Latina

Vittime dei pesticidi in Nicaragua

Una lotta infinita per i propri diritti

Cañeros occupano gli uffici della Previdenza Sociale
25 agosto 2006
Giorgio Trucchi (Ass. Italia-Nicaragua)

Le promesse del Instituto Nicaraguense de Seguridad Social (INSS) agli ex lavoratori della canna da zucchero (cañeros) colpiti da Insufficienza Renale Cronica (IRC) ed alle vedove, sono state nuovamente disattese al non concedere 147 pensioni che erano state garantite durante le negoziazioni di questi ultimi mesi.
L'attesa angosciosa e l'incalzare di una malattia che continua a seminare morte in tutto il Comune di Chichigalpa, Dipartimento di Chinandega (sono già più di due mila i morti negli ultimi anni), hanno infiammato gli animi di centinaia di persone, le quali hanno alla fine deciso di occupare pacificamente i locali della succursale del INSS di Chichigalpa.

Cañeros ammalati di Insufficienza Renale Cronica durante la "Marcha sin Retorno"

Il 14 agosto, un gruppo di circa 200 persone affiliate alla Asociación Nicaraguense de Afectados por la Insuficiencia Renal Cronica (ANAIRC) sono entrate nella succursale del INSS, chiedendo una risposta immediata ai loro diritti acquisiti dopo tanti anni di lavoro nelle piantagioni di canna da zucchero del Ingenio San Antonio e dopo esserne usciti tragicamente malati e disoccupati. L'occupazione dei locali è durata dalle 8 di mattina alle 5 del pomeriggio.
Di fronte alla mancanza di risposte concrete, gli ex lavoratori e le vedove hanno nuovamente occupato i locali durante i giorni successivi e giovedì 17 agosto, hanno deciso di procedere a un'occupazione ad oltranza fino ad ottenere le pensioni che erano state garantite dalla Previdenza Sociale nicaraguense.

La Lista Informativa "Nicaragua y más" dell'Associazione Italia-Nicaragua ed il Servicio de Información della Regionale Latinoamericana della UITA (SIREL) si sono mantenuti in costante comunicazione con la Presidentessa di ANAIRC, Carmen Ríos, per poter informare a livello internazionale sui gravi avvenimenti che stavano avvenendo a Chichigalpa.

Che cosa sta accadendo esattamente?
Da lunedí 14 agosto abbiamo occupato la succursale del INSS di Chichigalpa perché non stanno rispettando gli accordi presi sulle 147 pensioni che sono già state approvate a livello centrale. Ci avevano garantito che le avrebbero inviate alla succursale di Chichigalpa questa settimana, ma non è mai arrivato nulla.
Se a queste pensioni sommiamo quelle che avevano respinto e che abbiamo presentato nuovamente, abbiamo un totale di 288 pensioni per le quali non abbiamo ancora avuto una risposta concreta.
Ci sono stati seri problemi con il Direttore della Succursale di Chichigalpa, Eddy Villanueva, il quale ha deciso di far intervenire la Polizia Nazionale dicendo che siamo armati e che abbiamo un atteggiamento aggressivo, ma è totalmente falso. Siamo arrivati qui in modo pacifico per manifestare il nostro dissenso nei confronti del INSS perché non sta rispettando gli accordi e i nostri diritti.
La Polizia ci sta minacciando di sgomberare i locali con la forza e di usare anche metodi più forti e questo potrebbe essere molto pericoloso.
Sono mesi che la gente sta aspettando queste pensioni. Stanno morendo, nessuno dà loro lavoro e benché sia poco denaro, queste pensioni li aiuterebbero a sopravvivere e ad andare avanti ancora un po'".

