Allarme escalation nucleare: fermiamo la corsa verso il baratro
L'odierno annuncio del presidente Vladimir Putin, che ha dichiarato che la Russia "prenderà in considerazione" l'uso di armi nucleari in risposta a un attacco aereo massiccio, segna un preoccupante passo verso una nuova fase di escalation. La minaccia nucleare non è più un'ombra remota, ma un pericolo sempre più concreto in uno scenario internazionale in cui le tensioni sono già all'apice. La revisione della dottrina nucleare russa prevede l'uso di queste armi in caso di minacce esistenziali, ma ora si estende anche a potenziali attacchi con armi aeree o spaziali oltre i confini russi.
Siamo di fronte a un rischio immenso che coinvolge non solo la Russia e i suoi avversari diretti, ma tutto il pianeta. Un singolo errore di calcolo, un'escalation incontrollata o una percezione errata possono scatenare una catastrofe globale. Non si tratta più di una semplice retorica di deterrenza: le armi nucleari tornano prepotentemente al centro del dibattito, e la loro minaccia potrebbe diventare realtà in qualsiasi momento.
Questa nuova fase dell’escalation rappresenta una sfida cruciale per la comunità internazionale. Se continuiamo a ignorare i segnali d’allarme, potremmo trovarci di fronte a conseguenze irreversibili. Le dichiarazioni di Putin sono una risposta diretta all’aumento delle forniture di armi all’Ucraina e alle nuove proposte di revocare le restrizioni all’uso di sistemi d’arma occidentali contro obiettivi militari sul suolo russo, come sollecitato da alcune parti del Parlamento europeo. Questa spirale di violenza e provocazioni rischia di portarci sull’orlo di una guerra totale.
È giunto il momento di fermare questa corsa verso il baratro. La politica di deterrenza nucleare non garantisce la sicurezza, ma ci espone a un pericolo costante. Ogni giorno che passa senza un serio impegno diplomatico ci avvicina di un passo alla catastrofe. L'umanità non può permettersi di rischiare la distruzione totale.
Occorre una mobilitazione globale per fermare l'escalation e avviare un processo di disarmo nucleare. È necessario che i governi, i cittadini e le organizzazioni internazionali alzino la voce e chiedano un dialogo immediato tra le parti coinvolte. La sicurezza collettiva non può essere costruita sulle minacce nucleari, ma solo sulla pace e sulla diplomazia.
La guerra non è mai la soluzione. Solo una presa di coscienza globale e un impegno collettivo per la pace possono salvarci da un futuro segnato dalla devastazione nucleare.
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
a.marescotti@peacelink.org
Mosca "prenderà in considerazione" l'impiego di armi nucleari a scopo di difesa nel caso abbia "informazioni attendibili su un lancio massiccio di armi aeree e spaziali che oltrepassino il confine di Stato" russo. (ANSA)
https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2024/09/25/putin-risposta-nucleare-in-caso-di-un-attacco-aereo-massiccio_1900a305-8ce0-4ead-adba-ba15a381a5bd.html
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