Prossimi appuntamenti:
Assemblea pubblica / Riunione organizzativa: giovedì 16 febbraio, ore 19.00, presso Associazione Contro le barriere, Taranto, Via Cugini n. 40;
Conferenza stampa: sabato 18 febbraio, ore 10,30, presso Associazione ABFO, Via Lago di Montepulciano n.1.
16 febbraio 2017
Il processo "Ambiente svenduto" riprenderà il primo marzo e il sabato precedente si tornerà in piazza.
"Giustizia per Taranto: bonifiche, risarcimenti per la città e la provincia di Taranto, chiusura delle fonti inquinanti e riconversione."
#giustiziaperTaranto
#25febbraio
#bonifiche
e tanto altro ancora.
13 febbraio 2017
"Giustizia per Taranto: bonifiche, risarcimenti per la città e la provincia di Taranto, chiusura delle fonti inquinanti e riconversione."
Andiamo incontro ad un periodo difficile ed è inutile manifestare separati, gli abitanti di Taranto per la salute da una parte e gli operai dall'altra contro i tagli che sembrano ormai una certezza.
Chiediamo tutti insieme che si facciano le bonifiche e che gli operai siano reimpiegati in questo settore, dopo la formazione necessaria.
Altrimenti i lavori non saranno fatti oppure saranno appaltati a ditte del nord.
Il Comitato Salute e Vita di Salerno sta organizzando una manifestazione per il 27 settembre 2014 aperta a tutti i comitati italiani sui temi della difesa della salute, dell'ambiente e del lavoro e sul modello della manifestazione del 6 aprile 2014 a Statte, alla periferia di Taranto.
L’agricoltura non è un tema di serie B. Ci sono possibilità di lavoro, macchine moderne e risorse europee. L'incontro tra chi rifiuta un modello economico opprimente e chi, nei piccoli centri, è ancora vicino alla terra e al patrimonio di conoscenze dei più anziani, può dare molti frutti.
Due eventi ai confini di Taranto per condividere una nuova fase progettuale che restituisca un futuro a tutti gli abitanti della città e della provincia
Martedì 12 marzo c.a., alle ore 18.30, presso il Centro "Magna Grecia", in via Zara 121 a Taranto, si terrà la seconda assemblea pubblica tra cittadini e associazioni che daranno vita alla nuova manifestazione che si dovrebbe svolgere nella serata del giorno 5 aprile p.v.
11 marzo 2013 - Fabio Matacchiera Alessandro Marescotti
La marcia è stata promossa da Rita Levi Montalcini e da persone la cui vita è cambiata quando hanno perso all'improvviso un familiare, dopo un arresto. Con loro, radicali, associazioni e rappresentanti delle istituzioni denunciano i gravi problemi delle carceri e della giustizia
1 maggio 2012 - Lidia Giannotti
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. (Art. 1. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)
Una di queste sere dall’alto dell’autorevolezza di un programma di approfondimento televisivo, non sarà difficile trovare uno dei tanti tuttologi che li definirà illusi o ipocriti. Fatto è che domenica camminando da solo in mezzo al “Popolo della Pace”, mi sono sentito molto meno solo.
In attesa della storica Perugia-Assisi, si comincia a discutere perché una cittadinanza responsabile torni a vivere nei nostri territori e perché la Pace sia posta nelle agende di enti locali e di associazioni, di scuole e di cittadini.
Chiedono un cambiamento significativo nella politica di Biden verso Israele ma ottengono pallottole e arresti. Catherine Elias - leader della protesta - dice: "Siamo nel Paese che non solo finanzia, ma produce e crea anche la maggior parte delle bombe che vengono lanciate su Gaza".
Ricordiamo il 25 aprile con le parole di Piero Calamandrei: "Se volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata questa nostra Costituzione".
I pacifisti per tutta la durata della guerra sono stati considerati da alcuni giornali come utili idioti al servizio di Putin, se non addirittura suoi complici. Oggi si scopre che i veri filoputiniani sono stati coloro che hanno puntato tutto sulla guerra che Zelensky e la Nato stanno perdendo.
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