Il diritto alla pace e al disarmo
In Italia e Germania: bombe nucleari B61-12 Nato nelle basi militari di Ghedi, Aviano e Buchel
Verso un coordinamento antinucleare europeo. L'obiettivo è di inserire la valutazione delle attività militari e belliche - e quindi il disarmo come soluzione al grave inquinamento da esse prodotte - negli accordi di Parigi sul clima.
In Italia saranno stoccate le bombe nucleari B61-12 Nato nelle basi militari di Ghedi, Aviano e di Buchel in Germania: la banale assenza di guerre in preparazione dei futuri conflitti armati, con il potenziamento degli arsenali militari e nucleari e con l’innestare nei popoli sentimenti nazionalistici a difesa degli interessi e del mantenimento dei confini nazionali da perseguire con ogni strumento e con la violenza in tutto il mondo. Nel corso dei secoli l’esercizio del diritto di fare la guerra è prevalso purtroppo sul diritto alla pace.
La pace è un diritto umano
Questo traguardo normativo è sancito nella dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. E questo proclama rivolto all’ideale e all’assoluto valore della pace come diritto è esplicitato nel concetto di "pace positiva". Ossia la costruzione di un sistema di politiche di cooperazione, di relazioni e istituzioni che operano per garantire il diritto a un ordine sociale internazionale, in cui i diritti umani e la libertà, enunciati nella dichiarazione universale, siano pienamente realizzate e attuate e poste in pratica attiva e appunto positiva.
Il diritto internazionale ripudia la guerra
Il nuovo diritto internazionale invece, basato sulla carta delle Nazioni Unite, definisce un flagello la guerra e la interdice e ripudia.
Quindi impegnare gli Stati a costruire la "pace positiva" significa far funzionare le Nazioni Unite, non ospitare armi nucleari e basi militari straniere, ma destinare più fondi alla cooperazione internazionale per lo sviluppo e incentivare attività di solidarietà internazionale di vari enti e istituzioni.
L'ordinamento internazionale sancisce il diritto alla pace
Dunque il diritto alla pace è già sancito nell’ordinamento internazionale. Inoltre l’articolo 11 della Costituzione italiana è in perfetta sintonia con il diritto internazionale, basato sulla carta delle Nazioni Unite e sulla dichiarazione universale dei diritti umani. Questo importante articolo costituzionale risulterebbe rafforzato dal diritto internazionale sin dal 1948 e anche da numerose leggi regionali in virtù della norma “Pace e diritti umani” inclusa dal 1988. Se alla persona e ai popoli viene riconosciuto il diritto alla pace, come norma imprescindibile e fondamentale, di conseguenza agli Stati è sottratto il diritto di fare la guerra e imposto il dovere della pace.
Obiettivi disarmo e pace negli accordi per il clima
La nonviolenza efficace, secondo il mondo del pacifismo nonviolento attuale, è una pratica volta a migliorare i trattati sul clima le cosiddette Cop per il clima - la recente Cop26 a Glasgow - con un progresso nel diritto internazionale. Ora è quanto mai necessario fare inserire nei trattati per il clima l’istanza e il diritto al disarmo che si può ottenere con i voti degli Stati, tramite appelli internazionali e ingenti manifestazioni di popolo, in un grande lavoro politico di cui il retroterra culturale si può ritrovare in molteplici realtà associative nazionali e internazionali di impegno civile antimilitarista e antinuclearista che si occupano di questi temi sempre più emergenti e urgenti.
Verso un coordinamento antinucleare europeo
Il contributo caratterizzante starà nello sforzo di fare convergere l'istanza antinucleare, intesa come opposizione all'atomo di guerra, ma anche a quello presunto civile, con la priorità urgente delle campagne per la proibizione delle armi nucleari e il NO al ritorno degli euromissili in Europa, nell'insieme delle tematiche di lotta dei movimenti per l'alternativa, verso un coordinamento antinucleare europeo.
L'obiettivo è di inserire la valutazione delle attività militari e belliche - e quindi il disarmo come soluzione al grave inquinamento da esse prodotte - negli accordi di Parigi sul clima.
Articoli correlati
- Per un archivio della memoria collettiva
Serata per Vera Velluto nella biblioteca valdese di Taranto
Vera Petrosillo, ai più nota come Vera Velluto, è stata una docente di inglese socialmente impegnata. Ha dato vita, con la comunità valdese, a iniziative per la pace e i diritti umani. In molti la ricordano per il contributo dato al rinnovamento della scuola e alla lotta contro l'autoritarismo.7 marzo 2023 - Alessandro Marescotti - ICAN e un futuro senza armi nucleari, tre giorni di formazione a Hiroshima per giovani attivisti
G7 2023 a Hiroshima, si parlerà davvero di disarmo nucleare?
Il Giappone rinforza spesa militare e basi USA sul suo territorio mentre parla di pace e disarmo nucleare. Gli Hibakusha: "Perché il nostro governo non firma il TPNW? La nostra Costituzione confida in chi ama la pace"22 febbraio 2023 - Maria Pastore - "Chiediamo il ritiro delle truppe russe e un freno all'espansione a est della NATO"
L'appello di CODEPINK "Fermate la guerra in Ucraina! Fermate tutte le guerre!"
"Riordiniamo radicalmente le nostre priorità invece che alla guerra dedichiamoci alla pace. La guerra in Ucraina si trasformerà in un'altra guerra senza fine come quelle degli Stati Uniti in Iraq e in Afghanistan? Quante persone dovranno morire ancora?"20 ottobre 2022 - Maria Pastore - A Roma oggi il grande corteo per la pace in Ucraina
Pacifisti in marcia contro i guerrafondai
Ormai emergono i lati oscuri dello scontro fra blocchi. Questa guerra a oltranza è una resa dei conti della Nato con la Russia. Altro che difesa della popolazione ucraina che, invece, paga un enorme prezzo di vite e di sofferenze. I sondaggi danno ragione a noi pacifisti e torto ai guerrafondai5 novembre 2022 - Alessandro Marescotti
Sociale.network