Ospiti

Il vertice NATO conferma il rigetto del Trattato di proibizione delle armi nucleari

13 luglio 2018
Alfonso Navarra

Il resoconto del vertice nato dell'11 luglio che ha deciso il blocco del trattato del 7 luglio per il bando degli ordigni nucleari

La deterrenza nucleare, per lo più ignorata nei resoconti della stampa, ma anche nelle considerazioni pacifiste attente soprattutto ad altri aspetti (ad es. il 2% del PIL per le spese militari...), non andrebbe considerata una obsoleta appendice della NATO facilmente eliminabile se si considera la sua non obbligatorietà giuridica. 

A questo proposito basta ricordare le stesse frasi (avantologia non dietrologia!) che usa il comunicato ufficiale del vertice NATO, svoltosi l'11 e il 12 luglio a Bruxelles, (si vada su: https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_156624.htm)

Partiamo con il punto del comunicato che riteniamo più significativo dal punto di vista di chi si batte per il disarmo nucleare:

 

"Cinquant'anni dopo la firma del Trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari (NPT), esso rimane la pietra angolare del regime globale di non proliferazione e svolge un ruolo essenziale nel mantenimento della pace, della sicurezza e della stabilità internazionali. Gli alleati sono fortemente impegnati per la piena attuazione del TNP in tutti i suoi aspetti, compresi il disarmo nucleare, la non proliferazione e l'uso pacifico dell'energia nucleare. Gli accordi nucleari della NATO sono sempre stati pienamente coerenti con il TNP. Coerentemente con la dichiarazione del Consiglio Nord Atlantico del 20 settembre 2017, che riaffermiamo, la NATO non appoggia il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari che è in contrasto con l'attuale architettura di non proliferazione e disarmo, rischia di minare il TNP, è incoerente con la politica di deterrenza nucleare dell'Alleanza e non migliorerà la sicurezza di alcun paese. Questo trattato non cambierà gli obblighi legali sui nostri paesi per quanto riguarda le armi nucleari. L'Alleanza ribadisce la sua determinazione a cercare un mondo più sicuro per tutti e ad adottare ulteriori misure pratiche e misure efficaci per creare le condizioni per ulteriori negoziati sul disarmo nucleare e l'obiettivo finale di un mondo senza armi nucleari." 

 

Questa presa di posizione non è determinata da nuove politiche di Trump, ma ribadisce i principi e le posizioni di sempre della Alleanza Atlantica:

 

"Come mezzo per prevenire conflitti e guerre, deterrenza e difesa credibili sono essenziali e continueranno a essere basate su un adeguato mix di capacità di difesa nucleare, convenzionale e missilistica. Una solida posizione di deterrenza e difesa rafforza la coesione dell'Alleanza e fornisce un collegamento transatlantico politico e militare essenziale, attraverso una distribuzione equa e sostenibile dei ruoli, delle responsabilità e degli oneri. La NATO continua ad attrezzarsi al fine di garantire che la sua deterrenza e il suo atteggiamento di difesa rimangano credibili, coerenti, resilienti e adattabili a un contesto di sicurezza in evoluzione. Ciò include una risposta efficace ai cambiamenti nella postura e nella dottrina dei potenziali avversari e ai loro significativi investimenti per modernizzare ed espandere le capacità".

"In seguito ai cambiamenti nell'ambiente di sicurezza, la NATO ha adottato misure per garantire che le sue capacità di deterrenza nucleare rimangano sicure ed efficaci. Finché esistono le armi nucleari, la NATO rimarrà un'alleanza nucleare. Le forze strategiche dell'Alleanza, in particolare quelle degli Stati Uniti, sono la suprema garanzia della sicurezza degli alleati. (...) La posizione di deterrenza nucleare della NATO fa affidamento anche sulle armi nucleari degli Stati Uniti schierate in Europa e sulle capacità e le infrastrutture fornite dagli alleati interessati. Il contributo nazionale degli aerei a doppia capacità alla missione di deterrenza nucleare della NATO rimane centrale per questo sforzo. Il sostegno dei contributi degli alleati interessati per garantire la più ampia partecipazione possibile agli accordi di condivisione degli oneri nucleari concordati rafforza ulteriormente questa missione. Gli alleati interessati continueranno a prendere provvedimenti per garantire un focus costante sulla leadership e l'eccellenza istituzionale per la missione di deterrenza nucleare, la coerenza tra componenti convenzionali e nucleari della deterrenza e della posizione di difesa della NATO e comunicazioni strategiche efficaci."

