Venerdì 27 marzo 2009 viene inaugurata la "via Falcone Borsellino"

25 marzo 2009
Davide Ferrone (Libera Pescara)

Venerdì mattina, con la presenza delle rispettive famiglie, verrà inaugurata nelle vicinanze di Via Tirino, del nuovo palazzo di giustizia di Pescara, una via intitolata a Paolo Borsellino e Giovanni Falcone e si chiamerà "Via Falcone Borsellino"...... Forse operazione di facciata, forse ricordo "retorico" in una politica e società civile davvero allo sbando, ma ricordare significa imparare dagli errori come quello di non rendere invivibile, oggi come allora, quel clima di tensione a chi si smarca dagli schemi....ma che oggi vediamo troppe volte sbandierato da anche da alti personaggi delle istituzioni.

Al di là di queste parole che sembrano "frasi fatte, scontate" in Abruzzo ma soprattutto a Pescara, l'attenzione per certi temi come quello della legalità sembra marginale per l'opinione pubblica o comunque non si assiste ad alcuna particolare manifestazione di dissenso, contrasto del malaffare, della criminalità e il malaffare, se si esclude una fiaccolata dopo uno stupro a Corso Manthonè(Pescara, zona Portanuova) e il dato di elezioni regionali disertate da poco meno della metà degli abruzzesi, dopo che sembra il commissionariamento di enti e comuni essere "sport"preferito regionale.

In periodo di crisi come questo, tra banche e massimi sistemi, mi piace ricordare sempre la figura di Giorgio Ambrosoli, ucciso dalla mafia e da un gioco più grande di lui, di una persona costretta ad essere sola semplicemente perchè doveva liquidare una banca..... e lui voleva "solo" farlo correttamente.....

vi inoltro la lettera (che sembra uscita da un film) che Ambrosoli dedica alla moglie:

Anna carissima,

è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I. (Banca Privata Italiana n.d. r.) atto che ovviamente non soddisfarà molti e che è costato una bella fatica.

Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese.

Ricordi i giorni dell'Umi (Unione Monarchica Italiana n.d.r.) , le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant'anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato - ne ho la piena coscienza - solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo.

I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie.

Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo.

Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ]

Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.

Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro [... ]

Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.

Hai degli amici, Franco Marcellino, Giorgio Balzaretti, Ferdinando Tesi, Francesco Rosica, che ti potranno aiutare: sul piano economico non sarà facile. ma - a parte l'assicurazione vita – (…)



Giorgio

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