conferenza stampa

Carovana contro la Guerra per la Pace e il Disarmo - maggio 2007

19 maggio 2007
ore 17:00 (Durata: 2 ore)

La Carovana parte il 19 maggio2007 dalle basi militari di Vicenza, Camp Darby, Aviano (50 ordigni nucleari NATO di tipo B-61), Ghedi (40 ordigni nucleari NATO di tipo B-61), Livorno, Comiso, Sigonella e Taranto per arrivare a Roma e fare memoria della Costituzione e del suo ripudio della guerra (art.11) perché la Festa della Repubblica non sia più una parata militarista.

Il 2 giugno deve essere restituito alla società civile!

Nei luoghi di conflitto Ambasciate di Pace di ONG riconosciute dalla popolazione, non "democrazia" e "sviluppo" a suon di bombe contro la popolazione!

La "Carovana" sensibilizza la popolazione e mette insieme i soggetti che intendono ampliare le lotte territoriali degli ultimi anni su questi punti determinanti di un impegno pacifista coerente:

1. Rimozione dal territorio italiano di tutti gli ordigni nucleari e delle armi di distruzione di massa; dissociazione e disobbedienza da ogni compromissione con l'apparato dello sterminio atomico;

2. Opposizione ad ogni forma di coinvolgimento dell'Italia nella guerra globale e ritiro delle truppe da tutti i fronti bellici;

3. Chiusura, smantellamento, bonifica e riconversione a scopo esclusivamente civile delle basi militari USA e NATO;

4. Obiezione alle spese militari finalizzata ad un modello di difesa alternativo e alla costituzione di Corpi Civili di Pace;

5. Affermazione dei valori di pace dell'art. 11 della Costituzione italiana che ripudia la guerra e organizzazione della resistenza sociale alle scelte politiche di riarmo e di interventismo militare del governo riaffermando il principio della sovranità popolare.

La Carovana RILANCIA la mobilitazione contro la guerra e la militarizzazione in tutti i settori sociali, sui posti di lavoro, nelle scuole, nei quartieri e nei luoghi di culto.

La Carovana ASSUME la Petizione Popolare contro l'accordo Italia-USA, che prevede un nuovo "scudo antimissilistico" sui nostri territori promuovendo la raccolta delle firme.

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