Un esempio di resistenza civile: portuali e cittadini uniti contro il genocidio a Gaza

Marocco: lavoratori portuali bloccano i pezzi degli F-35 destinati a Israele

In Marocco, la protesta anti-genocidio si è trasformata in un gesto di coraggiosa disobbedienza: i lavoratori dei porti, sostenuti da migliaia di manifestanti, hanno rifiutato di caricare componenti militari destinati all'aviazione israeliana.
27 aprile 2025
Redazione PeaceLink

Marocco, porta di ingresso nel Mediterraneo

Questa settimana, dal Marocco è arrivato un messaggio forte e chiaro: i lavoratori portuali, sorretti da una mobilitazione popolare crescente, si sono rifiutati di caricare sui cargo della compagnia Maersk le parti destinate ai caccia F-35, utilizzati da Israele nella brutale offensiva contro Gaza.

Le proteste, già avviate nelle principali città marocchine, si sono intensificate in concomitanza con l'arrivo di due navi portacontainer: la Nexoe Maersk, registrata a Hong Kong, e la Maersk Detroit, battente bandiera statunitense. Secondo fonti vicine ai lavoratori, i carichi erano destinati alla base aerea di Nevatim, nel sud di Israele, un centro operativo chiave nei bombardamenti sulla popolazione palestinese.

Il gesto dei portuali marocchini non è isolato. Si inserisce in una crescente ondata internazionale di solidarietà attiva: quella che rifiuta il semplice lamento e sceglie di interrompere concretamente i meccanismi che alimentano la guerra.

Bloccare le armi non è solo un atto simbolico. È un modo per ricordare che anche nei gangli del commercio globale esistono margini di scelta e dignità. È il segnale che le persone, quando si uniscono, possono inceppare l'ingranaggio apparentemente inarrestabile della violenza.

Emerge da questo episodio una domanda potente, che interpella anche noi: come possiamo, nei nostri contesti, trasformare l'indignazione in azione?

La storia dei portuali marocchini ci invita a ripensare il nostro ruolo di cittadini: non spettatori rassegnati, ma protagonisti di una resistenza diffusa, creativa, nonviolenta.

Loro hanno scelto da che parte stare. E noi?

Note: Fonte delle informazioni https://www.wsws.org/en/articles/2025/04/25/kykr-a25.html

Articoli correlati

  • Boicottare l'industria bellica israeliana
    Disarmo
    L'Italia sta per acquistare altra tecnologia militare da Israele con il programma Gulfstream G-550

    Boicottare l'industria bellica israeliana

    Siamo in tempo per mobilitarci. Infatti la Commissione Difesa del Senato non ha ancora espresso il parere sullo schema di decreto del Ministro della Difesa relativo alla prosecuzione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento SMD 03/2020 e SMD 37/2021, con scadenza fissata al 26 maggio 2025.
    7 maggio 2025 - Redazione PeaceLink
  • Bonelli: "Il governo vuole comprare tecnologia militare da Israele"
    Disarmo
    Soldi pubblici all'industria militare israeliana

    Bonelli: "Il governo vuole comprare tecnologia militare da Israele"

    Tre miliardi di euro del bilancio pubblico destinati all'acquisto di tecnologia militare israeliana. Entro il 26 maggio la Commissione Difesa del Senato deve esprimere il parere sul programma di acquisto. Partecipa anche tu al boicottaggio avviato da Peacelink.
  • Lecce ha alzato la voce per Gaza e contro il riarmo
    Pace
    Le foto del corteo

    Lecce ha alzato la voce per Gaza e contro il riarmo

    Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
    28 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Mobilitazione internazionale davanti alla base nucleare inglese di Lakenheath
    Disarmo
    La presenza italiana in prima linea

    Mobilitazione internazionale davanti alla base nucleare inglese di Lakenheath

    Obiettivo: impedire il ritorno delle bombe nucleari statunitensi B61-12 sul suolo britannico. Dal 14 al 26 aprile workshop, azioni dirette nonviolente, eventi musicali. Partecipa Extinction Rebellion. Un appello è stato lanciato da varie fedi religiose per l'abolizione delle armi nucleari.
    26 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.5 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)