Nucleare a Chieti? manca solo questo...

I consiglieri comunali del PDL di Chieti propongono di candidare il proprio territorio ad ospitare una centrale nucleare e/o impianti di stoccaggio per le relative scorie radioattive. Il WWF interviene duramente nel dibattito e propone un'assemblea pubblica.
27 maggio 2010
WWF Chieti

L’Associazione WWF Chieti interviene nel dibattito che si è sviluppato in questi giorni in città sulla scorta di un ordine del giorno del PDL che vorrebbe, contro ogni logica e senza un briciolo di buon senso, sollecitare la costruzione di una centrale nucleare in un territorio ad altissimo rischio sismico e idrogeologico.
Ci chiediamo come sia possibile che ci sia chi, in meno di un quarto di secolo, abbia dimenticato come l’incidente di Chernobyl abbia e tuttora continui a condizionare pesantemente la vita di milioni di esseri umani. È stata dimenticata la difficoltà di trovare alimenti non contaminati per i nostri bambini: latte, verdure, carne... Non si ricorda come si era costretti a invitare i più piccoli a non giocare con la terra e a non trascorrere tempo all’aperto (ed erano i primi giorni di bel tempo!). Un incidente – e quel che è accaduto pochi giorni fa in una piattaforma petrolifera al largo degli USA dimostra che gli incidenti sono sempre possibili ed è comico dire: “da noi non accadono” - che liberò diversi contaminanti radioattivi, alcuni con decadimento in tempi lunghissimi. Siamo proprio sicuri di essercene sbarazzati?
Ci chiediamo come si possa dar credito allo slogan che vorrebbe l’Italia interessata alle centrali atomiche per ridurre la dipendenza dall’estero quando l’Uranio dovrebbe, proprio come il petrolio, essere acquistato fuori confine; come si possa non considerare che per estrarre Uranio si consuma comunque petrolio; che le centrali, a fronte di un breve periodo di esercizio, hanno tempi di costruzione lunghissimi con enormi costi di progettazione e di costruzione: il sospetto è che sia proprio questo il vero “affare”: progettare e costruire, indipendentemente dall’entrata in funzione, con uno sperpero di denaro pubblico (cioè il nostro).
Ci chiediamo infine come si pensi di poter stare tranquilli quando a Chieti non si è in grado di gestire un’emergenza relativamente semplice come un incendio; non si è in grado di rilevare con rapidità quali inquinanti sono eventualmente presenti nell’aria; se non riusciamo neppure a monitorare l’amianto nelle polveri da demolizione di una fabbrica; se benché da oltre un decennio la legge imponga di monitorare la qualità dell’aria qui da noi non ci sono centraline sufficienti e non esistono dati adeguati sui quali fondare una seria politica di tutela della salute; se i cittadini per anni sono stati tenuti all’oscuro di un gravissimo inquinamento chimico dell’acqua potabile.
Il sindaco e molti consiglieri comunali, di vario orientamento politico, hanno già espresso la propria contrarietà al nucleare. Ci auguriamo che, a fronte dei sintetici problemi qui accennati, il buon senso prevalga anche in Consiglio comunale.

Articoli correlati

  • Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione nucleare
    Disarmo
    La Decima Conferenza si è chiusa senza un documento ufficiale

    Conferenza di revisione del Trattato di Non Proliferazione nucleare

    Il Trattato è composto di 11 articoli e mira a scongiurare la catastrofe di un conflitto nucleare. Ancora oggi, lungi dal preservare la pace e la sicurezza, le armi nucleari sono utilizzate come strumenti di politica, legati alla coercizione, all'intimidazione e all'intensificarsi delle tensioni.
    19 settembre 2022 - Maria Pastore
  • Conferenza di Vienna sulle armi nucleari
    Disarmo
    Inizia il 20 giugno 2022 e vi partecipa l'ICAN, premio Nobel per la Pace

    Conferenza di Vienna sulle armi nucleari

    La conferenza riunisce rappresentanti statali, organizzazioni internazionali, comunità scientifica, sopravvissuti e società civile per discutere ed esplorare ricerche consolidate e nuove sulle conseguenze umanitarie e sui rischi delle armi nucleari.
    19 giugno 2022 - Redazione PeaceLink
  • Proposta indecente: armi "beni essenziali" esenti da iva
    Disarmo
    Commissione UE: armi " beni essenziali"

    Proposta indecente: armi "beni essenziali" esenti da iva

    Sinistra Europea nell’Europarlamento ha lanciato una campagna per bloccare l’iniziativa: "La proposta di finanziare con le nostre tasse, attraverso l’abbattimento dell’Iva, il commercio delle armi, è una proposta semplicemente criminale", ha commentato Paolo Ferrero, vice presidente di SE
    13 novembre 2021 - Gregorio Piccin
  • Abolizione nucleare e diritto alla pace: l'attivismo in piazza
    Ecologia
    Cop26 Glasgow, respingiamo l'innaturale alleanza nucleare-rinnovabili

    Abolizione nucleare e diritto alla pace: l'attivismo in piazza

    E' molto grave la dichiarazione della presidente della Commissione UE, al termine del vertice del 23 ottobre: "Il nucleare serve all'Europa per fare i conti con la crisi energetica".
    30 ottobre 2021 - Laura Tussi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)