Reazioni in Nicaragua alla sconfitta di Chávez in Venezuela
5 dicembre 2007
Giorgio Trucchi
Il presidente del Nicaragua, Daniel Ortega, si è congratulato con il suo collega venezuelano, Hugo Chávez, per aver accettato il risultato del referendum che ha respinto la proposta di riforma costituzionale presentata dal suo Governo. "È crollata la campagna che denunciava l'esistenza di una dittatura in Venezuela e allo stesso tempo, si è rafforzata la rivoluzione bolivariana e la figura dello stesso Chávez, perché ha saputo rispettare la volontà del popolo".
Ortega ha anche minimizzato la vittoria del "NO", dato che il margine è stato minimo.
Anche William Grigsby, direttore di Radio La Primerisima, ha riconosciuto l'importanza di Hugo Chávez all'interno del panorama latinoamericano.
"La prima reazione che mi viene come cittadino latinoamericano è quella di ringraziare profondamente il presidente Chávez, per quello che ha fatto per tutti noi. Poche persone nelle ultime decadi hanno fatto altrettanto, tra di esse Fidel. E l'ha fatto in un momento in cui ci sentivamo sconfitti, impotenti, quando pensavamo che fosse ormai impossibile sconfiggere il potere del capitalismo. Quando pensavamo che il futuro di una rivoluzione fosse buio e remoto.
È in quel momento di sconforto che sorge la figura di Hugo Chávez e quello di ieri è un Chávez che innalza la sua figura per i popoli, per l'indipendenza dei popoli latinoamericani, per la sovranità, di fronte ai paesi che per secoli ci hanno saccheggiato.
Il minimo che possiamo provare nei suoi confronti è una grande riconoscenza, per questo indio, negro, meticcio venezuelano, bolivariano e latinoamericano, che ci ha ridato la voglia di lottare, che ci ha fatto sentire orgogliosi delle nostre origini.
Solo la sinistra è in grado di mantenere la capacità democratica che Hugo Chávez ha dimostrato in queste elezioni. Ha riconosciuto la sua sconfitta in modo chiaro e senza cercare scuse. Non c'è un solo un solo regime di destra che accetti una sconfitta con questa capacità, coraggio e orgoglio. E Chávez al riconoscere la sconfitta ha salvato il Venezuela dalla guerra civile.
Ha saputo riconoscere di aver sbagliato il momento per presentare la riforma costituzionale e di non essere stato capace di convincere la gente, affinché potesse vincere la paura creata dalla macchina di propaganda imperialista. È sempre difficile far passare il concetto di socialismo, perché sono decadi che la destra latinoamericana ed i suoi mezzi d'informazione relazionano questa parola con scenari apocalittici e di terrore. Tutto questo è penetrato nella coscienza delle persone.
Mi sembra però che oltre alle considerazioni politiche che si possono fare su questa sconfitta, la cosa più importante sia riscattare quello che Hugo Chávez ha rappresentato e continua a rappresentare per tutti i popoli dell'America Latina.
Cosa ne sarebbe oggi del Nicaragua senza l'aiuto economico ed energetico del Venezuela?
Questa solidarietà del Venezuela dobbiamo riconoscerla e ringraziarla", ha concluso Grigsby durante il suo programma "Sin Fronteras".
(Testo e foto Giorgio Trucchi Lista Informativa "Nicaragua y más" de Ass. Italia-Nicaragua - www.itanica.org )
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