"Lo scopo fondamentale della capacità nucleare della NATO è di preservare la pace, prevenire la coercizione e scoraggiare l'aggressione. Dato il deterioramento dell'ambiente di sicurezza in Europa, un'Alleanza nucleare credibile e unita è essenziale. La NATO ribadisce che qualsiasi impiego di armi nucleari contro membri dell'Alleanza altererebbe sostanzialmente la natura di un conflitto. Se la sicurezza fondamentale di uno dei suoi membri dovesse essere minacciata, tuttavia, la NATO ha le capacità e la determinazione di imporre costi a un avversario che sarebbero inaccettabili e supererebbero di gran lunga i benefici che ogni avversario potrebbe sperare di ottenere."

"La difesa anti-missile (basata su missili balistici - ndr) può integrare il ruolo delle armi nucleari nella deterrenza (...) e va precisato che non è diretta contro la Russia né vuole minare la deterrenza strategica russa. Quindi, dichiarazioni russe che minacciano di colpire gli alleati a causa della difesa antimissile (BMD) della NATO sono inaccettabili e controproducenti."

"Gli alleati rimangono aperti ad ulteriori negoziati sul controllo degli armamenti, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza dell'Alleanza, tenendo conto del contesto di sicurezza internazionale prevalente. Riconosciamo le riduzioni degli Stati Uniti e della Russia nelle aermi nucleari strategiche e applaudiamo al loro rispetto dei limiti centrali del nuovo Trattato di riduzione delle armi strategiche (Nuovo START) dal 5 febbraio 2018."

 

Pensiamo che a questo punto le citazioni possano bastare e spiegare perché da parte nostra si deve prendere atto che la NATO per la stessa mentalità che esprime non può essere annoverata tra gli strumenti affidabili di disarmo e pace; e quindi di vera sicurezza: dovremmo, quest'ultima fondarla innanzitutto sulla cooperazione e la fiducia reciproca degli Stati da favorire con passi unilaterali distensivi...

Articoli correlati

  • La NATO vuole il 5%
    Editoriale
    Il vertice NATO dell’Aja punta al raddoppio delle spese militari

    La NATO vuole il 5%

    Già oggi la NATO nel suo insieme spende dieci volte più della Russia in ambito militare. E se si guarda alla sola Europa — somma dei bilanci militari dei Paesi dell’Unione Europea e del Regno Unito — la spesa militare europea è tre volte superiore a quella russa. Con il 5% supererebbe le sei volte.
    25 giugno 2025 - Alessandro Marescotti
  • Uniti contro il genocidio, la guerra e il riarmo: il 21 giugno a Roma
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 16 al 22 giugno 2025

    Uniti contro il genocidio, la guerra e il riarmo: il 21 giugno a Roma

    Mobilitazione in vista del vertice Nato dell'Aja del 24 e 25 giugno che vuole raddoppiare le spese militari. Le informazioni utili per raggiungere Roma. Un elenco dei temi che contestiamo alla Nato, dallo schieramento dei nuovi euromissili all'intesa militare con i criminali di guerra israeliani.
    18 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
  • Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 9 al 15 giugno 2025

    Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo

    Dal 24 al 25 giugno si terrà all’Aja il vertice Nato. In risposta, il movimento pacifista europeo alza la voce: basta riarmo, stop al genocidio, no all'escalation bellica di Israele
    15 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
  • Marcia per la pace da Brescia alla base atomica di Ghedi il 10 maggio
    Disarmo
    Fine settimana con iniziative a Ghedi, Roma, Bologna, Siena, Foggia e Amendola

    Marcia per la pace da Brescia alla base atomica di Ghedi il 10 maggio

    Esiste una "cooperazione nucleare" tra Ghedi e gli F-35 di Amendola. Rappresenta un ingranaggio chiave nella catena di comando nucleare della NATO, che coinvolge l’Italia come Paese “ospitante” di ordigni atomici pur non essendo formalmente una potenza nucleare. Nel pomeriggio convegno a Foggia.
    10 maggio 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.16 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)