Che cosa pensate di fare?
Rimarremo qui fino a che non ci daranno una risposta positiva. La situazione è molto confusa.
Da una parte abbiamo parlato con il Direttore delle Succursali del INSS, Jimmy Ramírez e con il Vice Direttore delle Pensioni, Donald Soza ed entrambi sono al corrente della situazione. Sembra che si stiano anche muovendo per darci una risposta. D'altra parte, il Direttore delle Pensioni, Ricardo Serrano, ci ha chiamato per intimorirci e minacciarci e ci ha detto che molte pensioni non sono state concesse. È una vera presa in giro.
Per fortuna stiamo ricevendo la solidarietà della popolazione e del Sindaco di Chichigalpa, Wilfredo Rostrán. Quest'ultimo ci ha prestato per alcune ore una macchina con un megafono per poter avvisare la popolazione e per invitarla ad unirsi alla nostra protesta.
Sta arrivando molta gente.
Con me ci sono due membri della nostra Giunta Direttiva. Gli altri stanno girando per il paese per portare ancora più gente e per seguire la situazione di tre ex lavoratori che stanno molto male e che hanno bisogno di cure immediate. Stiamo lottando per queste pensioni ed intanto, la gente continua a morire di Insufficienza Renale Cronica.
Stiamo anche aspettando una chiamata da parte del INSS Centrale per giungere ad un accordo, ma in ogni caso da qui non ci muoviamo fino a che non vediamo le pensioni che ci hanno promesso.
La presenza della Rel-UITA, dell'Associazione Italia-Nicaragua e della società civile nazionale ci dà coraggio per andare avanti, perché sappiamo che stanno dalla nostra parte e che non ci lasceranno soli/e".

La tensione è poi aumentata quando è arrivata la notizia che la succursale del INSS di Chinandega aveva chiesto l'intervento dei corpi speciali "antidisturbi" della Polizia. La gente continuava ad arrivare ed alla fine, più di 500 persone avevano circondato i locali del INSS di Chichigalpa occupati dai cañeros.
Per cercare una soluzione ragionevole ed evitare l'uso della forza da parte della Polizia sono intervenuti il Centro Nicaraguense para los Derechos Humanos (Cenidh) e il Centro de Información y Servicios de Asesoría en Salud (Cisas), i quali hanno iniziato una negoziazione con l'INSS Centrale.
Verso le 7 di sera del 17 agosto la situazione si è finalmente sbloccata.

Durante una nuova comunicazione con Carmen Ríos di ANAIRC abbiamo potuto conoscere gli ultimi sviluppi della situazione.

Che cosa è successo nelle ultime ore?
Ci siamo appena ritirati. Denis Meléndez del CISAS ci ha comunicato che è riuscito a trovare un accordo con l'INSS Centrale, affinché una delegazione di alto livello venisse domani a Chichigalpa per risolvere la situazione.
Ci ha anche detto di approfittare di questo accordo per calmare l'ambiente, dato che la Polizia era molto nervosa e c'era il rischio di un'azione di forza.
Il Cenidh e la Direttrice Esecutiva del INSS, Dott.ssa Edda Callejas, hanno interpellato il Ministro degli Interni per evitare un intervento violento della Polizia.
La riunione di domani sarà molto importante. Chiederemo risposte concrete sulle pensioni e denunciamo già da ora le menzogne del Direttore della Succursale di Chichigalpa, Eddy Villanueva, il quale ci ha accusati ingiustamente di essere violenti e di aver sequestrato il personale della Succursale. Denunceremo anche che nel Centro de Salud (Dispensario) di Chichigalpa non stanno arrivando le medicine inviate dal Ministero della Sanità (MINSA). Queste medicine sembra che spariscano e non sappiamo come. Inoltre, molte volte è successo che gli ammalati di IRC vengono obbligati a pagare le medicine e ciò è illegale e viola gli Accordi con il Governo del 13 Maggio 2005.
Abbiamo bisogno di un programma immediato per i nostri ammalati di IRC e che si realizzi ciò che abbiamo firmato negli Accordi sull'assistenza sanitaria.
Ora la situazione si è calmata, ma se domani non rispettano gli accordi presi, siamo disposti a riprendere la protesta".

Il giorno successivo agli avvenimenti di Chichigalpa, la Lista Informativa "Nicaragua y más" dell'Associazione Italia-Nicaragua ed il Servicio de Información della Regionale Latinoamericana della UITA (SIREL) si sono comunicati con Denis Meléndez del CISAS per conoscere i risultati della riunione.

Quali accordi sono stati raggiunti dopo la riunione di oggi?
La delegazione, formata dal delegato della Direttrice dell'INSS, Manuel Ruíz e dal Vice Direttore delle Pensioni, Donald Soza, è arrivata a Chichigalpa e ci siamo riuniti per più di quattro ore con i rappresentati dei cañeros.
Abbiamo analizzato ciò che era successo durante la settimana ed abbiamo affrontato quattro aspetti fondamentali.
Il primo riguarda le pensioni e tutti i casi che sono in attesa di essere risolti. La maggioranza di queste pensioni è vincolata al caso dell'Insufficienza Renale Cronica (IRC), ma ci sono anche casi di pensioni per le vedove e per invalidità.
Quello che abbiamo fatto è stato di elaborare un calendario affinché si possa emettere una media settimanale di 30-40 pensioni. Nell'arco di un mese si dovrebbe riuscire a risolvere i casi che sono in attesa e che fanno parte della Lista originale.
È chiaro che in questo processo non stiamo includendo le richieste di pensioni per le persone ammalate di IRC che presenteranno la loro domanda nei prossimi mesi, cioè i casi nuovi. Le prime pensioni dovranno arrivare a partire dal 25 Agosto e il 15 Settembre ci riuniremo nuovamente per valutare il rispetto degli accordi durante le prime due settimane. Per il 19-20 Settembre tutte le pensioni già approvate dovranno essere state consegnate.

