Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Oggi il movimento oceanico in Iran comunque vada ha già smascherato il regime della Repubblica Islamica

Sangue dei giovani sul declino del regime della Repubblica islamica dell’Iran

Il regime sta reprimendo le rivendicazioni di libertà e di uguaglianza con mezzi repressivi arrivando ad utilizzare anche sostanze chimiche. I focolai di proteste radicali nelle piazze e nei luoghi di lavoro, se dovessero confluirsi allora dovremmo attenderci una grave stagione di crisi per il regime .
24 giugno 2009
Mohsen Hamzehian

Sangue dei giovani sul declino del regime della Repubblica islamica dell’Iran

Alcuni slogan recenti: “ brogli 1% , 2% ma non 63%” ; “ noi non abbiamo votato Ahmadinejad anche se ha ordinato il giureconsulto”; “ non alla dittatura” ecc.

Ayatollah Khamenei con il Sermone di Venerdì ha stabilito un golpe contro la popolazione in Lotta, decretando la vittoria di Ahmadinejad, ribadendo e ripetendo che il tempo delle competizioni elettorali è finito, di fatto ha provocato la repressione totale, da parte, di Passdaran, Bassij e Anssarol Mosslemin contro i manifestanti. Le giornate di sabato e di Domenica sono state senza precedenti nelle proteste di piazza nella settimana appena passata.
Sig. Mirhossein Muossavi invece , chiede l’annullamento delle elezioni, i manifestanti rivendicano una nazione libera dai dittatori e dal giureconsulto. Lo stesso nel suo 6°( ultimo), comunicato ha dichiarato di essere pronto per il martirio.
Il portavoce del Consiglio dei Guardiani Abassalì Kadkhodai, in una conferenza stampa, ammette i brogli, sottolineando che comunque questo non potrà cambiare il risultato. Il portavoce procede dichiarando, la presenza di oltre 3 milioni di schede irregolari, ma sottolinea “ siamo ben lontani da 11 milioni di schede che sono determinanti nel cambiamento del risultato elettorale, come ha ribadito Ayatollah Khamenei”.
Oggi il movimento oceanico in Iran comunque vada ha già smascherato il regime della Repubblica Islamica. Di fatto ha trasferito il suo declino dai palazzi alle piazze, per tutto il mondo che lo ignorava, denunciando non solo i brogli elettorali recenti ma trent’anni di repressione totale che ha subito.
Il regime sta reprimendo le rivendicazioni di libertà e di uguaglianza con mezzi repressivi arrivando ad utilizzare anche sostanze chimiche. I focolai di proteste radicali nelle piazze e nei luoghi di lavoro, se dovessero confluirsi allora dovremmo attenderci una grave stagione di crisi per il regime .
I milioni di persone nelle piazze dell’Iran, rispettando il movimento di liberazione del 1979, rivendicano la libertà con una coscienza maggiore e con una razionalità più acuta rispetto la precedente generazione che rivendicava la libertà e la morte del regime dello Scià. Inoltre la maggior parte dei giovani( oltre 48 milioni in Iran ha età inferiore a 33 anni), amanti della libertà e della democrazia sono consapevoli di essere ingannati a livello elettorale, ma non permettono di essere umiliati in un movimento pacifico che si estendo in tutto l’Iran.

I responsabili sono tutti quelli che da sempre difendono la Repubblica Islamica e le sue leggi, la popolazione ed in particolare i giovani oramai sono in rotta di collisione con il regime , che fino a ieri nessuno poteva contestare pubblicamente e che oggi è in grande difficoltà. L’uccisioni dei manifestanti è sinonimo di un declino totale.
Noi iraniani all’estero, circa 15.000 in Italia, uniti in un movimento per la libertà e per l’uguaglianza che si opponga al regime del Giureconsulto, assieme ai democratici e ai difensori dei diritti umani, dobbiamo creare un comitato di solidarietà per i popoli dell’Iran in lotta contro il regime della Repubblica Islamica.
Italia – 23 Giugno 2009
updi@libero.it
( Unione per la Democrazia in Iran – Italia), Iranian Human Rights Activists Groups In EU and North America (Member of World Coalition against the death penalty).

Articoli correlati

  • Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità
    Editoriale
    E' stato violato il diritto internazionale e occorre una condanna unanime

    Israele attacca l'Iran, il movimento pacifista sia la voce dell'intera umanità

    Di fronte al rischio di un'escalation suicida, i vari gruppi pacifisti nel mondo, a partire da quelli israeliani, hanno il compito di unire le voci e richiamare i governi a isolare Netanyahu. Ancora insufficiente è l'attenzione del movimento ecologista sui rischi nucleari della guerra
    19 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta
    Editoriale
    Israele ha annunciato un nuovo attacco contro l'Iran

    Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta

    Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
    16 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
  • Appello alla pace: fermiamo l’escalation tra Israele e Iran
    Editoriale
    Oggi i pacifisti hanno marciato fino alla base Nato di Amendola, contro tutte le guerre

    Appello alla pace: fermiamo l’escalation tra Israele e Iran

    Facciamo appello a tutte le parti coinvolte a considerare la vita umana sopra ogni altra cosa e a cercare una risoluzione pacifica. Vi è il rischio di un conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere altre nazioni e destabilizzare ulteriormente una regione già fragile.
    14 aprile 2024 - Redazione PeaceLink
  • Guida alla comprensione della guerra fra Israele e Iran
    Conflitti
    Perché è scoppiato nuovo conflitto armato?

    Guida alla comprensione della guerra fra Israele e Iran

    Israele aveva bombardato l'ambasciata iraniana a Damasco in Siria, uccidendo il generale Mohammad Reza Zahedi. Non si è fatta attendere la ritorsione dell'Iran che ha lanciato un'ondata di missili e droni su Israele.
    14 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)