Conflitti

I vertici della Marina USA in Iraq hanno ordinato il massacro a Fallujah

8 novembre 2004
Answer Coalition
Tradotto da per PeaceLink

Agire: stare con la gente di Fallujah

Gli Statunitensi hanno circondato e bloccato l'accesso
alla città di Fallujah e si stanno preparando per la
completa distruzione della stessa. Hanno detto alla
gente che ogni traffico per le strade sarà oggetto di
attacchi e che ogni maschio tra i 15 e i 55 se esce
verrà automaticamente ucciso dai soldati
statunitensi.Gli Usa stanno terrorizzando e
bombardando la città ogni notte, di recente hanno
centrato e distrutto completamente l'ospedale, fatto
crollare le case, smembrato le famiglie dai propri
figli. Gran parte dei 300.000 abitanti della città
hanno temuto per le loro vite, tutto quello che
possedevano è andato perso o distrutto.
Ora la Marina arruolata in Iraq ha dato ordine alle
proprie truppe di commettere crimini di guerra contro
le decine di migliaia di residenti rimasti nella
storica città. Riferendosi all'assalto dell'antica
cittadella di Hue, distrutta dai soldati statunitensi
in Vietnam, il sergente maggiore Carlton W. Kent ha
detto a 2.500 marines in un discorso di
''incoraggiamento'': ''Voi tutti state fecendo la
storia. Questa è un'altra Hue. Non ho dubbi, se
abbiamo la parola, che ognuno di voi sta andando a
fare quello che avete sempre fatto - fateli a
pezzi.''(AP, 7 novembre 2004)
Gli statunitensi si mossero per rioccupare la città di
Hue dopo che le forze vietnamite l'avevano liberata
nell'offensiva di Tet nel 1968. Il sottosegretario
della Air Force, Townsend Hoopes, descrisse il
risultato dell'assalto a Hue in uno scritto del marzo
1968: ''stiamo lasciando una città devastata e
prostrata. L'ottanta per cento degli edifici sono
ridotti a macerie e tra le rovine giacciono 2000
civili morti... Tre quarti delle persone della città
diventarono dei senza tetto e il saccheggio fu
dissuso, i membri dell'ARNV [Truppe vietnamite del sud
al servizio degli USA] erano i peggiori
delinquenti.''(intervento di Noam Chomsky al tribunale
internazionale dei crimini di guerra in Vietnam)
La resistenza in Iraq sta compiendo sforzi coordinati
nel paese per scacciare le forze di occupazione con
attacchi alle stazioni di polizia e altri obiettivi
con i rappresentanti degli USA. Nei giorni scorsi
molti soldati statunitensi sono stati feriti
gravemente e c'è molto da fare se la leadership
statunitense predica la peggior battaglia urbana dai
tempi del Vietnam. Gli Statunitensi stanno usando
tutte le loro armi, visioni notturne, armi super
tecnologiche e tutto il potenziale bellico contro
civili indifesi e contro combattenti della resistenza
armati principalmente di Kalashnikov e ordigni
esplosivi improvvisati.
Con tutta questa potenza militare, gli USA non sono in
grado di fermare gli iracheni dal lottare per la
propria sovranità nazionale. Il primo ministro
iracheno installato dagli americani ha dichiarato oggi
(7 novembre 2004, n.d.t.) la legge marziale per i
prossimi due mesi in tutto il paese aggregando una
grande autorità unilaterale.
Questo non è il tempo,negli Stati Uniti, per chi è
contro la guerra e per i progressisti di ''portare il
lutto'', fermarsi e lamentarsi per il fallimento del
candidato del Partito Democratico nel battere il
candidato repubblicano almeno non quelli che sono
realmente impegnati per porre termine a questa guerra
criminale e assicurare la giustizia in casa. Se
non altro, noi tutti sappiamo che se Kerry fosse
stato il presidente eletto, niente ora sarebbe
cambiato per la gente in Iraq. Kerry non ha condannato
in nessun momento il bombardamento di Fallujah e
neppure gli attacchi alla gente irachena o l'uso dei
soldati statunitensi come carne da macello in questa
guerra di agressione e conquista.
Ora la gente di Fallujah attende i prossimi attacchi e
i soldati USA aspettano gli ordini per compiere azioni
per le quali dovranno poi riconciliarsi per il resto
della loro vita, se sopravvivono.
Attivisti A.N.S.W.E.R negli Stati Uniti stanno
organizzando dimostrazioni di emergenza per il GIORNO
SEGUENTE alla reinvasione di Fallujah.
Ci appelliamo ad altri comitati di attivisti affichè
portino avanti azioni di questo genere presso i locali
edifici federali, centri di reclutamento o presso i
luoghi tradizionali delle assemblee pubbliche.
Per favore impegnatevi oggi per lottare per un
cambiamento.

Note: traduzione di Chiara Panzera a cura di Peacelink

Articoli correlati

PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)