Cecenia: attivista per i diritti umani rapito: è in pericolo di vita!
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) ha ricevuta una telefonata 
allarmata dalla Cecenia questo venerdì pomeriggio. L'attivista per i 
diritti umani Artur Eschiev mercoledì sera verso le 21 è stato rapito 
dalla sua casa nel villaggio di Benoi, nella regione di Wedenno, dai 
cosiddetti Kadyrowzy (unità cecene filorusse fedeli a Kadyrov). I 
rapitori chiedono una fornitura di armi per un valore di 5000 dollari 
per la sua liberazione. I Kadyrowzy - formati da circa 5000 membri della 
guardia del corpo del presidente filorusso assassinato Achmad Kadyrov - 
sono responsabili dei due terzi di tutte le violazioni dei diritti umani 
in Cecenia.
L'APM teme il peggio per Artur Eschiev, in quanto nipote del presidente 
della "associazione di amicizia russo cecena", Imram Eschiev, è in 
gravissimo pericolo. Imram Eschiev, che attualmente si trova in Germania 
grazie a una borsa di studio di Amnesty International, negli ultimi anni 
ha già perso sei tra i suoi parenti e compagni di lavoro. Sono tutti 
stati assassinati a causa del loro impegno a favore dei diritti umani. 
Con un appello urgente l'APM si è rivolta all'ambasciata tedesca a Mosca 
perché seguisse la situazione dell'attivista ceceno e ne favorisca la 
liberazione.
Artur Eschiev non era semplicemente attivo per il lavoro umanitario per 
l'Associazione guidata dallo zio, per aver preso parte a manifestazioni 
e per aver curato e pubblicato liste di persone rapite e assassinate. E' 
anche uno dei testimoni in un processo penale contro l'amministrazione 
corrotta di Benoi, intentato proprio da suo zio. "Ho paura per mio 
nipote", ci ha detto Imram Eschiev in una telefonata. L'amministrazione 
locale di Benoi, guidata da Toma Israpilova lavora strettamente con le 
unità "Kadyrowzy". Suo fratello è il comandante delle Kadyrowzy nella 
città di Argun, dove Artur Eschiev è tenuto prigioniero.
 
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