La mistica della vittoria
Che cosa era?
Era l'accondiscendenza a credere a quello che diceva il regime anche se contrastava con l'evidenza e la razionalità: «Mistica - si legge nella definizione che ne dava il fascismo stesso - è un complesso di proposizioni a cui si aderisce per tradizione o per sentimento, anche se queste proposizioni non si possono giustificare razionalmente". Specie in guerra occorre "credere" nella vittoria anche se non si può giustificare razionalmente la fede nella vittoria. Anche se ti chiedono di avere fede nella vittoria proprio quando stai perdendo.
Mistica fascista era credere agli asini che volavano.
E così gli italiani dovevano aver fede nella vittoria anche se venivano sconfitti in continuazione. Mi è venuta in mente questa storia della "mistica fascista" perché la storia si ripete. Perché da Stoltenberg alla Von der Layen assistiamo a un diluvio di atti di fede in una vittoria che non arriva. E' un delirio di dichiarazioni apodittiche.
Tutti allineati come scolaretti, svedesi e finlandesi per primi.
E' la mistica della vittoria.
Nel frattempo questa guerra cova il disastro di una sconfitta drammatica del popolo ucraino.
La Nato non è il fascismo e non parla di "mistica". Ma vedo l'indottrinamento. Il penoso indottrinamento che fa credere a tutto. E' un indottrinamento televisivo che si sublima in una sorta di mistica della Nato, contro ogni evidenza. Più pèrdono e più parlano di vittoria. Più sono ridicoli e più si spalleggiano. Più sbagliano e più si appellano al principio che lo fanno tutti assieme: "Non ci divideranno". Come se sbagliando assieme sia meglio che sbagliare da soli.
Che tristezza dover rinvenire nel presente il grottesco e avvilente asservimento dello spirito a una dottrina militare che richiede fede, fede e ancora fede. Una fede mistica nell'impossibile, contro ogni evidenza, un esercizio inutile e assurdo alla fine del quale c'è il sacrificio non della propria vita ma della vita degli altri. La guerra viene così spiritualizzata, in una sorte di nuova religione. E del resto anche Kirill ha costruito la sua mistica.
Quando ricevetti le "note di demerito" alla fine del mio servizio militare per non aver esercitato la mia attitudine al comando con il fervore richiesto ad un ufficiale di complemento, mandai una lettera al mio colonnello concludendo con le parole di Albert Einstein: "Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello: un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente".
Siate dissacranti, siate libertari, siate fieri disfattisti nei confronti della mistica militare.
Articoli correlati
- Il nuovo rapporto dell'Istituto di ricerca internazionale per la pace di Stoccolma (SIPRI)
Con la guerra in Ucraina aumentano le esportazioni di armi statunitensi
Le importazioni europee di armi quasi raddoppiano, le esportazioni statunitensi e francesi aumentano e le esportazioni russe diminuiscono drasticamente. La Francia sta ora sfruttando l'opportunità della forte domanda globale per rilanciare la propria industria degli armamenti attraverso l'export.16 marzo 2024 - SIPRI - Un articolo ottenuto con l'Intelligenza Artificiale generativa
La guerra in Ucraina: un grande affare per Washington
Comunque vada a finire, gli Stati Uniti emergono come il principale beneficiario di questo disastro. Consolidano infatti il primato nell'export bellico e sostituiscono le esportazioni energetiche con il proprio Gas Naturale Liquefatto.16 marzo 2024 - Redazione PeaceLink - Domande scomode a Gemini, l'Intelligenza Artificiale generativa di Google
Missili ucraini sulla Russia. "Ma non avevamo dato le armi per difendersi?"
Ponendo alcune domande sulla guerra in Ucraina emerge una sorta di reticenza di Google nel dare alcune risposte sulle responsabilità del governo di Kiev. Ecco la documentazione di un'interazione con Gemini sui recenti attacchi ucraini in territorio russo.15 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - Da stampare e distribuire ovunque
Poesie contro la guerra
Portare la cultura della pace fra la gente con una poesia è una delle cose più belle e significative che possiamo fare oggi23 febbraio 2024 - Redazione PeaceLink
Sociale.network