Cultura

Dal sito

  • Editoriale
    I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa

    I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila

    Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
    19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Latina
    Sarà ballottaggio a destra, il prossimo 19 ottobre, tra il sorprendente Rodrigo Paz e Jorge Quiroga

    Bolivia: il disastro

    Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
    19 agosto 2025 - David Lifodi
  • Pace

    Incontro Trump-Putin, commenti di persone comuni a Kiev

    Con l’incontro tra Trump e Putin in Alaska si delinea una nuova Pace Imperiale.
    18 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella
  • Palestina
    Dialogo con una ragazza palestinese

    "Ogni minuto potrebbe essere l’ultimo"

    Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
    18 agosto 2025 - Gianni Svaldi
  • Latina
    Humberto rappresenta la memoria viva del popolo mapuche che ha resistito a secoli di colonialismo

    Humberto Millaguir, vita di un mapuche in resistenza

    Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
    17 agosto 2025 - David Lifodi

Forum: Musica

28 ottobre 2003

Khorakhanè (a forza d'essere vento)

Una delle ultime canzoni di Fabrizio DeAndrè.
Autore: Federico Razzoli

Khorakhanè (a forza d'essere vento) si trova su "Anime Salve", l'ultimo album di Fabrizio DeAndrè, scritto a quattro mani con Fossati.

Khorakhanè è il nome di una tribù zingara di origine serbo-montenegrina. L'amore infinito che DeAndrè riversava su chiunque possa essere definito un "avanzo" della società civile (ladri, assassini, prostitute, travestiti, drogati, pazzi, condannati a morte...) non poteva non toccare anche i nomadi. Quelli che ai semafori offendono il nostro senso della decenza, avvicinandosi con piedi e mani neri perchè non lavati da giorni, per chiederci una parte della loro paga giornaliera. Ma "se questo vuol dire rubare", "lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio". E Fabrizio, in Dio, non ci credeva.

Khorakhanè
(a forza d'essere vento)

Il cuore rallenta la testa cammina
in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento
a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi
ogni nome il sigillo di un lasciapassare
per un guado una terra una nuvola un canto
un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue
per la stessa ragione del viaggio viaggiare
Il cuore rallenta e la testa cammina
in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano
come un rame a imbrunire su un muro
saper leggere il libro del mondo
con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano
i segreti che fanno paura
finchè un uomo ti incontra e non si riconosce
e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario
Yugoslavia Polonia Ungheria
i soldati prendevano tutti
e tutti buttavano via

e poi Mirka a San Giorgio di maggio
tra le fiamme dei fiori a ridere a bere
e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi
e dagli occhi cadere

ora alzatevi spose bambine
che è venuto il tempo di andare
con le vene celesti dei polsi
anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare
questo filo di pane tra miseria e sfortuna
allo specchio di questa kampina
ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca
il punto di vista di Dio

Cvava sero po tute
i kerava
jek sano ot mori
i taha jek jak kon kasta
Poserò la testa sulla tua spalla
e farò
un sogno di mare
e domani un fuoco di legna

vasu ti baro nebo
avi ker
kon ovla so mutavia
kon ovla
perché l'aria azzurra
diventi casa
chi sarà a raccontare
chi sarà
ovla kon ascovi
me gava palan ladi
me gava
palan bura ot croiuti
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò
questa corrente di ali

Prossimi appuntamenti

Dal sito

  • Editoriale
    I numeri lanciati a casaccio sono indice di una trattativa fumosa

    I lavoratori dell'ILVA di Taranto sono ottomila e non diciottomila

    Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
    19 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • Latina
    Sarà ballottaggio a destra, il prossimo 19 ottobre, tra il sorprendente Rodrigo Paz e Jorge Quiroga

    Bolivia: il disastro

    Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
    19 agosto 2025 - David Lifodi
  • Pace

    Incontro Trump-Putin, commenti di persone comuni a Kiev

    Con l’incontro tra Trump e Putin in Alaska si delinea una nuova Pace Imperiale.
    18 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella
  • Palestina
    Dialogo con una ragazza palestinese

    "Ogni minuto potrebbe essere l’ultimo"

    Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
    18 agosto 2025 - Gianni Svaldi
  • Latina
    Humberto rappresenta la memoria viva del popolo mapuche che ha resistito a secoli di colonialismo

    Humberto Millaguir, vita di un mapuche in resistenza

    Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
    17 agosto 2025 - David Lifodi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)