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Il nucleare che i francesi e gli europei non vogliono

Ricordiamo Sèbastien Briat

9 novembre 2007
NOSCORIE TRISAIA

SEBASTIEN BRIAT UNA VITA SPEZZATA DALLE SCORIE NUCLEARI

Ricordiamo a distanza di tre anni la morte del militante antinucleare francese Sèbastien Briat. IL giovane francese di appena 22 anni morì nel corso di una manifestazione pacifica il 7 novembre 2004 nel tentativo di bloccare un treno carico di scorie nucleari.Il giovane morì sui binari della ferrovia in quanto il locomotore gli tranciò le gambe. IL carico di scorie partito dalla Germania doveva raggiungere la Francia per essere riprocessato. Il giovane Sèbastien poteva essere uno di quei tanti giovani che nel novembre del 2003 bloccarono le strade lucane per evitare che la propria terra diventasse la pattumiera nucleare d’Italia.
La figura del giovane Sèbastien Briat ci deve ricordare nel momento in cui le superpotenze hanno riaperto la corsa agli armamenti nucleari che ci avviamo verso un olocausto nucleare legato alle manie di grandezza e alle paure dei potenti. Chi costruisce armamenti nucleari commette già un crimine contro l’umanità ,perché minaccia la vita e l’esistenza sulla terra.Il nucleare purtroppo è sempre militare .
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Come movimento antinucleare lucano abbiamo chiesto da circa due anni al Comune di Rotondella di ricordare il giovane francese con l’intitolazione della piazza antistante il centro nucleare della Trisaia. Ricorderemo la memoria del giovane francese l’11 novembre 2007 davanti al piazzale antistante il centro nucleare Enea Sogin della Trisaia.
alle ore 11,30

SEBASTIEN E IL NUCLEARE DEI FRANCESI

Il ricordo di una giovane vita spezzata deve far riflettere chi in Italia prende ad esempio la nazione d’oltralpe come motivo per un ritorno al nucleare. I Francesi rimproverano ai loro governanti come negli anni settanta la Francia ha scelto il nucleare ,senza che gli stessi Francesi fossero informati.Ad oggi sono ben 865 le associazioni riunite in “sortir du nucleaire” che chiedono al governo francese di uscire dal nucleare e di utilizzare le fonti alternative. Nel 2007 inoltre in cinque città francesi in contemporanea si sono svolte imponenti manifestazioni di piazza contro il reattore Epr e il rilancio del nucleare di quarta generazione.Il 20 ottobre c’e’ stata un’altra manifestazione a Ernèe. La filiera nucleare civile è sostenuta pesantemente da quella militare pagata dal governo Francese. Mentre per le pericolose scorie nucleari neanche in Francia hanno trovato una soluzione. Nella città di Bure nella Francia Meridionale, in una regione argillosa, quando si voleva realizzare il sito unico nazionale di scorie i cittadini sono scesi in piazza in 40.000 per bloccare il progetto. Nel frattempo si producono scorie e si ammassano in depositi temporanei di superficie, Greenpeace invece denuncia che in Normandia vicino LE Hagle (impianti di riprocessamento) la falda acquifera utilizzata dagli allevamenti francesi risulta avere livelli di inquinamento radioattivo di 5 volte superiore alla norma.( http://unimondo.oneworld.net/article/view/133367/1/2243).Il costo basso del Kilowattora del nucleare rimane quindi mera illusione in confronto ai danni che dovranno sopportare le future generazioni per mantenere e gestire le scorie nucleari lasciate in eredità dai loro padri.

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