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    “Lanciamo l'allarme per il 20 maggio, data della nuova udienza per Julian Assange.” Così ha postato su Instagram sua moglie, chiedendo ai suoi sostenitori nel mondo di raggiungerla davanti all’Alta Corte britannica a Londra la mattina del 20 oppure di manifestare ognuno nella propria città.
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Forum: Libri

15 aprile 2007

Se si può, si deve?

In questa pièce teatrale, Roald Hoffmann riflette sulle responsabilità sociali di scienziati e artisti. Friedrich Wertheim, chimico di origine tedesca, si toglie la vita dopo aver scoperto che un gruppo di terroristi ha utilizzato una neurotossina di sua invenzione per commettere un genocidio. Le circostanze e le ragioni della sua morte sconvolgono profondamente la vita di tre persone a lui vicine: sua figlia Katie, anche lei una scienziata, ma con idee molto diverse sulle proprie responsabilità; il suo partner, Stefan, un artista concettuale e la seconda (ed ex) moglie Julia.
In 26 scene, rapide e frammentate, i tre personaggi s’interrogano sulle ragioni del suicidio, scoprendo scenari inaspettati. Divisi dai ricordi e da un passato segnato dalla morte, i tre cercheranno di resistere alle trasformazioni che l’evento porta con sé, finendo col modificare i rapporti reciproci.

Roald Hoffmann, chimico statunitense di origine polacca, ha studiato alla Columbia University e a Harvard. Nel 1962 ha sviluppato insieme a Robert Woodward le regole che spiegano alcuni meccanismi di reazione, per le quali ha ricevuto il Premio Nobel nel 1981. Attualmente insegna alla Cornell University di New York, dove si interessa di proprietà e comportamenti di sostanze organiche e inorganiche e dei materiali. Da sempre impegnato nella divulgazione scientifica, è anche autore di numerose opere di poesia e di teatro.
Autore: curzio

In questa pièce teatrale, Roald Hoffmann riflette sulle responsabilità sociali di scienziati e artisti. Friedrich Wertheim, chimico di origine tedesca, si toglie la vita dopo aver scoperto che un gruppo di terroristi ha utilizzato una neurotossina di sua invenzione per commettere un genocidio. Le circostanze e le ragioni della sua morte sconvolgono profondamente la vita di tre persone a lui vicine: sua figlia Katie, anche lei una scienziata, ma con idee molto diverse sulle proprie responsabilità; il suo partner, Stefan, un artista concettuale e la seconda (ed ex) moglie Julia.
In 26 scene, rapide e frammentate, i tre personaggi s’interrogano sulle ragioni del suicidio, scoprendo scenari inaspettati. Divisi dai ricordi e da un passato segnato dalla morte, i tre cercheranno di resistere alle trasformazioni che l’evento porta con sé, finendo col modificare i rapporti reciproci.

Roald Hoffmann, chimico statunitense di origine polacca, ha studiato alla Columbia University e a Harvard. Nel 1962 ha sviluppato insieme a Robert Woodward le regole che spiegano alcuni meccanismi di reazione, per le quali ha ricevuto il Premio Nobel nel 1981. Attualmente insegna alla Cornell University di New York, dove si interessa di proprietà e comportamenti di sostanze organiche e inorganiche e dei materiali. Da sempre impegnato nella divulgazione scientifica, è anche autore di numerose opere di poesia e di teatro.

Di Renzo Editore
Pagine: 72 - Prezzo: € 10.00
ISBN: 8883231791 - Anno di pubblicazione: 2007

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    14 maggio 2024 - Redazione PeaceLink
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    E' un piano da 10 mila miliardi di dollari. La cifra è incredibilmente alta ma è frutto di stime attendibili di esperti. Tale piano di riarmo minaccia di prosciugare le casse delle nazioni del G7 e di ipotecare il futuro delle nostre società.
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