Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Il processo "Ambiente svenduto" riprenderà il primo marzo e il sabato precedente si tornerà in piazza.

Il 25 febbraio Taranto torna in piazza per chiedere Giustizia! Ecco la piattaforma completa.

"Giustizia per Taranto: bonifiche, risarcimenti per la città e la provincia di Taranto, chiusura delle fonti inquinanti e riconversione."
#giustiziaperTaranto
#25febbraio
#bonifiche
e tanto altro ancora.
13 febbraio 2017

Taranto torna in piazza per chiedere Giustizia!

In attesa di conoscere gli esiti del processo Ambiente Svenduto, le recenti richieste di patteggiamento avanzate dal gruppo RIVA lasciano la popolazione estremamente preoccupata.Non è dato sapere, difatti, se il denaro dei patteggiamenti sarà investito per interventi in favore dello stabilimento siderurgico o se verrà destinato al territorio tarantino.Quei soldi, pochi in verità rispetto ai danni causati, devono essere destinati a Taranto, alla sua provincia ed ai suoi abitanti: non certo usati per rendere appetibile la vendita dell’azienda.  Locandina per la marcia del 25 febbraio 2017 a Taranto

Parliamo di una provincia che ha già pagato, paga e ancora pagherà con malattie e morti; di un territorio che vede, tra l'altro, i propri prodotti alimentari guardati con sospetto dal mercato e gran parte del suo patrimonio immobiliare, specie quello vicino l'Ilva, fortemente deprezzato; di una Città che, in determinate giornate di vento, è costretta a vivere in apnea!

Non possiamo tacere le nostre perplessità, non più: Taranto merita un’attenzione diversa, più profonda, più umana.

Abbiamo perso fiducia nei confronti dei Governi, sempre attenti ad anteporre la produzione dell’acciaio alla nostra salute!
I diritti umani, pur sanciti nella nostra Costituzione, qui sembrano non esistere: negli anni si sono susseguite troppe leggi SALVA ILVA e nemmeno una Legge SALVA TARANTO!

Alla Magistratura, in cui abbiamo sempre avuto fiducia, chiediamo di porre attenzione alle richieste di patteggiamento e, soprattutto, alla destinazione del denaro che verrebbe recuperato.Quei soldi devono essere utilizzati per Taranto, per le BONIFICHE e per il RISARCIMENTO dei danni da questo territorio subiti.Quel denaro può costituire un primo anticipo per i lavori di messa in sicurezza di emergenza della falda sotto i parchi minerali: l'Ilva, da tempo, è obbligata a farlo ma continua a non farlo.

In assenza di certezze sulla destinazione per Taranto di quei denari, QUEI PATTEGGIAMENTI VANNO RIGETTATI.

Al Governo chiediamo di pensare alla Provincia di Taranto anche attraverso l’istituzione di un fondo che garantisca il risarcimento dei danni; come ulteriore forma risarcitoria, pretendiamo la totale esenzione dalle tasse e dai ticket sanitari.Al Governo chiediamo ancora, e con forza, il FERMO IMMEDIATO DELLE FONTI INQUINANTI; chiediamo di sapere e poter partecipare, come cittadini, alle decisioni che, necessariamente, avranno ricaduta sulla nostra città e sulla nostra salute.  Logo della marcia del 25 febbraio a Taranto

Noi non crediamo nell'ambientalizzazione dell'Ilva: l'acciaieria non potrà mai essere compatibile con la vita dei tarantini, così a ridosso della città!Fuori dall’Ilva c’è un territorio i cui diritti sono calpestati; al suo interno avviene lo stesso, e non vi sono neppure certezze sul futuro di tutti i lavoratori.

Occorre operare una profonda RICONVERSIONE economica e sociale di Taranto che, a partire dalla chiusura delle fonti inquinanti, porti alla bonifica del suo territorio, da affidare agli stessi operai della fabbrica e dell’indotto. Per questo il Governo deve richiedere l’accesso ai fondi europei per la globalizzazione previsti proprio per la riqualificazione professionalmente degli operai, nonché il loro accompagnamento verso altre forme di occupazione. Ciò consentirebbe di avere una manodopera altamente specializzata da impiegare nelle nuove economie verdi in fortissimo sviluppo.

