L'occidente era stato avvertito. Adesso paga il prezzo della "guerra al terrore"di Robert Fisk
The Independent
Erano stati avvertiti. Aznar, Blair e Bush erano stati avvertiti da quelli che erano sempre stati i loro alleati - Francia, Germania e molti altri, per non parlare degli arabi - che la crociata contro Al Qaeda avrebbe potuto ritorcersi contro di loro nel modo più crudele.
Le esplosioni di Madrid non rappresentano solo una terribile vendetta per la partecipazione spagnola alla "seconda parte" della "guerra al terrorismo" (l'invasione illegale dell'Iraq) ma anche un attacco spietato e ancor più doloroso di Al Qaeda contro la popolazione civile.
Se i neoconservatori statunitensi credono nello "scontro di civiltà", beh, anche Al Qaeda ci crede.
Che altro effetto potrebbe infatti mai avere in occidente il massacro di Madrid se non quello di suffragare maggiormente il concetto, per quanto possa essere ridicolo dal punto di vista storico, che l'Islam e l'Occidente siano in conflitto? Oggi, in Europa, i civili vengono ammazzati esattamente con lo stesso tipo di brutalità con la quale sono stati uccisi a Bali, Tunisi e Istanbul e - cercando di vedere per un attimo il mondo con un'altra ottica - fatti saltare in aria dalle nostre bombe in Afganistan e Iraq.
Fonti vicine all'organizzazione di Osama Bin Laden esprimono perplessità per lo strano messaggio inviato presumibilmente dagli attentatori e pubblicato sul giornale arabo Al Quds al Arabi.
Secondo questo messaggio la risposta iniziale all'ingerenza della Spagna in Iraq pare sia stato l'attacco alle forze italiane a Kerbala. Questo in realtà, sarebbe stato un suggerimento, una vera e propria indicazione per la successiva uccisione di sette ufficiali spagnoli dei servizi segreti che sarebbe poi avvenuta, vicino a Hilla.
Utilizzare una dichiarazione pubblica per ordinare alle proprie "cellule" di commettere altri attacchi, non mostrerebbe quella "segretezza" esasperata che caratterizza di solito le comunicazioni di Al Qaeda. Ma gli arresti effettuati in Spagna, le chiamate al cellulare, la dimensione stessa delle esplosioni sui treni, dimostrano che Al Qaeda è sicura e spietata come sempre, e questa volta è decisa ad attaccare l'Europa.
Se il piede destro appoggia su Istanbul ed il sinistro su Madrid, dove, in termini geografici, farà il prossimo passo il piede destro? Potremmo prendere un atlante e dedurlo noi stessi.
Non credo che sarà la terza guerra mondiale, nè una "guerra al terrorismo", né una"guerra tra civiltà". Adesso, però, i nostri governanti ci stanno conducendo deliberatamente verso un periodo di tremenda sofferenza perché si rifiutano di prendere in considerazione le cause reali dell'ingiustizia nel mondo islamico. Innumerevoli volte sono stati messi in guardia contro le possibili conseguenze della partecipazione a quella folle avventura statunitense in Iraq.
Ci hanno mentito.
Ci hanno parlato di armi di distruzione di massa che non esistevano, di legami tra l'Iraq e l'11 settembre 2001, inesistenti anche quelli. Ora, intrappolati in Iraq, vorremmo uscirne disperatamente, lasciandoci alle spalle una forza di polizia collaborazionista mal addestrata, che probabilmente verserà il proprio sangue al posto del nostro.
No, gli assassini non sono solo quelli che piazzano le bombe: assassini sono tutti quelli che uccidono, e questo include i nostri piloti ed i loro bombardieri. No, noi non vogliamo uccidere civili, ma sappiamo che le nostre guerre lo faranno e lo hanno fatto e che la morte non arriva in modo più dolce, meno doloroso a seconda che la vittime siano assassinate da un Occidente per così dire benevolo, o da un Oriente per così dire cattivo.
Adesso stiamo cominciando a pagare il prezzo.
Ma veramente è tutto cominciato con l'11 settembre 2001? No. Tutto è cominciato molto prima e non ci saranno parole false e melliflue, come non ci saranno omelìe sincere e sentite, in grado di impedirci di capire e di vedere fino in fondo a che punto ci hanno portato i nostri governanti in questa folle guerra.
Copyright: The Independent. UK
originale in inglese
http://www.informationclearinghouse.info/article5852.htm
http://news.independent.co.uk/world/fisk/story.jsp?story=501312
versione spagnola traduzione di Jorge Anaya per La Jornada
http://www.jornada.unam.mx/007a1mun.php?origen=index.html&fly=1
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