Caro Luca
Caro Luca,
ho ricevuto la tua lettera dopo la puntata sull'ILVA di Taranto, curata per RAITRE da Domenico Iannacone, dal titolo "La polvere negli occhi". La tua lettera accompagnava un nutrito pacco di libri destinati ai miei studenti. Studenti che, in buona parte, vorrebbero lasciare Taranto di fronte al peso dei terribili e irrisolti problemi ambientali.
Nella tua lettera si comprende che sei rimasto colpito proprio da quei problemi irrisolti. E dalla mia assenza di parole di fronte alla domanda di Domenico Iannacone: "E tu che dici ai tuoi studenti?"
Continuare a lottare a Taranto o scegliere di costruirsi un proprio progetto di vita altrove?
E' difficile rispondere.
Di fronte a questa difficoltà, al mio nodo in gola, all'assenza di una risposta univoca e convinta, tu hai deciso di scrivere una lettera a me e una ai miei studenti. Quest'ultima l'ho letta in classe ed è stato motivo di riflessione.
Riporto qui sotto alcune delle frasi della lettera ai miei studenti che maggiormente ci hanno colpito.
Prima di tutto l'incipit: "Giovani e valorosi studenti, figli di una gloriosa terra, quella Magna Grecia che anche da voi, nella nostra città, Taras, fu davvero grande. Fondata niente di meno che da Sparta!"
E aggiungi: "Oggi di quel tempo che fu rimane poco o nulla: le ciminiere hanno sostituito i templi".
Ma ecco il tuo appello: "Ma non abbiate paura. Non scappate. Fermatevi. Restate!"
La tua ampia lettera ha saputo trasmettere una suggestione potente: la forza con cui la cultura può cambiare il mondo. La forza con cui la cultura può creare consapevolezza e favorire la propria presa di coscienza.
E scrivi: "La Conoscenza! Il Sapere! La parola è l'ombra dell'azione. Sappiatela adoperare con rettitudine. Uniformatevi ai sapienti. Nei libri che ho donato a voi studenti vi è quel sapere di cui faccio cenno. Leggendo avrete modo di seminare piccoli semi di conoscenza che, se innaffiati con costanza e impegno, un giorno vi assicuro che vi daranno ottimi frutti. Fidatevi di me. Amate lo studio. Che i Numi guidino i vostri passi".
Ad ascoltare le tue parole i miei ragazzi hanno fatto un grande silenzio. Un silenzio "solenne" pari al tuo appello.
Un silenzio "solenne" come quando in classe quest'anno ho letto l'email ricevuta da Kiev e scritta da un pacifista ucraino che parlava della guerra.
Per me la scuola è un luogo dove fare entrare la vita e la società in forma stimolante. E la tua lettera è stata l'occasione per farlo.
Grazie Luca, perché la tua lettera ha fatto riflettere e prendere coscienza. Abbiamo apprezzato moltissimo il tuo gesto inaspettato: l'invio di un pacco di libri della cultura antica e classica nella mia scuola.
I libri che hai inviato saranno alla base di un apposito percorso didattico che cosentirà loro di avvicinarsi ai libri che hai inviato, di leggerli e di apprezzarli.
Penso che invierò questa lettera, in copia, anche ai miei studenti, ai miei colleghi e alla mia preside. E anche al bravissimo Domenico Iannacone.
Un caro saluto
Domenico Iannacone è l'autore della puntata "La polvere negli occhi" che su Raitre ha sollevato nuovamente l'attenzione sul drammatico impatto ambientale e sanitario che l'attività siderurgica ha avuto su Taranto e sui suoi cittadini. La puntata si può vedere su Raiplay cliccando su questo link.
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