Breve storia del missile Storm Shadow/SCALP che potrebbe incendiare la guerra russo-ucraina
Il missile Storm Shadow è un derivato del sistema d’arma APACHE (Arme Propulsée À CHarges Éjectables) frutto di una collaborazione tra la francese Matra e la tedesca LFK nel 1983.
Dopo il ritiro della Germania 1988, nel 1991 la Francia continua con il programma presentando due versioni SCALP-EG (anche navale).
SCALP-EG e Storm Shadow sono praticamente identici, differiscono dal missile Apache in particolare per una specifica tecnica: SCALP EG/Storm Shadow è guidato da un triplo sistema di navigazione, che utilizza navigazione inerziale, GPS e navigazione di riferimento del terreno. Questi sistemi di navigazione avanzati, combinati con un cercatore a infrarossi per immagini e algoritmi di riconoscimento automatico del bersaglio, consentono al missile di colpire efficacemente il punto di impatto mirato anche in condizioni difficili; APACHE è guidato da un sistema di navigazione inerziale e da un radar attivo. Sebbene il missile voli a un'altitudine di 150 m, scende a 50 m durante la fase terminale per eludere i sistemi di difesa nemici.
Nel 1996, con la fusione della francese Matra Défense e la britannica BAe Dynamics, nasce Matra BAe Dynamics, struttura controllata dalla francese Aérospatiale Matra e dalla British aerospace. Nel frattempo la Germania prosegue con il progetto Taurus KEPD 350, un sistema in parte paragonabile allo Storm Shadow: dotato di Gps satellitare, utilizza quattro sistemi di navigazione indipendenti per mantenere la rotta e grazie alla navigazione riferita al terreno, Taurus scansiona il campo e confronta le immagini con i dati precedentemente memorizzati. Sfruttando i sensori di immagine, può utilizzare ponti, fiumi o incroci per orientarsi e determinare la propria posizione misurando costantemente il proprio movimento. Inoltre grazie alla tecnologia stealth può eludere il rilevamento della maggior parte dei radar.
Nel 1997 il Regno Unito incarica Matra BAe Dynamics di costruire i missili Storm Shadow a lungo raggio per armare i velivoli della RAF. I primi voli di prova saranno effettuati nel 2003 negli Stati Uniti. Sempre nel 1997 firma un Memorandum d'intesa con la Francia per definire lo scambio di informazioni e per garantire i massimi benefici operativi e di costo. [1]
Nel 1999 un nuovo MOU trilaterale estenderà questi accordi di cooperazione all'Italia.
Infatti nel 1999 i governi di Italia, Francia e Gran Bretagna siglano un Memorandum of understanding (Mou) in cui si conferma un ordine di 200 missili aria-terra a lungo raggio Storm Shadow a Matra BAe Dynamics (UK), comprendente un ampio programma di collaborazione per la produzione e lo sviluppo operativo dei missili aria-terra e dei sistemi connessi. Quattro missili saranno testati nel 2006 dall'Italia in Sud Africa. Uno dei principali punti dell’accordo riguarda la creazione di una partnership fra Matra Bae Dynamics e l'italiana Alenia Marconi systems (MBDA), per inserire l'azienda italiana fra i partner principali del programma, non solo per quanto riguarda i missili destinati alle aeronautiche dei tre paesi (Francia e Gran Bretagna avevano già acquistato i missili nel 1997), ma anche per produzioni destinate all'esportazione. Il costo totale del programma Storm Shadow italiano è stato finanziato dal governo italiano. [2]
Dopo ulteriori fusioni, per volontà europea, nel 2001 si crea il consorzio europeo costruttore di missili MBDA formato da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%), Leonardo (25%). [3]
Nel 2002, il Ministero della Difesa francese incarica MBDA di sviluppare una variante dello SCALP EG in grado di essere lanciato da sottomarini e navi, poi testata sott'acqua nel 2010.
27 missili Storm Shadow saranno lanciati in Iraq tra marzo e aprile 2003.
