La Comunità dell’Arca propone un’etica dell’obiezione di coscienza per i nostri tempi

Un nuovo Quaderno Satyāgraha per rilanciare la nonviolenza attiva

Il cuore del libro è un messagggio semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi: la nonviolenza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via seguita dalla Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto.
17 aprile 2025
Redazione PeaceLink

Lanza Del Vasto

In un’epoca segnata da guerre, riarmo e militarizzazione strisciante, la nonviolenza non può restare un principio astratto. Deve diventare azione concreta, scelta politica e quotidiana, costruzione paziente di alternative. È questo l’assunto del nuovo volume della collana “Quaderni Satyāgraha”, che raccoglie riflessioni e proposte dalla viva voce di chi continua a credere nel potere trasformativo della nonviolenza.

Il cuore del libro è un messaggio forte e semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi, dalla forza dell’obiezione di coscienza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via che si è fatta concreta nella storia della Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto, e che ancora oggi vive grazie a esperienze individuali e collettive, dalla Francia degli anni Sessanta alle campagne attuali contro il militarismo istituzionale. La coscienza dice "no" alla guerra

Tra i contributi, spiccano quelli di Enzo Sanfilippo e Antonino Drago, che ripercorrono la storia dell’obiezione di coscienza in Italia, dall’epoca della leva obbligatoria fino alla sua attuale marginalizzazione. Ma è proprio da questa apparente scomparsa che nasce l’urgenza di una nuova “coscienza dell’obiezione”, come la definiscono Ermete Ferraro, Alfonso Navarra e Rossano Salvatore: una consapevolezza profonda e militante, che mette in discussione i fondamenti stessi della cultura armata.

Ampio spazio è dato anche alle esperienze femminili nel costruire la pace: Maria Albanese, Nella Restivo, Mariella Pasinati e Maria D’Asaro raccontano percorsi diversi ma convergenti nel rifiuto della logica della violenza. E poi ancora Rosario Greco, con una panoramica storica delle lotte nonviolente, le azioni dirette di Operazione Colomba, l’attività del Tavolo interventi civili di pace, e il prezioso lavoro dell’Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell’università.

A chiudere il volume, una postfazione di Alex Zanotelli, che tesse un filo tra i grandi maestri della nonviolenza – Gesù, Tolstoj, Gandhi, Lanza del Vasto – e le sfide attuali. Un richiamo spirituale e politico che invita a non rassegnarsi, ma a scegliere ogni giorno la parte giusta della storia.

Questo libro, con la sua pluralità di voci e l’intreccio tra riflessione e azione, arriva in un momento cruciale. In un mondo disorientato dalla violenza sistemica, offre strumenti per immaginare e costruire un’altra possibilità.

Chi volesse aderire alla Campagna di obiezione alla guerra troverà nel volume non solo una spiegazione dei contenuti, ma anche le modalità concrete per unirsi al cammino. Perché – come ricordava Norberto Bobbio – il futuro dell’umanità dipende dalla nostra capacità di disinnescare la violenza, prima che sia troppo tardi.

Allegati

  • La coscienza dice no alla guerra (recensione)

    Enzo Sanfilippo
    Fonte: co-responsabile per l'Italia della Comunità dell'Arca, Nonviolenza e Spiritualità
    28 Kb - Formato doc
    Contatti Telefono: 050 542573 E-mail: centro@gandhiedizioni.com

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