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Goletta Verde, tappa nel Mar Piccolo dopo uno spettacolare ingresso sotto il ponte girevole

Esaudito il desiderio dei tarantini in attesa della Goletta che puntuale ha infilato il canale navigabile
13 luglio 2013

una possibile traversata della goletta verde verso il canale navigabile di taranto

Un titolo che speravamo di scrivere e che speriamo di riproporre forse nei prossimi anni. Qualche giorno fa avevamo commentato con un pizzico di rammarico il calendario della Goletta Verde di Legambiente che nelle sue tappe non elenca quella di Taranto. Da Otranto un bel salto verso Crotone, e Taranto rimane all'orizzonte.

http://www.peacelink.it/ecologia/a/38700.html

Nonostante la tappa mancata e la delusione dei tarantini, come già preannunciato da Legambiente, la Goletta ha comunque fatto diversi rilievi nei mari pugliesi, alcuni dei quali nelle acque della provincia di Taranto.

Dal sito di legambientetaranto leggiamo:

"Goletta Verde presenta i risultati del monitoraggio in Puglia: Fuorilegge 17 campionamenti su 30, nelle province di Bari e Brindisi nessuna analisi è risultata positiva
Legambiente: Situazione non più tollerabile, si intervenga subito per colmare il deficit di depurazione, garantire sicurezza ai cittadini e salvaguardare le splendide risorse naturali di questa regione"

Meglio per la provincia di Taranto dove, sempre sullo stesso sito, leggiamo:

"Sette anche i campionamenti effettuati in provincia di Taranto, due dei quali hanno presentato inquinanti oltre i limiti. Si tratta del prelievo effettuato nei pressi della Foce del fiume Lato, in località Romanazzi del comune di Palagiano (giudicato inquinato) e nei pressi del tubo di scarico del depuratore in località Marina di Pulsano (fortemente inquinato). Sempre nel comune di Palagiano, invece, è risultato nella norma il prelievo effettuato nei pressi della foce del fiume Lenne. Così come nella norma sono risultati gli altri prelievi nel capoluogo Taranto (Lido Bruno) e in provincia: a Massafra (località Patemisco nei pressi della Foce Fiume Patemisco); a Pulsano (località La Fontana nei pressi della Foce Canale Trigna) e a Manduria (località Specchiarica, nei pressi della spiaggia a metà strada tra Torre Colimena e San Pietro in Bevagna)."

Interessante la "riabilitazione" di Lido Bruno dove un’ordinanza sindacale impone da Giugno il divieto di balneazione a seguito dello sversamento in mare di liquami non depurati provenienti dalle condotte del depuratore Gennarini. Nello stesso mese di Giugno, così come si può verificare sul sito di Arpa Puglia, i controlli nelle acque di Lido Bruno erano risultati nella norma, l'ordinanza rimarrebbe in vigore sino a nuovi controlli da parte di Arpa Puglia, naturalmente con esiti positivi e quindi con dati entro i parametri di legge.

Anche se Bari e Brindisi presentano le difficoltà maggiori neanche le acque leccesi se la passano bene. Sul sito d Legambiente si legge:

"In provincia di Lecce, infine, dei sei campionamenti solo la metà presentava una carica batterica entro i limiti. Fortemente inquinati i prelievi effettuati nei pressi dell'insenatura di Torre Riccio, in località Canal del Rio, nel comune di Corsano, e nei pressi della foce dello scarico del depuratore a Porto Gaio di Gallipoli. Valori leggermente al di sotto dei precedenti, ma ugualmente sopra la soglia stabilita dalla legge, anche quelli riscontrati nel campione prelevato nei pressi della foce del canale di scarico sulla spiaggia di Marina di Leuca a Castrigliano del Capo (giudicato "inquinato"). Entro i limiti, invece, gli altri tre prelievi: a Otranto (località Laghi Alimini nei pressi della foce dee canale tra Lago Alimini Grande e il mare) a San Cataldo (località Vernole, nei pressi del canale di scarico) e a Porto Cesareo (località Torre Lapillo, nei pressi della foce canale di scarico)".

E' davvero curioso scoprire ciò che accade visitando la cartina interattiva dove vengono posizionati i punti in cui la Goletta Verde ha fatto i rilevamenti. La cartina è raggiungibile a questo link http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/goletta-verde-2013-analisi

il rilievo di pulsano, taranto

La cartina ci illustra i punti risultati a norma, inquinati e fortemente inquinati, rispettivamente con un segnaposto blu, giallo e rosso. Cliccando sul segnaposto, il punto in cui precisamente Goletta Verde ha effettuato il rilievo, si apre una piccola fnestra che descrive luogo e data del rilievo, in più, a seconda dell'esito e sempre nella stessa finestra, la dicitura ENTRO I LIMITI DI LEGGE, INQUINATI, FORTEMENTE INQUINATI.

il rilievo a corsano, lecce

Ma qui arriva il bello e non si capisce per quale motivo sui segnaposti della provincia di Lecce ce ne sono di gialli e rossi senza la dicitura INQUINATI e FORTEMENTE INQUINATI e a dire il vero accade la stessa cosa solo per il rilievo a Monopoli, sarà che in posti con forte afflusso di turismo suona male scrivere INQUINATI e FORTEMENTE INQUINATI? Percheperchè in alcuni punti come ad esempio nei rilievi di Pulsano, San Pietro Vernotico, Ostuni, Palagiano si legge INQUINATI e FORTEMENTE INQUINATI e sui rilievi della provincia di Lecce ed in quello di Monopoli no?

Rivolgiamo la domanda direttamente a chi gestisce il sito di Goletta Verde mentre invitiamo tutta l'organizzazione a pensare un attracco anche a Taranto per i prossimi anni, e magari chissà con una spettacolare entrata traversata per il canale navigabile rievocando le inegualiabili gesta di Agostino Straulino. 

Note: articolo originale sui rilievi di goletta verde in puglia

http://www.legambientetaranto.it/index.php/consumi-sostenibili/item/220-goletta-verde-ha-monitorato-il-mare-di-puglia-in-provincia-di-taranto-inquinanti-oltre-i-limiti-per-due-campionamenti-su-sette.html#.UeKBv42SJrM
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