Nel 2011, le forze francesi, italiane e britanniche hanno lanciato missili SCALP EG/Storm Shadow contro obiettivi in Libia. Si è scritto che la Francia abbia lanciato 15 di questi missili e il Regno Unito 60, mentre si parla di un paio di dozzine imbarcati sui Tornado italiani. [4]
Nel 2014 l’italiana Finmeccanica-Alenia Aermacchi comunica il completamento, avvenuto con successo, della prima fase di test per l'integrazione del missile a lungo raggio Storm Shadow sull'Eurofighter Typhoon italiani. Nel 2015, presso gli stabilimenti di Alenia Aermacchi e di BAE Systems, sono continuati i test a terra e in volo con rilascio del missile per provare la compatibilità elettro magnetica e per valutare la traiettoria del missile in quella fase. [5]
Nel 2017 il ministro inglese per gli appalti della difesa, insieme al suo omologo francese, annuncia un contratto da 146 milioni di sterline con MBDA per rigenerare il missile nel ricondizionamento a del motore turbogetto, aggiornare il sistema di navigazione e per sostituzione elementi quali cavi e guarnizioni. Pasquale di Bartolomeo, managing director di MBDA Italia, nel 2018 ha sottolineato il ruolo dello stabilimento di Fusaro in Campania nella realizzazione dei seeker a radio frequenza (sensori a radiofrequenza in dotazione anche allo Storm Shadow) e la partecipazione alla realizzazione di seeker dotati di antenna AESA. [6]
Nel marzo 2021, il ministero della difesa inglese conferma il primo lancio operativo di uno Storm Shadow da un Typhoon della RAF contro obiettivi in Iraq. Nel 2023 la CNN diffonde la notizia che il Regno Unito ha consegnato all'Ucraina numerosi missili da crociera "Storm Shadow" che permettono una capacità di attacco a lungo raggio in vista di una controffensiva contro le forze russe, anche se il governo ucraino ha rassicurato che non sarebbero stati utilizzati all'interno della Russia. L’Ucraina è diventata così la decima nazione ad aver adottato il missile SCALP/Storm Shadow dopo Francia, UK, Italia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Arabia Saudita, Qatar e India. [7]
Stando alle dichiarazioni del ministro della Difesa britannico Grant Shapps, pubblicate su The Times e riprese da UNN nell’aprile 2024, Storm Shadow/Scalp sarebbero stati inviati in Ucraina con l’appoggio del governo Meloni: “Credo che Storm Shadow sia un'arma straordinaria. Il Regno Unito, la Francia e l'Italia stanno schierando queste armi per usarle in particolare in Crimea. Quest'arma ha un impatto molto significativo”. [8]
Il 13 settembre il primo ministro inglese Keir Starmer ha incontrato alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per chiedere un allentamento delle restrizioni sui missili Storm Shadow, che consentirebbe all’Ucraina di colpire obiettivi fino a 155 miglia all’interno della Russia. La risposta di Biden è stata di non potere accettare l’utilizzo da parte dell’Ucraina di missili Storm Shadow per bombardare obiettivi in Russia perché equivale a un’entrata in guerra della Nato contro Mosca. Poichè è fondamentale l'uso dei sistemi di guida statunitensi per colpire obiettivi russi con armi a lungo raggio, per ora non è stata presa una decisione definitiva. Tuttavia secondo la stampa britannica Biden è disposto a consentire all'Ucraina di schierare missili britannici e francesi utilizzando la tecnologia statunitense, ma non i missili statunitensi per paura di una guerra nucleare. [9]
Il quotidiano Guardian ha pubblicato il 13 settembre un articolo approfondito su cosa sono e perché sono importanti per l'Ucraina i missili Storm Shadow specificando che “sono stati sviluppati in una collaborazione anglo-francese e realizzati da una joint venture che coinvolge anche l'Italia, utilizzando componenti forniti dagli Stati Uniti e il sistema GPS. Di conseguenza, tutti e quattro i paesi dovrebbero firmare qualsiasi modifica alle condizioni collegate al loro utilizzo, anche se non sono loro stessi i fornitori diretti”. Passaggio ripreso dal Messaggero [10] ma articolato più in profondità da PeaceLink in occasione dell’arrivo del premier britannico Starmer a Roma per discutere, con l’omologa Meloni, la possibilità di lanciare sulla Russia i missili Storm Shadow.
