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Il libro nero dei verdi

Nel libro nero dei Verdi, 5 anni di malaffari della giunta Storace.
20 dicembre 2004
Alessio Mannucci ((hugofolk@ecplanet.com))

Francesco Storace Il capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, Angelo Bonelli, ha presentato un dossier in cui sono raccolti i provvedimenti decisi dalla giunta Storace in tema di politica ambientale. Il documento raccoglie quelli che Bonelli ha definito, dalla sala conferenze del Consiglio regionale di viaPoli, senza mezzi termini, i numeri dello scempio:

18.000 ettari di territorio sottratti ai parchi e alle riserve naturali
del Lazio; 10.000 metri cubi abusivi condonabili con la sanatoria Storace;
2.856.000 euro per la realizzazione del „corridoio tirrenico meridionale,
130 chilometri di asfalto che collegheranno Fiumicino - Formia. Un
progetto questo - spiega Bonelli - che oltre a tranciare di netto due
riserve naturali si sostituisce a un piano di messa in sicurezza della più
pericolosa statale Pontina.

Nel libro nero trova ampio spazio anche la denuncia dei Verdi nei
confronti della centrale di Torre Valdiga nord: dopo essere stato per anni
una centrale elettrica, con il via libera della giunta regionale, lo
stabilimento verrà trasformato in una fabbrica che brucerà quattro milioni
di tonnellate di carbone. In quella zona - spiega il capogruppo dei Verdi
- le conseguenze sulla popolazione saranno devastanti. Dopo che lo studio condotto dall'Osservatorio epidemiologico di Roma e del Lazio, tra il 1993 e il 1998, ha evidenziato che nell'area di Civitavecchia si è registrato un aumento di mortalità per tumori e leucemie.

Ma il dossier non si ferma qui. Bonelli sottolinea le quattro proroghe
approvate dalla giunta Storace grazie alle quali sono state realizzate
ville per un milione di metri cubi di cemento consumando il territorio
agricolo al ritmo di 2,1 ettari al giorno. I Verdi hanno definito
condono Berlusconi-Storace la legge approvata dalla Regione sulla
sanatoria edilizia fino ad un massimo di 450 metri cubi.

Tiene banco anche l'elettrosmog: Nel Lazio - prosegue Bonelli - non è
ancora stata approvata una legge regionale specifica a tutela
dell'inquinamento elettromagnetico da bassa e da alta frequenza. L'accusa degli ambientalisti pone l'accento anche sull'emergenza rifiuti: la giunta, secondo i Verdi, ha approvato il piano di smaltimento che di fatto assume il limite del 35% di raccolta differenziata fino al 2015 come
percentuale massima.

La Regione Lazio finisce nel mirino anche in materia di risorse idriche:
il 19 ottobre del 2000 la giunta ha a approvato una sanatoria per circa
180 mila pozzi di acqua. Secondo il dossier dei Verdi sarebbero stati
dispersi 200 milioni metri cubi di acqua.

Dice Bonelli riguardo al Parco di Veio: Qui, l'area del monte Gentile,
era stato acquistata da un privato che dopo circa un anno l'ha rivenduta
ad una società immobiliare lombarda. In quella zona non si poteva
raccogliere neanche la cicoria. Ma dal 2 agosto 2002 la giunta Storace ha
deciso di non sottoporre più l'area riservata alla tutela. Più volte -
conclude Bonelli - abbiamo presentato questi fatti al presidente Storace e
alla sua giunta. Ma la sua risposta non è mai arrivata.

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