Da dove partire
renderemo scientifico anche il comportamento umano
(oggi emotivo e irrazionale)
Non saremo più prodotti passivi della natura e subordinati ad essa,
ma la controlleremo razionalmente,
divenendo padroni di essa e di noi stessi
LA GRANDE STRUTTURA,
COI SUOI RAPPORTI FRA L’INTERNO E L’ESTERNO
DELLE ENTITÀ INDIVIDUALI E COLLETTIVE,
È LA STESSA DAGLI ATOMI ALL’UOMO
Al livello umano opereremo scientificamente,
applicando le regole universali
che andremo scoprendo nel mondo naturale
L’ARTE DELL’ ORGANIZZAZIONE
Nel mondo ci sono tante associazioni, che coprono l'intera gamma delle attività umane. Tutte operano con impegno e convinzione, però esclusivamente in settori e campi unilaterali.
Sappiamo che questo è il limite dell'uomo: di riuscire a fare solo un passo alla volta. Ma ora che lo sappiamo, dobbiamo superare tale limite.
Unendo le associazioni tramite i rappresentanti di ognuna che conoscono altri o hanno comunanza di finalità e interessi, integreremo i gruppi e permetteremo a ognuno di realizzare i suoi particolari obiettivi; che altrimenti rimangono una lodevole intenzione e si riducono a enunciazioni di intenti.
Gli animatori dei gruppi, nel proprio campo e dal versante di cui sono esponenti, interverranno con il loro impegno e le idee affinché le associazioni coordinino le attività e integrino in unità sostanziale i valori comportati da ciascuna.
Si formeranno anche le Consulte delle Associazioni, dal basso: a cui le Amministrazioni forniranno le strutture e i mezzi tecnici per operare.
L'attività dei circoli creerà una coscienza popolare, che favorirà gli incontri fra le diverse realtà religiose, sociali ed economiche.
C'è un'arte dell'organizzare, di importanza superiore all'arte tradizionale. È il tentativo di armonizzare il mondo, di riordinare questo mondo disordinato.
I due filoni, della cultura e della vita pratica, oggi viaggiano separati, mentre dovranno completarsi a vicenda. La vita di ogni giorno non deve credere di potere andare avanti senza l'arte e la cultura. Sarebbe senza testa.
La funzione di ogni gruppo all'interno della comunità è di organizzare incontri, offrire sedi e spazi alle iniziative individuali, aprire relazioni fra le persone e le associazioni, favorire la partecipazione attiva di chiunque abbia qualcosa da dire e da fare, in modo che la comunità diventi un laboratorio di sperimentazione e un modello per le collettività circostanti.
Quelli che oggi sono problemi diverranno elementi di soluzione, a cominciare dagli immigrati, portatori di diverse culture e idee.
La reciprocità arricchisce. Non dovremo “tollerare” le diversità, ma accogliere come un'opportunità i punti di vista differenti, a cominciare da quelli religiosi.
Ci si collegherà con coloro che già cercano di dare vita agli incontri ecumenici, ma non hanno a monte la forza dell'opinione pubblica che li sorregge, e non hanno a valle l'inquadratura delle nuove strategie: del come trasformare le ideologie, oggi fattori esclusivamente di conflitti, in vie e forme di soluzione dei rapporti di potere, da cui le ideologie derivano e di cui sono i paraventi.
Mario Ragagnin
Si ricorda che sul sito www.marioragagnin.net
è pubblicato il libro “I Volontari e il Potere”,
composto da tre parti:
Il potere ai Volontari;
Il nuovo ordine umano partirà da Israele;
L’autogestione dal basso unificherà e libererà l’umanità.
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