Noi non andremo verso il popolo. Perche' siamo gia' il popolo. Andremo se mai verso l'uomo. Perche' questo e' l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo, di noi e degli altri. La nuova leggenda, il nuovo stile sta tutto qui. E con questo la nostra felicita'. Sapevamo e sappiamo che dappertutto, dentro gli occhi piu' ignari o piu' torvi, cova una carita', un'innocenza che sta in noi condividere. Parlare. Le parole sono il nostro mestiere. Sentiamo tutti di vivere in un tempo in cui bisogna riportare le parole alla solida e nuda nettezza di quando l'uomo le creava per servirsene. Il nostro compito e' difficile ma vivo. E' anche il solo che abbia un senso e una speranza. Sono uomini quelli che attendono le nostre parole, poveri uomini come noialtri quando scordiamo che la vita e' comunione. brano tratto da "Ritorno all'uomo", articolo su L'Unita' del 20 maggio 1945 (primo numero non clandestino)
Il problema vero, oggi, è che le guerre non si fanno più per vincere, ma soprattutto per convincere. I generali dunque fanno il loro mestiere nel prenderci sistematicamente in giro. La chiamano "infowar", ma resta la vecchia storia dell'inganno.
Educazione è saper contemperare tutto il bene che pensiamo di noi stessi con tutto il male che pensiamo degli altri.
Una pace certa è preferibile e più sicura di una vittoria sperata.
Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Dove fanno il deserto, quello chiamano pace.
La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia.
Chi vede come noi uomini siamo fatti e pensa che la guerra è bella o che valga più della pace è storpio di mente.
La guerra non è altro che una comoda elusione dei compiti della pace. In quanto sostituisce l'avventura esterna al lavoro e al miglioramento interno, essa è moralmente così screditata che si può ben pensare non sia mai stata altro che un mezzo di oppressione interna e di assoggettamento dei popoli, il grande mezzo ingannatore per indurli a gridare 'evviva' alla propria sconfitta di fronte al governo vittorioso.
E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurità.
Le formiche, quando si mettono d'accordo, spostano l'elefante.
Ogni società fino ad oggi è stata oligarchica, cioè governata da pochi, anche se rappresentanti di molti; oggi specialmente, malgrado la diffusione di certi modi detti democratici, il potere (un potere enorme) è in mano a pochi, in ogni Paese. Bisogna, invece, arrivare ad una società di tutti, alla omnicrazia.
Per chi è morto per la libertà, tutta la terra è sepolcro. (Riportata a Perugia su una lapide in memoria di Dino Frisullo, scomparso il 5 giugno 2003)
C'è un solo angolo dell'universo che puoi esser certo di migliorare: te stesso.
Preferirei vivere in un Paese che abbia giornali e non abbia governo, anziché in un Paese che non abbia giornali e abbia governo.
Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri.
Per recitare le guerre nel teatro della Storia, gli attori hanno indossato, di volta in volta, la maschera del Patriottismo, dell’Orgoglio, della Necessità o della Fede. Ma sotto ognuna di esse si cela sempre lo stesso volto: l’Interesse.
Guerre di religione?! “Se Dio c’è, non vuole. E se invece non c’è, che diavolo state facendo?”
L’uomo ha sempre agognato la pace. E non ha mai esitato a lastricare la strada che conduce ad essa, coi cadaveri dei suoi nemici.
Avvisare gli ignoranti che morire per il "punto d'onore" era cosa gia' criticata da Alessandro Manzoni buonanima.
Saddam Hussein sarà brutto, cattivo e fijo de mignotta, ma spiegatemi bene: siamo in guerra perché lui è un dittatore sanguinario, o perché il suo Paese controlla risorse economiche importanti?
I care.
Il mondo ha bisogno di eroi ed è meglio che essi siano uomini inoffensivi come me piuttosto che cattivi come Hitler.
Tutto ciò che è veramente grandioso e stimolante è creato da un individuo che può lavorare in pace.
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
Prossimi appuntamenti
- set18gioevento
Cena sociale di Salento per la Palestina a sostegno di Freedom Flotilla in partenza da Otranto per Gaza
Cavallino (LE) - set18giorappresentazione teatrale
“Love in times of war” per la prima volta in scena per il Festival NAT- Nature Arts Technologies
Cavallino (LE)
Dal sito
- Gli impegni ambientali del sindaco di Taranto
"Tavolo Permanente di Vigilanza Ambientale"
Il Tavolo dovrebbe essere aperto - si legge nel programma relativo ai primi 100 giorni di governo - a "comitati cittadini e realtà associative del territorio con funzione di monitoraggio costante sulle criticità ambientali e particolare attenzione alla qualità dell'aria, dell'acqua e del suolo".16 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Occorre una grande azione pedagogica di divulgazione dei temi complessi
L'empowerment civico
Cittadini che sappiano distinguere consapevolmente la verità dalla propaganda sono cittadini che guidano la politica senza farsi guidare e che controllano il potere senza farsi controllare. Centrale è l'educazione al pensiero critico e il principio di speranza che deve alimentare i movimenti civici.13 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe
Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua (chimico ambientale) - In allegato il file con i link alle varie registrazioni vocali della poesia
Podcasts di solidarietà col popolo palestinese
Podcast multilingue della poesia "Se dovessi morire", del poeta palestinese Refaat Alareer, assassinato durante i bombardamenti israeliani assieme a 6 membri della sua famiglia. Un progetto di Demospaz, l'Istituto per i Diritti Umani, la Democrazia, la Cultura di Pace e della Non Violenza.12 settembre 2025 - Maurizio Montipó Spagnoli (Demospaz) Ucraina, la guerra erode la democrazia, la libertà e i diritti dei lavoratori
Durante l’incontro del 26 agosto con le sindacaliste e colleghe dell’Organizzazione Regionale di Odessa del Sindacato dei lavoratori dell’Istruzione e della scienza dell’Ucraina ho avuto un fitto scambio di informazioni e commenti.11 settembre 2025 - Mauro Carlo Zanella
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