La nostra voglia di Giustizia per Taranto non si ferma il 25 febbraio: ci poniamo l'obiettivo di riunirci periodicamente e di continuare ad organizzare eventi di richiamo cittadino.Siamo stanchi e delusi: ma vogliamo trasformare la nostra rabbia in attività concrete, perchè Taranto merita rispetto.Ribadiamo la nostra apartiticità: siamo semplici cittadini, ognuno con la sua idea ma tutti liberi da qualsiasi bandiera politica.Non vogliamo neanche essere definiti ambientalisti: siamo solo cittadini che chiedono le basi del vivere dignitoso e civile, il sacrosanto diritto alla salute, il diritto a non doversi più ammalare o morire per colpa della produzione di acciaio.

Il nostro obiettivo è racchiuso nelle parole della dott.ssa Patrizia Todisco:  Il GIP di Taranto Patrizia Todisco

“NON UN ALTRO BAMBINO, NON UN ALTRO ABITANTE DI QUESTA SFORTUNATA CITTÀ, NON UN ALTRO LAVORATORE DELL’ILVA, ABBIA ANCORA AD AMMALARSI O A MORIRE O AD ESSERE COMUNQUE ESPOSTO A TALI PERICOLI, A CAUSA DELLE EMISSIONI TOSSICHE DEL SIDERURGICO”.

#giustiziapertaranto

Dettagli organizzativi:

Partenza sabato alle 9:00 da piazza Marconi e arrivo in piazza della Vittoria.

Contatti:

giustiziapertaranto@gmail.com

Evento Facebook:

https://www.facebook.com/events/233411227068008/

Note: Il 25 febbraio "Giustizia per Taranto" anche per Peppino e Nicola
http://www.peacelink.it/sociale/a/44062.html

Comunicato stampa
Lo Stato dà i soldi del patteggiamento all'ILVA? PeaceLink scrive alla Commissione Europea per impedirlo
http://www.peacelink.it/ecologia/a/43981.html

Anche gli operai dell'Ilva devono venire alla marcia del 25 febbraio!
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/44066.html

Articoli correlati

  • Onore ai 32 mila
    Taranto Sociale
    Sono stati loro a incarnare la forza della coscienza collettiva

    Onore ai 32 mila

    Undici anni fa PeaceLink a Taranto sollecitava la partecipazione al referendum Ilva con un messaggio chiaro: "Prima che l'inquinamento ti fermi, ferma l'inquinamento".
    13 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo
    Taranto Sociale
    Audizione di Alessandro Marescotti

    Inquinamento ILVA, il dossier di PeaceLink inviato alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo

    Nonostante le prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale sembrino essere state rispettate sulla carta, l'ILVA continua a produrre un'inquietante quantità di inquinamento, con un preoccupante aumento dei livelli di benzene, noto cancerogeno.
    8 aprile 2024 - Associazione PeaceLink
  • Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science
    Citizen science
    La democratizzazione dei dati ambientali

    Taranto: città laboratorio dell’ambientalismo basato sulla citizen science

    Grazie alla tecnologia e alla disponibilità di dati ambientali, Taranto è diventata una delle città più monitorate d'Italia, e i cittadini hanno accesso a una vasta gamma di informazioni, tra cui i livelli di benzene, resi noti online ora per ora tramite le centraline di monitoraggio.
    8 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto
    Ecologia
    Partenza dal piazzale Bestat alle ore 17

    Piattaforma rivendicativa della manifestazione del 23 aprile a Taranto

    Occorre fermare le emissioni dell'ILVA che sono alla base di gravi danni alla salute e all'ambiente. E al contempo avanziamo la richiesta di un risarcimento alla comunità e di un nuovo sviluppo che parta dalla rigenerazione del territorio.
    19 marzo 2024 - Associazioni Riunite Taranto
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)