Quali altri punti sono stati affrontati?
Il secondo punto riguardava l'assistenza sanitaria per gli ammalati di IRC.
Bisogna ricordare che esiste una parte del Bilancio del MINSA destinata all'assistenza sanitaria dei bananeros ammalati per il Nemagón e dei cañeros con IRC.
Abbiamo chiesto che la Direttrice del INSS e la Ministra della Sanità si riuniscano d'urgenza per affrontare il tema dell'assistenza sanitaria agli ammalati di IRC e stilino un programma immediato di emergenza per i casi più gravi a Chichigalpa.
Quello che stiamo chiedendo è che si stabilisca nel Centro de Salud di Chichigalpa un Programma Speciale per gli ammalati di IRC, con una lista specifica e pubblica delle medicine, esami di laboratorio, analisi cliniche ed altri strumenti medici a beneficio della popolazione ammalata.
Chiediamo anche la presenza di un medico specialista in Nefrologia nel settore riservato agli ammalati di IRC all'interno del Centro de Salud, poiché attualmente ci sono medici generici che non sono in grado di seguire questi casi.
Vogliamo che le cifre che formano questo Bilancio speciale per gli ammalati di IRC si traducano in azioni molto concrete e comprensibili alla gente.
Un altro punto ha a che vedere con il clima lavorativo in questa succursale del INSS.
Persiste un clima di maltrattamento nei confronti degli ammalati e questo permette questo tipo di conflitti e contrasti. In questo caso si dovrà lavorare per risolvere questi problemi e per valutare il comportamento del personale della succursale.

Un aspetto molto interessante è stato il sostegno che i manifestanti hanno ricevuto da più parti…
Abbiamo approfittato dell'occasione per informare la delegazione del INSS sul fatto che, da parte di organizzazioni e persone della solidarietà, esiste una grande preoccupazione a livello internazionale per quello che sta succedendo a Chichigalpa e che prossimamente verrà lanciata una campagna a livello internazionale su questo tema.
Era importante chiarire al INSS che queste persone non sono sole, ma che possono contare sul sostegno di organizzazioni nazionali ed internazionali, come ad esempio l'Associazione Italia-Nicaragua e la Rel-UITA.
C'è stato anche il coinvolgimento diretto della popolazione di Chichigalpa. La quantità di persone che hanno partecipato all'occupazione della succursale e che hanno dimostrato la loro solidarietà è stata considerevole. Hanno riempito le vie intorno alla succursale e questa protesta ha effettivamente smosso la popolazione e ieri pomeriggio, è riuscita anche a costringere i dirigenti del INSS a riunirsi d'urgenza.

Ci sono stati anche momenti difficili con la presenza della Polizia e di guardie private armate…
La Polizia è arrivata sul posto e c'era il rischio di uno sgombero violento.
Mi sono comunicato con il Cenidh e con l'INSS Centrale affinché contattassero il Ministro degli Interni per evitare un intervento diretto della Polizia.
Per fortuna siamo riusciti ad evitare questa misura estrema e nella riunione abbiamo ribadito che non era prudente utilizzare la Forza Pubblica o incrementare la presenza di guardie armate, perché una parola di troppo o uno sguardo mal interpretato avrebbe potuto far scattare la scintilla e produrre conseguenze molto gravi.

L'accordo che si è raggiunto è stato verbale o scritto?
L'INSS si è impegnato a redigere un documento con gli accordi presi. Ce lo invierà per poterlo leggere, verificare e quindi, firmare. Ora bisogna continuare a mantenere la pressione affinché effettivamente ogni settimana venga rispettato il calendario delle pensioni. Se non verrà rispettata la meta settimanale prefissata bisognerà cercare immediatamente meccanismi di indagine e di pressione.

Note: In spagnolo per SIREL UITA www.rel-uita.org

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