte, senza che ai bordi si manifestasse dissenso da comunicare al mondo attraverso i media presenti e per una volta attenti.

"Trump, Nato e G7 uguale guerre ai popoli, guerra al pianeta, padri del terrorismo insieme a Saud, Qatar e Turchia", recitava in inglese un lenzuolo spennellato a tempera, che a via Nazionale si voleva affiancare visivamente ai mostruosi Suv in sfilata. Azione fallita per il solerte intervento della polizia e per l’errore di essere usciti dal marciapiede. Il corpo del reato, il lenzuolo sequestrato, lo si può vedere e leggere in un video della Polizia di Stato, retto da un poliziotto. http://video.corriere.it/ trump-roma-tre-no-war-cercano- bloccare-corteo/8e639ad8-4085- 11e7-89fb-db87d2424a4b. Gli altri cartelli si riferiscono ad azioni pacifiste - autorizzate - nei giorni precedenti. Tutto materiale sotto sequestro.

Eppure…eppure… 100, 200 persone con qualche ora a disposizione dislocate lungo il percorso osceno del corteo regale avrebbero disturbato il trionfo romano di The Donald e fatto sembrare l’Italia un po’ meno colonia. Non le abbiamo trovate, in giorni di email e sms. Forse non abbiamo cercato bene, non avendo facebook ma solo email e telefono? Non ci volevano pullman organizzati. Né i mezzi e il nome di Greenpeace. L’azione diretta pacifica di tanti bambini come quello di Andersen che dice “il re è nudo” poteva far fiorire Roma di tante scritte ficcanti, piccoli editoriali del dissenso. Tazebao animati. Lanciare contro i Suv di Trump una scarpa (l’epico gesto del cittadino iracheno contro l'occupante Bush a Baghdad) o uova o pomodori sarebbe stato pericoloso: gli americani sparano.

E' sbagliato pensare che le uniche possibilità di mobilitazione siano le manifestazioni oceaniche, ora difficili, oppure le "sfide muscolari" con la polizia.! A questo proposito va precisato che malgrado le pesanti denunce, le foto segnaletiche, le impronte, e il foglio di via, l'azione delle tre persone del lenzuolo al Quirinale è stata del tutto nonviolenta. Ci sono video, foto e testimoni.

Si potrà creare un movimento mondiale eco-paz il cui strumento, accessibile a tutti, siano i tazebao animati?

Marinella Correggia

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