Brevetti, appello a Governo e Parlamento

L'Associazione Software Libero si rivolge all'Esecutivo affinché confermi la posizione assunta dal Parlamento Europeo sulla delicata questione dei brevetti sul software. Per evitare sorprese
5 novembre 2003
Punto Informatico

Roma - Dopo che il Parlamento Europeo, in prima lettura, ha sancito la non brevettabilità delle innovazioni software, a breve il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ed ancora il Parlamento Europeo, in seconda lettura, dovranno decidere il destino della proposta della Commissione Europea.

Chiediamo che il Parlamento ed il Consiglio Europeo confermino e rinsaldino i principi contenuti nella Convenzione Europea sui Brevetti che esclude la brevettabilità degli algoritmi, dei programmi per elaboratore e dei metodi commerciali, per i motivi delineati su http://swpat.xsec.it/.

A tal fine il CDTI (Club dirigenti tecnologie dell'informazione) di Roma e l'Associazione software libero presentano ai deputati ed agli eurodeputati italiani una LETTERA APERTA che chiede loro di firmare una richiesta ai ministri competenti affinché confermino, in sede di Consiglio europeo, le modifiche apportate dal Parlamento. Entrambe si trovano a partire dalla pagina http://swpat.xsec.it/.

Chiediamo inoltre alle PMI ed ai professionisti che operano nel campo del software in Italia di FIRMARE E FAR FIRMARE IL NUOVO APPELLO al Consiglio dei Ministri Europeo, ai Governi Europei ed ai Parlamentari Europei che si trova sempre su http://swpat.xsec.it/, e di inviarlo per posta o per fax seguendo le istruzioni ivi riportate.

Maggiori informazioni sui brevetti software in Europa all'apposita pagina di documentazione dell'associazione software libero.

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