Siamo tutti Premi Nobel per la Pace - ICAN e i movimenti per il disarmo nucleare
CONFERENZA STAMPA SIAMO TUTTI PREMI NOBEL
(l'iniziativa è un work in progress di cui ulteriori adesioni e alcuni dettagli devono essere ancora definiti)
In contemporanea con le cerimonie ad Oslo per il conferimento del Premio Nobel per la pace 2017 ad ICAN
(International Campaign to abolish nuclear weapons )
conclusione a Roma della Carovana delle donne per il disarmo nucleare
ROMA 11 dicembre 2017
ore 12.00 - 13.00
sala "Caduti di Nassirya"
Palazzo Madama
presso il Senato della Repubblica
Presentazione: Loredana De Petris - Modera: Antonia Sani – WILPF Italia
Relatori sulle iniziative per il disarmo nucleare (e impegnati nella COP 23 di Bonn): Alfonso Navarra - Disarmisti esigenti- Giovanna Pagani (Wilpf Italia, Carovana delle donne per il disarmo nucleare) - Adriano Ciccioni (Campagna OSM-DPN), Giuseppe Farinella (Accademia Kronos- il Sole di Parigi – Energia Felice)
Interventi di organizzazioni che sono membri italiani ICAN (e comunque impegnate per la denuclearizzazione): Franco Dinelli (Pax Christi), Giuseppe Padovano (No guerra No Nato), Manlio Giacanelli (IPPNW Italia), Olivier Turquet (Pressenza), Patrick Boylan (Peacelink), Francesco Lo Cascio (MIR Italia)
Le Associazioni Premi Nobel per la Pace 2017 sono tutte invitate:
Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare
Cormuse
Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo
PeaceLink
Rete Disarmo
Senzatomica
WILPF Italia
World Foundation for Peace
già membri ed in attesa tecnica di Registrazione:
Disarmisti esigenti
Pax Christi Italia
tutti i gruppi possono aderire ad ICAN – ed invitiamo caldamente a farlo - compilando il seguente form;
http://www.icanw.org/become-partner/
I “Disarmisti esigenti”, che da anni collaborano con WILPF e PeaceLink, sono un progetto politico di attiviste e attivisti e personalità nonviolente, nonché di organizzazioni internazionali, nazionali e locali che lavorano per la pace e il disarmo. La nostra nascita nel 2014 avviene in risposta alla chiamata dell'appello di Stéphane Hessel ed Albert Jacquard ad “esigere un disarmo nucleare totale”. Abbiamo quindi dato vita e gambe ad un accordo operativo che si costituisce come strumento culturale e politico per contribuire al movimento mondiale antinucleare, impegnato a liberare l'umanità dalla principale minaccia esistenziale che pende sulla sua testa. Ciò significa e comporta, tra l'altro, radicare in Italia la Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari, con l'ambizione, da parte nostra, che sia condivisa a livello globale la necessità di una rapida transizione dalla proibizione giuridica (processo aperto dal Trattato del 7 luglio 2017) alla loro totale eliminazione fisica. Questo obiettivo, incoraggiato dal conferimento del premio Nobel per la pace ad ICAN (www.icanw.org), richiede una strategia ed un lavoro con un'ottica internazionale che rappresenta il nucleo della nostra ragion d'essere.
sito: http://www.disarmistiesigenti.org/
Ancora sugli scopi ed in particolare sull'architettura organizzativa vai alla pagina "CHI SIAMO" (http://www.disarmistiesigenti.org/chi-siamo/).
per info: 340-0736871 Alfonso Navarra - portavoce - alfiononuke@gmail.com
gruppo comunicazione:
Olivier Turquet cell. 339-5635202
Laura Tussi cell. 328-7727015
contattare anche WILPF Italia:
Antonia Sani cell. 349-7865685 Giovanna Pagani cell. 320-1883333
WILPF Italia - segreteria organizzativa BANDO DELLE ARMI NUCLEARI: ITALIA RIPENSACI
https://www.petizioni24.com/italiaripensacisulbandodellearminucleari
Il 7 luglio 2017 a New York si è conclusa la Conferenza ONU per proibire le armi nucleari: giorno storico per le speranze di sopravvivenza dell'Umanità !
Il 7 luglio a New York, nella sede delle Nazioni Unite si è chiusa la sessione finale (15 giugno – 7 luglio) dei negoziati deliberati dalla Risoluzione dell’Assemblea Generale il 23 dicembre scorso. E' andata a buon fine la missione di stabilire “uno strumento legalmente vincolante per proibire le armi nucleari e volto alla loro totale proibizione”.
122 Stati su circa 140 partecipanti hanno adottato uno storico Trattato che proibisce le armi nucleari. Comincia il conto alla rovescia per l'"era atomica", nonostante il boicottaggio delle potenze nucleari e degli Stati che le ossequiano. Tra essi registriamo l'Italia, a rimorchio, al momento, della "condivisione nucleare NATO".
