Hanno scolpito per sempre l'identità del movimento pacifista italiano e restano più che mai attuali le parole indirizzate ai giudici degli anni Sessanta che lo processavano per apologia di reato in quanto sostenne e difese il principio di "disobbedienza militare" a un ordine ingiusto e criminale
26 maggio 2023 - Redazione PeaceLink
Ricordarlo significa proseguire qui e adesso la sua lotta
E' difficile rendere un'idea di quanto decisivo sia stato per la mia generazione leggere la "Lettera a una professoressa", "L'obbedienza non e' piu' una virtù", "Esperienze pastorali". Sono stati non solo "testi di formazione" e ma hanno costituito strumenti sia di interpretazione del mondo
Peppe Sini
Concorso "Nel cuore della Costituzione. Per formare cittadini di pace e di legalità"
Michele Gesualdi ha presieduto la Fondazione Don Lorenzo Milani. Col fratello Francuccio aveva curato la prima raccolta delle lettere del priore di Barbiana
18 gennaio 2019 - Centro di Ricerche per la Pace di Viterbo
Il titolo del libro è "Non bestemmiare il tempo. L’ultimo insegnamento di Don Lorenzo Milani", Edizioni Dissensi. Il Priore diceva che “il tempo è un dono prezioso di Dio. Un dono che passa e non torna. Sciuparlo, equivale a una bestemmia”.
Don Lorenzo Milani costituisce un punto di riferimento per la storia della pace e per la pedagogia degli oppressi. In questa pagina web cerchiamo di raccogliere alcuni video
Ricordo una infuocata discussione nella mia sezione del PCI: era giusto disobbedire ad un ordine militare contrario alla propria coscienza? Mi vennero alla mente le parole di don Milani, la sua lettera ai giudici.
Anche quest'anno è disponibile la storica agenda edita da Qualevita. Un'agenda che riporta aforismi e riflessioni. E' un riferimento importante per chi fa educazione alla pace.
Commenti a margine di un pellegrinaggio organizzato dalla Commissione diocesana Giustizia e Pace di Novara, a Montesole-Marzabotto e sulla tomba di Dossetti
7 ottobre 2008 - Don Mario Bandera
Alla cortese attenzione del dirigente scolastico e del corpo docente
Nell’opera che proponiamo, canzoni note e meno note di Georges Brassens e Fabrizio De Andrè s’intrecciano alla danza teatrale, alla lettura di brani poetici e letterari e filmati desonorizzati. Brani letterari e poetici: Luzi, Borges, Brecht, Malatesta, don Milani, Dino Campana, Giovanni Testori, Pasolini, Etty Hillesum, Neruda.
In memoria di padre Balducci, La Pira e don Milani, ricostruiamo la storia dell’obiezione di coscienza in Italia, tutt’altro che pacifica: dal carcere al diritto soggettivo, al servizio civile.
Messe organizzate da corpi militari.
Feste, gagliardetti, mimetiche e armi.
E sullo sfondo cappellani militari con le stellette.
Ripartiamo dalla loro smilitarizzazione
La sostanza del messaggio milaniano consiste nel richiamo alla gravità della guerra moderna, nell'appello alla sovranità del cittadino, nella centralità della coscienza responsabile.
Presentate come strumenti di difesa della popolazione, sono diventate invece con il tempo il mezzo per combattere e sconfiggere i russi. E così le armi hanno accresciuto le perdite in termini di vite umane invece di ridurle, svolgendo un ruolo opposto a quanto dichiarato in origine.
Battaglioni di "partigiani russi" che combattono per Kiev hanno varcato la frontiera e dichiarano di aver occupato tre villaggi russi vicini al confine ucraino. Ma chi sono e che idee politiche hanno?
La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
L'obiettivo di questo articolo è quello di individuare gli errori di Zelensky e della Nato e che hanno portato a rafforzare Putin invece che indebolirlo. Vi è poi il capitolo delle sanzioni che dovevano bloccare l'economia russa e fiaccarne la macchina bellica, cosa che non è avvenuta.
Arrestata nel 2014 mentre copriva una protesta degli indigeni maya, in qualità di operatrice dell’informazione comunitaria, la giornalista si è sempre battuta per i diritti della popolazione maya ch´ortí´, denunciandone gli abusi da parte dello stato guatemalteco.
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