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Ilva, aiuti di stato, la prima denuncia in Commissione Ue quella di Peacelink

Una indagine formale nei confronti dell'Italia per verificare gli interventi previsti dalla legge 'Salva-Ilva'
17 dicembre 2015
Antonia Battaglia

Antonia Battaglia, Alessandro Marescotti e Luciano Manna in Commissione Europea

Era l'agosto del 2014 quando Peacelink effettuava la prima denuncia presso la Commissione Europea in merito agli aiuti di stato.


Da allora, il nostro lavoro è continuato affinché, tra la Commissione Concorrenza e la Commissione Ambiente, si realizzasse, con dati alla mano, che l'Ilva continuava ad inquinare e che i soldi " prestati "
dalle banche non andavano a risolvere le criticità ambientali gravi ma a rimpolpare le magre casse di uno stabilimento in quasi fallimento.

Abbiamo continuato a lavorare con il Gabinetto del Commissario Vestager, affinché giustizia fosse fatta e i soldi pubblici non fossero utilizzati per tenere artificialmente in vita una fabbrica che semina malattia (e di conseguenza morte).

Perché non si è messo a norma come promesso dieci, venti, cento volte? Noi a Taranto non vogliamo più pagare il prezzo di una produzione di acciaio ottocentesca.
Ecco i risultati del nostro lavoro. Riportiamo di seguito la nota ANSA

 

(ANSA) - BRUXELLES, 17 DIC - La Commissione Ue si appresta, salvo colpi di scena, ad aprire un'indagine formale nei confronti dell'Italia per verificare se gli interventi previsti dalla legge 'Salva-Ilva' sono in contrasto che le norme Ue che vietano gli aiuti di Stato. Inoltre, apprende l'Ansa da fonti
Ue, Bruxelles nutre dubbi anche sugli 800 milioni che verrebbero stanziati con la Stabilità 2016.(ANSA).

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