Per il testo del Trattato adottato il 7 luglio: http://undocs.org/A/CONF.229/2017/8
La società civile internazionale, organizzata in ICAN, ha partecipato direttamente ai lavori ed ha contribuito significativamente a migliorare il draft diffuso il 22 maggio dalla presidente della Conferenza, la signora Elain Gomez, del Costarica.
I disarmisti esigenti sono stati presenti dall'Italia con una delegazione accreditata tramite Armes Nucléaires STOP (Luigi Mosca) e tramite la WILPF Italia: (Alfonso Navarra e Giovanna Pagani). Dall'Italia sono intervenuti anche due parlamentari, accreditati tramite la NPPD, Roberto Cotti e Massimo Artini; ed una delegazione di RID e Senzatomica.
DICHIARAZIONE PER I MEDIA DEL 6 OTTOBRE 2017
PREMIO NOBEL ALL'ICAN: SI RILANCI LA MOBILITAZIONE PER IL DISARMO NUCLEARE NEL MONDO E PER LA RATIFICA ITALIANA DEL TRATTATO DI PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
I Disarmisti esigenti salutano con gioia il premio Nobel per la pace assegnato all'International Campaign to Abolish Nuclear Weapons - ICAN, la rete pacifista che è stata l'anima e la coordinatrice della mobilitazione della società civile per l'ottenimento dello storico risultato del Trattato di proibizione delle armi nucleari-TPAN, adottato da una Conferenza ONU lo scorso 7 luglio.
Dell'ICAN fanno parte 486 organizzazioni di 101 paesi, ed anche l'Italia ha membri attivi e partecipanti alla sua attività internazionale.
La motivazione ufficiale del Premio si richiama alla necessità che esso serva ad "attirare l’attenzione sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso di armi nucleari" e a supportare "gli sforzi innovativi del trattato per il divieto dell’uso di tali armi”.
Questo trattato che interdice gli ordigni atomici è infatti boicottato dalle potenze nucleari (anche se con atteggiamenti diversi) ed è stato recentemente respinto da una dichiarazione NATO, il blocco militare che considera la deterrenza nucleare "suprema garanzia di sicurezza", con l'avallo dell'Italia, proprio lo stesso giorno (il 20 settembre) in cui al Palazzo di Vetro era in corso la cerimonia per l'aperture delle firme e delle ratifiche che dovrebbero portare alla sua entrata in vigore.
Lo stesso Parlamento italiano, con una mozione della maggioranza approvata il 19 settembre, aveva impegnato il governo a valutare l'ipotesi di aderirvi, ma solo previo accordo con gli altri Alleati (abbiamo visto che la NATO, con il suo Consiglio generale, non ha perso tempo a pronunciarsi).
I Disarmisti esigenti a livello internazionale, in corcodanza con ICAN, sostengono che il nuovo Trattato di proibizione, una volta entrato in vigore, debba diventare il pilastro di un ordine giuridico internazionale che inquadri il "vecchio" Trattato di non proliferazione- TNP, funzionalizzandolo ad un percorso che porti al disarmo nucleare totale, diritto dell'umanità da esigere e rendere effettivo.
La centralità non è del vecchio TNP ma del nuovo TPAN, che dovrebbe salvarci dall'incubo di una guerra nucleare che può essere scatenata persino per caso, per incidente e per errore di calcolo; e che oggi, nella crisi coreana, è addirittura esplicitamente minacciata da irresponsabili leader, incuranti che dall'escalation delle parole (e delle esercitazioni) si può passare a quella dei fatti catastrofici.
A livello nazionale, sperano che questo premio Nobel all'ICAN serva, almeno in parte, a rompere il muro del silenzio che impedisce all'opinione pubblica italiana di essere a conoscenza dei gravi pericoli che corre, ma anche che a livello globale, nel mondo, ci si sta dando da fare concretamente per evitarli. Il governo italiano, spinto da una consapevolezza popolare, potrà ritornare sui suoi passi e ratificare il TPAN: forse una nuova rappresentanza parlamentare più sensibile al disarmo nucleare come priorità delle priorità (siamo a pochi mesi delle elezioni politiche) può rendere possibile la svolta.
E' possibile agire e pesare dal basso per costruire un mondo disarmato e di giustizia, cercando la pace con vie di pace, anche a partire da scelte di disarmo unilaterale del nostro Paese: ad esempio lo sganciamento dal nuclear sharing della NATO rispedendo al mittente le "atomiche" che gli USA dispiegano nelle nostre basi o fanno transitare nei nostri porti.
Per sostenerle, queste scelte, si può aderire on-line all'appello rinvenibile alla URL:
https://www.petizioni24.com/italiaripensacisulbandodellearminucleari
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