Streets for Kids: meno traffico intorno alle scuole, più salute per bambini e bambine
A sostegno di questa proposta arriva ora una solida evidenza scientifica: secondo uno studio realizzato dall’Università degli Studi di Milano insieme al Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario del Lazio, con l’istituzione di strade scolastiche si potrebbe ottenere un miglioramento della qualità dell’aria fino al 20% in alcune aree urbane.
La ricerca, pubblicata su Environmental Research, si basa sui dati raccolti durante la campagna “NO2, No Grazie!” lanciata nel 2023 dall’associazione Cittadini per l’aria. Oltre 2.000 scuole di Milano e Roma sono state monitorate grazie alla partecipazione di migliaia di persone, che hanno installato sensori per misurare le concentrazioni di biossido di azoto (NO₂), uno dei principali inquinanti legati al traffico automobilistico.
I risultati sono preoccupanti, ma offrono anche un chiaro margine di miglioramento. A Milano, il livello medio di NO₂ vicino alle scuole era di 44,4 μg/m³, con punte molto superiori ai limiti suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. A Roma la media era di 38,7 μg/m³. Federica Nobile, statistica del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, spiega: “A partire da misure osservate abbiamo sviluppato modelli basati su intelligenza artificiale: il traffico risulta essere la principale variabile responsabile delle concentrazioni di NO₂”. Un risultato che conferma quanto già noto e rafforza la necessità di interventi mirati. Luca Boniardi, ricercatore dell’Università Statale di Milano e coautore dello studio, aggiunge: “Il messaggio è chiaro: interventi locali di riduzione del traffico migliorano la qualità dell’aria, con benefici concreti soprattutto per i più vulnerabili, come i bambini”.
Oltre al dato scientifico, c'è l’urgenza normativa: la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria (AAQD) fissa per l’NO2 entro il 2030 un limite massimo di 20 μg/m³ come media annuale per il biossido di azoto, mentre l’OMS aggiunge anche un limite giornaliero di 25 μg/m³. Le città italiane sono oggi ben lontane da questi obiettivi.
“L’inquinamento atmosferico ha effetti diretti sulla salute dei più piccoli, soprattutto sul sistema respiratorio e sullo sviluppo cerebrale e cognitivo”, sottolinea Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria. “Le strade scolastiche sono una risposta semplice ed efficace: limitano il traffico, creano spazi sicuri, incentivano l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. E soprattutto mettono al centro la salute dei bambini e la vivibilità delle nostre città”.
In un momento storico in cui si parla spesso di transizione ecologica e sostenibilità, partire dalle scuole può essere il modo più concreto per ridisegnare le nostre città. E soprattutto, per proteggere chi è più fragile.
Allegati
Strade scolastiche
Ufficio stampa Università Statale di Milano299 Kb - Formato pdfIstituire Strade Scolastiche intorno alle scuole farebbe diminuire l’inquinamento fino al 20%
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