Latina

Guatemala. Dieci anni di pace?

29 dicembre 2006
Flaviano Bianchini

Oggi (29 diciembre) sono passati 10 anni da quello storico giorno in cui la firma della pace mise fine a 36 anni di un conflitto interno che si lasciò dietro 250.000 morti (di cui il 90% vittime di esecuzioni extragiudiziali) e 50.000 desaparecidos. Oggi tutto il Guatemala (ma in realtà gli ex-guerriglieri non partecipano) è in festa per celebrare quella importante data.
Ma bisogna veramente celebrare?
Lo stato politico e militare in campo, caratterizzato da una totale sconfitta della guerriglia, non permise di ottenere grandi cose nel momento di trattare la pace. Ma anche quei pochi risultati ottenuti sembrano oggi essere caduti nel dimenticatoio.
L’istituzione di una commissione della verità che investigasse sul genocidio fu compiuta ma il direttaore dell’investigazione, il vescovo Gerardi, fu ucciso due giorni dopo la pubblicazione dell’informe e i suoi assassini ideologici sono ancora oggi in circolo così come i principali responsabili del genocidio tra cui il Generale Rios Montt per il quale la Spagna continua a richiedere l’estradizione.
La fine del razzismo fu sancita, teoricamente, dal riconoscimento delle lingue indigene ma ancora oggi chi non parla lo spagnolo è considerato inferiore e alcuni locali alla moda negano sfacciatamente l’entrata agli indigeni (sembra cosa dell’altro mondo ma è all’ordine del giorno).
Istruzione gratuita. Le scuole pubbliche sono sufficienti a dare istruzione a meno della metà dei guatemaltechi.
L’istituzione di un corpo di polizia civile durò meno di 10 anni. Infatti un mese fa ai vertici della Polizia Civile Nazionale sono stati posti 20 militari e le esecuzioni extragiudiziali da parte della polizia sono notizia di tutti i giorni sui giornali nazionali.
Creazione di un adeguato sistema giudiziale e preventivo. Giusto oggi sono stati superate le 6000 morti violente in un anno. Statisticamente il 98% dei responsabili resta impunito.
La riforma agraria dopo 10 anni ancora non è neanche una bozza di legge.
E poi la creazione di un paese socialmente giusto e la vittoria contro la povertà. Oggi in Guatemala il 15% della popolazione controlla il 76% della ricchezza e il 45% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Nel caso degli indigeni questa percentuale sale al 75% e il paese continua ad essere venduto alle multinazionali straniere aumentando così la diseguaglianza.
Ed è triste vedere tutti i media nazionali non menzionare affatto questi dati e acclamare questa giornata come una giornata di festa. Ma oggi è veramente un giorno di festa?

Articoli correlati

  • "War is Over!", il corto di animazione ispirato alla celebre canzone
    Cultura
    Sean Ono Lennon sul palco degli Oscar 2024

    "War is Over!", il corto di animazione ispirato alla celebre canzone

    La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
    La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
    18 marzo 2024 - Maria Pastore
  • Guatemala: la vita impossibile dei giornalisti comunitari
    Latina
    Norma Sancir, da nove anni, attende di essere scagionata dalle accuse di “disordine pubblico”

    Guatemala: la vita impossibile dei giornalisti comunitari

    Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
    18 marzo 2024 - David Lifodi
  • Non dimenticare Berta
    Latina
    Honduras

    Non dimenticare Berta

    Nell'ottavo anniversario della sua 'siembra'. Non dimenticare Berta significa non dimenticare che, ogni anno, nel mondo, vengono assassinati centinaia di difensori della terra, dei territori e dei beni comuni.
    6 marzo 2024 - Giorgio Trucchi
  • Il MIR Italia critica la manifestazione su "Pace, Sicurezza e Prosperità"
    Pace
    Polemiche a Palermo per l'evento in programma dal 17 al 20 marzo

    Il MIR Italia critica la manifestazione su "Pace, Sicurezza e Prosperità"

    L'iniziativa si apre con la fanfara del 6º Reggimento Bersaglieri e prevede interventi di istituzioni militari come il Royal Military College e la United States Military Academy. "Così si formano gli studenti alla cultura militarista", protesta il Movimento Internazionale della Riconciliazione
    16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)