Il prossimo libro del Capitale

18 giugno 2006
Donatella Della Ratta
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

«Tutto è cominciato dal Capitale di Marx. Mi ha fatto riflettere sull'importanza degli oggetti nella vita quotidiana. E mi sono detta: perchè non si può rintracciare l'origine degli oggetti? Perchè le cose devono essere solo merci da consumare e da possedere e non possono essere storie da raccontare, legami fra luoghi diversi, relazioni con il nostro passato?».
Ulla-Maaria Mutanen, una delle animatrici finlandesi di Aula 06, racconta così l'origine del suo progetto thing:link (www.thinklink.org). La filosofia del sito è semplice quanto significativa: ogni persona che produce qualcosa - un abito, una scarpa, un quadro - viene invitato ad iscriversi al sito e a mettere un'etichetta virtuale al suo oggetto che, una volta stampata, diventa una specie di codice a barre con un numero seriale. Chi vuole comprare quell'oggetto, da qualsiasi parte del mondo, potrà digitare le cifre che vede sull'oggetto e risalire al suo produttore, alle condizioni economiche e di lavoro in cui è stato prodotto, imparare la sua storia.
«L'oggetto cessa di essere una semplice merce e diventa il racconto di una storia, il possibile legame sociale con chi l'ha prodotto. Produttore e compratore possono così incontrarsi, cessare di essere degli sconosciuti l'uno per l'altro. Diventa una questione sociale, non solo una faccenda economica e di consumo» spiega Ulla-Maaria.
Al fascino emotivo del suo progetto va aggiunto il suo aspetto più politico, la rintracciabilità delle cose, sempre più complicata e costosa nel mondo multinazionale contemporaneo. Se un giorno i piccoli produttori di cibi o di tessuti utilizzassero thing:link come luogo per informare su ciò che vendono, i consumatori potrebbero orientarsi meglio negli acquisti «equo-solidali» globali, tenendo conto dell'anima etica del commercio. Forse thing:link nel futuro sarà un nuovo ebay, un luogo per comprare e vendere oggetti dalla storia e dal significato, non soltanto merci. È il sogno di Ulla-Maaria che, per il momento, ha realizzato il sito nei ritagli di tempo, contando sulle sue forze e sui contributi volontari (di tempo) degli amici. «È un hobby», dice. Non a caso il suo blog si chiama hobbyprincess.com.
Come Ulla Maaria, tanta gente qui ad Aula fa le cose per hobby. Da qualche parte rispunta una vecchia email degli anni 90. Dice: «Ciao, cerco gente che voglia sviluppare un progetto open source,una cosa così, per hobby». Anche lui era finlandese, si chiamava Linus Torvalds, ed è il papà di Linux.

Articoli correlati

  • Per una critica dell’innovazione capitalistica: il lavoro nella catena del valore delle armi
    Disarmo
    La sicurezza degli Stati passa attraverso il controllo capillare del territorio

    Per una critica dell’innovazione capitalistica: il lavoro nella catena del valore delle armi

    La nozione di sviluppo tecnologico è una nozione inscindibile da quella di sviluppo capitalistico, si trattava pertanto di smascherare la presunta neutralità della scienza
    29 marzo 2021 - Rossana De Simone
  • Marx, Gramsci e l'ILVA
    Laboratorio di scrittura
    Riflessioni sull'attuale mobilitazione operaia

    Marx, Gramsci e l'ILVA

    Per Marx la classe operaia liberando se stessa libera la società intera. Gramsci immaginava una classe operaia capace di egemonia, ossia di cultura progettuale, capace di guidare i cambiamenti e di porsi alla testa del resto della società. Nulla di tutto ciò si è avverato a Taranto
    23 maggio 2020 - Alessandro Marescotti
  • Ecologia della vita quotidiana e computer
    Ecodidattica
    Linux Lubuntu per resuscitare i vecchi computer

    Ecologia della vita quotidiana e computer

    Non volete gettare il computer su cui è istallato Windows XP? Ecco alcuni consigli per evitare l'obsolescenza tecnologica usando il software giusto.
    29 marzo 2019 - Alessandro Marescotti
  • Linux orientato alla didattica
    Ecodidattica
    So.Di.Linux

    Linux orientato alla didattica

    Un ottimo esempio anche di green economy perché consente - essendo un software "leggero" - di riutilizzare computer ancora funzionanti ma poco potenti. Computer che rischiano di andare in discarica ma che con Linux tornano a "nuova vita"
    5 dicembre 2016 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)