PeaceLink insieme a Pax Christi ha inviato al governo una PEC (Posta elettronica certificata) in cui si esprimeva “forte preoccupazione in merito alla possibile autorizzazione all'uso dei missili Storm Shadow contro il territorio russo, lanciati dall'Ucraina”. [11]
La risposta del premier italiano è stata, come al solito, in linea con quanto deciso dagli Stati Uniti di Biden: “Per quello che riguarda il tema dell'autorizzazione ai missili di lungo raggio chiaramente queste sono decisioni che prendono le singole nazioni, i singoli Paesi che forniscono questi armamenti, anche tenendo in considerazione quelle che sono le loro legislazioni di riferimento, la loro costituzione”. Non entra nel merito del coinvolgimento dell’Italia con Leonardo come invece ha fatto l’amministratore delegato di MBDA ITALIA, Giovanni Soccodato, presentando in una audizione parlamentare a fine 2023, un documento in cui si fa un riferimento esplicito ai missili Storm Shadow/Scalp. In quel documento si riportano i dati che dimostrano come la crisi russo–ucraina abbia non solo fatto registrare ricavi per 4,5 miliardi di euro e un nuovo record di ordini per 9,9 miliardi di euro, con un portafoglio pieno di commesse per 28 miliardi di euro, ma aperto nuovi scenari: “La richiesta di difesa e sicurezza è cresciuta notevolmente a livello globale a seguito dell’invasione Russa in Ucraina” per cui è necessario il “Ripianamento delle scorte nazionali e un adeguamento delle capacità produttive”. Fra gli attuali e futuri sette programmi europei di cooperazione compare, appunto, il missile Storm Shadow/Scalp. [12]
Considerando che sia Biden sia Starmer hanno solo rinviato l’autorizzazione richiesta dall'Ucraina di lanciare i missili Storm Shadow verso la Russia, risulta sempre più urgente, in questo delicato periodo storico, contrastare con fermezza e chiarezza tutti i responsabili delle crisi economiche e sociali che, come le guerre alimentate da un vortice inesauribile di armi, non finiscono mai.
Giovedì, 19 settembre alle ore 12:00, presso il Parlamento europeo ci sarà la votazione della risoluzione per esortare i Paesi dell'UE a continuare a fornire sostegno militare e finanziario a Kiev
https://www.europarl.europa.eu/news/it/agenda/briefing/2024-09-16/2/ucraina-il-parlamento-dovrebbe-chiedere-piu-fondi-e-armi-per-sostenere-il-paese
NOTE
[1] https://www.thinkdefence.co.uk/2022/11/storm-shadow/
https://www.mbda-systems.com/product/storm-shadow-scalp/
https://it.wikipedia.org/wiki/Apache_(missile)
https://www.wired.it/article/taurus-missili-germania-ucraina/
[2] https://www.italiaoggi.it/archivio/matra-vende-missili-all-italia-61866
[3] https://www.mbda-systems.com/
[4] https://www.analisidifesa.it/2017/02/londra-e-parigi-aggiornano-i-missili-storm-shadowscalp-eg-e-litalia/
[5] https://www.leonardo.com/it/news-and-stories-detail/-/detail/success-for-italian-eurofighter-storm-shadow-trials
[6] https://formiche.net/2019/03/risultati-e-investimenti-futuri-tutti-i-numeri-di-mbda/#content
https://electronics.leonardo.com/documents/16277707/18406170/Precision+Guidance+Seekers+LQ+%28mm08598%29.pdf?t=1548751944116
[7] https://edition.cnn.com/2023/05/11/politics/uk-storm-shadow-cruise-missiles-ukraine/index.html
[8] https://unn.ua/en/news/italy-has-joined-the-supply-of-storm-shadow-missiles-to-ukraine-british-defense-minister
[9] https://www.agi.it/estero/news/2024-09-14/ucraina-usa-e-gran-bretagna-rinnovano-sostegno-ma-rinviano-decisione-missili-27834136/
[10] https://www.ilmessaggero.it/mondo/missili_lungo_raggio_contro_russia_autorizzazione_ucraina-8353710.html
[11] https://www.peacelink.it/disarmo/i/110.html
[12] https://documenti.camera.it/leg19/documentiAcquisiti/COM04/Audizioni/leg19.com04.Audizioni.Memoria.PUBBLICO.ideGes.21173.16-10-2023-12-50-45.217.pdf
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