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Marcia di Barbiana 2006

Una nuova speranza per la scuola di tutti

Domenica 21 maggio 2006 ore 10.30

Per la quinta volta, Vicchio e il Mugello accoglieranno, il 21 maggio 2006, tutti coloro che credono nel futuro civile e democratico dell’Italia, della sua scuola per tutti e per ciascuno. Cammineremo quindi ancora, insieme, fino alla scuola di Barbiana, ognuno col suo passo e la sua speranza.

In questi anni la Marcia ha rappresentato uno dei punti più alti di impegno e lotta contro le derive liberiste e populiste sull’educazione, ha fatto rifiorire attorno all’esperienza di Don Milani le radici dell’utopia educativa democratica che ha cambiato la scuola italiana.

Questa utopia segna ancora l’etica di migliaia di insegnanti e cittadini, che hanno nel cuore l’eguaglianza delle opportunità, il sapere come civiltà, la libertà critica, di tutti e di ciascuno. Questa avventura ha lo stesso concreto fascino di 40 anni fa e ci richiama agli stessi impegni per una società più equa e per una scuola ed un futuro più felice.

E’ con la speranza di una fase politica nuova che ci accingiamo e vi invitiamo ancora una volta a camminare verso Barbiana, senza bandiere e senza slogan di parte, ma con la consapevolezza che di quel pensiero educativo il nostro Paese ha bisogno sicuramente nel prossimo domani, dove è necessario ridare forza, speranza, risorse, credibilità ad una vera e strutturale riforma democratica e civile della scuola.

C’è una buona scuola italiana figlia di Barbiana. Chiede eguaglianza e libertà, una scuola comunità, un’educazione serena e non adultistica, meno consumista e più dialogante tra generazioni. Chiede un paese che torni ad amare i propri bambini, senza perderli tra uno spot e l’altro.

A partire da questa Italia dobbiamo riprendere a parlare con tutti, con maggiore decisione del passato. Serve un impegno saggio e coraggioso che rilanci il progresso civile e culturale, a cominciare dalla scuola, valorizzandola come patrimonio autonomo del territorio, rinforzandola con nuovi investimenti, riequilibrando gli svantaggi e combattendo contro le vecchie e nuove disuguaglianze. Una scuola delle città e dei paesi, una comunità nella comunità, la democrazia come gioia del futuro.

A partire da questa Italia dobbiamo ricostruire un’idea dell’educazione come radice di una civiltà che miri a rendere più umano il pianeta e a costruire una cultura della fratellanza che è l’unica possibilità per contrastare la barbarie delle ideologie separative, del darwinismo sociale.

La speranza riparte dal primo e fondamentale insegnamento di Don Milani. Il problema della scuola è i ragazzi che perde, pensando che per tutti i nostri giovani vi sia un valore alto e grande per cui crescere e studiare: essere cittadini sovrani e occuparsi degli altri.

Ancora una volta, quindi, in cammino verso Barbiana, con la Costituzione e i nostri figli nel cuore, fratelli di valori comuni per tutti e per sempre: libertà, uguaglianza, pluralismo, solidarietà.


Il Sindaco del Comune di Vicchio Il Presidente della Provincia di Firenze
Elettra Lorini Matteo Renzi

Il Sindaco del Comune di Montespertoli Il Presidente della Regione Toscana
Antonella Chiavacci Claudio Martini

Il Sindaco del Comune di Firenze Il Presidente della Comunità Montana Mugello
Leonardo Domenici Stefano Tagliaferri

Il Sindaco del Comune di Calenzano
Giuseppe Carovani

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