Latina

L'Assemblea legislativa respinge l'ingresso dei privati nella gestione dell'oro blu

El Salvador: sconfitta l'oligarchia dell'acqua

Grazie alla mobilitazione della società civile
25 marzo 2019
David Lifodi

diritto all'acqua El Salvador

Vittoria! Proprio in concomitanza con la Giornata mondiale dell'acqua, il 22 marzo, da El Salvador è arrivata la bella notizia che la Commissione ambiente dell'Assemblea legislativa ha respinto l'ingresso dei privati nella gestione dell'oro blu del più piccolo paese dell'America centrale. Il passo successivo, auspicano in molti, dovrà essere quello di approvare la Ley Geral de Agua, proposta, tra gli altri, dall'Alianza contra la privatización del Agua, dalla Chiesa cattolica e dalla Uca, l'Universidad Centroamericana José Simeón Cañas.

Del resto la popolazione salvadoregna si era mobilitata da tempo, all'insegna delle parole d'ordine el agua non es un negocio e por el derecho humano al agua. In occasione dell'ultima manifestazione, avvenuta pochi giorni fa con una partecipazione che aveva paralizzato le strade principali della capitale San Salvador, il messaggio era stato chiaro ed ineludibile. Fin dal 2006 il Foro del Agua insiste per l'approvazione di una Ley Geral de Aguas in un paese dove non esiste una legge che regolamenti la distribuzione dell'oro blu e lo riconosca come un diritto umano. La destra e le imprese private per anni sono riuscite a rimandare il dibattito sul diritto all'acqua in un paese che, nel corso del 2016, aveva conosciuto una pericolosa emergenza idrica in tutta l'area metropolitana di San Salvador, quella più densamente popolata.

Finora la cosiddetta "oligarchia dell'acqua", così denominata da Carlos Flores, uno dei principali esponenti del Foro del Agua, aveva approfittato dell'assenza di una legge in materia per i propri affari privati. L'Asociación Nacional de la Empresa Privada (Anep), la confederazione delle imprese del grande capitale salvadoregno, di concerto con Alianza Republicana Nacionalista (Arena, il partito di estrema destra che per tutti gli anni Ottanta ha governato il paese con una spietata dittatura e ha governato fino al 2009 grazie all'elezione dei suoi uomini alla presidenza del paese), si era sempre opposta ad una gestione pubblica e comunitaria dell'acqua, nonché all'inserimento nella Costituzione dell'oro blu come diritto umano inalienabile e fondamentale. Ufficialmente, la Costituzione salvadoregna proibisce la privatizzazione dell'acqua, ma la destra ha sempre giocato sporco nel tentativo di aggirare la legge, proponendo addirittura un ambiguo progetto di legge, la Ley integral de Agua, per piegare l'utilizzo dell'oro blu ai propri traffici.

In El Salvador le manifestazioni per reclamare l'accesso all'acqua sono abbastanza frequenti, così come non stupisce che mentre la popolazione sia costretta a fare i conti con la penuria di risorse idriche, nelle residenze private, negli hotel di lusso e nei quartieri più altolocati della capitale questo problema non esista. Negli ultimi anni il conflitto più eclatante si era avuto nel 2013, quando l'impresa La Constancia/sab Miller, produttrice della Coca Cola, aveva cercato di sfruttare la zona acquifera di Nejapa (nell'area metropolitana di San Salvador), che rifornisce dell'oro blu gran parte della capitale del paese. Alla fine, La Constancia/sab Miller decise di desistere dal suo piano di ampliamento che, come già accaduto in altre circostanze simili, avrebbe lasciato senz'acqua intere comunità.

In un paese come El Salvador, la cui stessa tradizione mineraria è molto forte e radicata, la minería metálica è stata proibita solo nel 2017, dopo un gran numero di omicidi di lottatori sociali che avevano speso tutta la loro vita contro l'estrattivismo e i conseguenti problemi di inquinamento delle risorse idriche.

Tuttavia la battaglia per il diritto all'acqua non è conclusa. C'è da scommettere che i deputati areneros e degli partiti di destra faranno di tutto per far privatizzare le risorse idriche, nonostante l'Assemblea legislativa abbia respinto il loro ennesimo tentativo di privatizzazione, stigmatizzato anche dall'arcivescovo di San Salvador José Luis Escobar Alas, il quale ha definito come "inconcepibile" la volontà di negare alla popolazione il diritto all'acqua in un paese piccolo, ma tra i più densamente popolati, del continente latinoamericano.

Il presidente uscente, l'efemelista Salvador Sánchez Cerén, si era espresso più volte contro la privatizzazione dell'acqua. Chissà se l'oro blu rappresenterà una priorità anche per Nayib Bukele? Il giovane presidente si insedierà il prossimo 1 giugno dopo aver vinto le elezioni nel segno dell'antipolitica, ma con il sostegno di Gran Alianza por la Unidad Nacional, piccolo partito di destra che insieme ad Arena e ad Anep ha condotto la battaglia per la privatizzazione dell'acqua.

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
Il testo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la fonte e l'autore.

Articoli correlati

  • Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara
    Ecologia
    La cittadinanza jonica si è mobilitata

    Presentate le osservazioni al dissalatore presso il fiume Tara

    Oltre dieci associazioni della provincia di Taranto si sono attivate per salvare il fiume Tara dal progetto di dissalatore che lo distruggerebbe e aumenterebbe la contaminazione delle acque del mare. “Ci si salva soltanto assieme!”, come ha detto Papa Francesco.
    19 marzo 2024 - Fulvia Gravame
  • Dissalatore al fiume Tara: che succede ora?
    Ecologia
    Comunicato stampa

    Dissalatore al fiume Tara: che succede ora?

    E' nato il Comitato per la Difesa del Territorio Jonico che si è riunitoo inizialmente per combattre contro il progetto del dissalatore al fiume Tara, ma ha in programma un'azione più ampia.
    13 marzo 2024 - Fulvia Gravame
  • Presidenziali El Salvador: la frode
    Latina
    Confermati solo oggi gli esiti definitivi del voto che hanno sancito la dubbia vittoria di Bukele

    Presidenziali El Salvador: la frode

    Il “dittatore più cool del mondo”, come ama farsi definire, si era già proclamato vincitore ancor prima della diffusione dei risultati preliminari e, con una schiacciante maggioranza al Congresso, può proseguire nel suo progetto di militarizzazione del paese.
    9 febbraio 2024 - David Lifodi
  • Mozione contro il dissalatore previsto al fiume Tara
    Ecologia
    La mozione che sarà discussa il 31 gennaio

    Mozione contro il dissalatore previsto al fiume Tara

    Il consigliere comunale di Taranto, Antonio Lenti, ha presentato una mozione elaborata a partire da un percorso di confronto con associazioni e cittadini.
    30 gennaio 2024 - Fulvia Gravame
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)